Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

04/11/14

GREENPEACE SI RIVOLGE ALLA PROCURA MILITARE CON UNA QUERELA NEI CONFRONTI DELLA DIREZIONE DEL MINISTERO DELLE EMERGENGE (MČS) DELLA REGIONE DI BRJANSK



Nonostante che nella regione di Brjansk continuino a verificarsi molto estesi e pericolosissimi incendi di terreni torbosi nella zona toccata da Cernobyl e la gente soffochi a causa del fumo, la direzione del Ministero delle Emergenze (MČS) dichiara che è tutto a posto.


Gli esperti di Greenpeace hanno approntato una richiesta alla Procura suprema militare. In essa viene descritto in dettaglio perché, secondo l’organizzazione, l’inattività della direzione del MČS della regione di Brjansk debba essere considerata come una violazione della legge.

«I primi incendi autunnali nelle torbiere nelle province di Novozybkov, Gordeevka e Krasnaja Gora sono stati rilevati con i sistemi di monitoraggio a distanza il 6 ottobre 2014. Dalle informazioni degli abitanti locali (si allega la registrazione del dialogo), gli incendi sono però iniziati prima, verso la metà di settembre, cosa che hanno comunicato alla Direzione del MČS della regione di Brjansk, ma nessuna misura per la loro liquidazione è stata intrapresa», – si dice nel documento. Le informazioni sugli incendi nelle torbiere l’ente non le ha messe a disposizione. Il regime di emergenza è stato introdotto soltanto il 13 ottobre.

«La situazione è tanto più seria in quanto gli incendi agiscono nella zona della cosiddetta “scia di Cernobyl” (quei territori con un’elevata contaminazione radioattiva in conseguenza dell’incidente alla centrale nucleare dell’aprile del 1986)».

I collaboratori di Greenpeace hanno appurato che, sebbene il 24 ottobre il governatore a tempore della regione di Brjansk abbia revocato il regime d’emergenza, gli incendi nei terreni torbosi continuano a verificarsi. Di intense emanazioni di fumo hanno riferito tra gli altri gli abitanti dei villaggi di Krasnaja Gora e Mirnyj delle province di Gordeevka e Krasnaja Gora.

Al contrario, nel bollettino della Direzione del MČS della regione di Brjansk  – alle ore 06.00 del 30 ottobre – non viene riportato niente riguardo agli incendi nei territori torbosi, i quali possono minare la salute degli abitanti locali.

«In tal modo ne risulta che il MČS della regione di Brjansk non abbia provveduto a informare tempestivamente i cittadini degli incendi sui terreni torbosi e, di conseguenza, delle minacce per la loro salute derivanti da tali incendi, cioè che abbia commesso un occultamento d’informazione su fatti recanti minaccia per la salute della popolazione». [...]



Greenpeace Russia chiede alla procura di verificare i fatti riportati nella missiva e di intraprendere le necessarie misure d’intervento.

Data: 31.10.2014
Traduzione: S.F.
 

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