Nonostante che
nella regione di Brjansk continuino a verificarsi molto estesi e pericolosissimi
incendi di terreni torbosi nella zona toccata da Cernobyl e la gente soffochi a
causa del fumo, la direzione del Ministero delle Emergenze (MČS) dichiara che è
tutto a posto.
Gli esperti di Greenpeace hanno approntato una richiesta alla Procura suprema
militare. In essa viene descritto in dettaglio perché, secondo l’organizzazione,
l’inattività della direzione del MČS della regione di Brjansk debba essere considerata
come una violazione della legge.
«I primi incendi autunnali nelle
torbiere nelle province di Novozybkov, Gordeevka e Krasnaja Gora sono stati
rilevati con i sistemi di monitoraggio a distanza il 6 ottobre 2014. Dalle
informazioni degli abitanti locali (si allega la registrazione del dialogo),
gli incendi sono però iniziati prima, verso la metà di settembre, cosa che
hanno comunicato alla Direzione del MČS della regione di Brjansk, ma nessuna misura per
la loro liquidazione è stata intrapresa», – si dice nel documento. Le
informazioni sugli incendi nelle torbiere l’ente non le ha messe a
disposizione. Il regime di emergenza è stato introdotto soltanto il 13 ottobre.
«La situazione è tanto più seria in
quanto gli incendi agiscono nella zona della cosiddetta “scia di Cernobyl” (quei
territori con un’elevata contaminazione radioattiva in conseguenza dell’incidente
alla centrale nucleare dell’aprile del 1986)».
I collaboratori di Greenpeace hanno
appurato che, sebbene il 24 ottobre il governatore a tempore della regione di
Brjansk abbia revocato il regime d’emergenza, gli incendi nei terreni torbosi
continuano a verificarsi. Di intense emanazioni di fumo hanno riferito tra gli
altri gli abitanti dei villaggi di Krasnaja Gora e Mirnyj delle province di
Gordeevka e Krasnaja Gora.
Al contrario, nel bollettino della
Direzione del MČS
della regione di Brjansk – alle ore
06.00 del 30 ottobre – non viene riportato niente riguardo agli incendi nei
territori torbosi, i quali possono minare la salute degli abitanti locali.
«In tal modo ne risulta che il MČS della regione di Brjansk non abbia provveduto
a informare tempestivamente i cittadini degli incendi sui terreni torbosi e, di
conseguenza, delle minacce per la loro salute derivanti da tali incendi, cioè
che abbia commesso un occultamento d’informazione su fatti recanti minaccia per
la salute della popolazione». [...]
Greenpeace Russia chiede alla procura di verificare i fatti riportati
nella missiva e di intraprendere le necessarie misure d’intervento.
Data: 31.10.2014
Fonte: www.greenpeace.org/russia
Traduzione: S.F.
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