Il governo di Sofia revoca la decisione presa nel 2012 di non realizzare
la centrale. Entro un anno, fa sapere il ministro dell’Economia, sarà
definito l’investitore strategico. Russia, Corea del Sud, Cina e Francia
in pole position
In Bulgaria riparte il progetto per la costruzione della centrale
nucleare di Belene. Il semaforo verde è stato dato dal Consiglio dei
ministri di Sofia, che ha revocato la sua decisione del 2012 di bloccare
la realizzazione della centrale, che doveva essere la seconda nel Paese
dopo quella di Kozloduy. “Entro un anno sarà definito l’investitore
strategico”, ha dichiarato ai giornalisti il ministro dell’Economia
Temenuzhka Petkova.
Le prime a essere invitate a presentare le offerte saranno società
della Corea del Sud, della Cina e della Francia, che hanno già
dimostrato interesse per il progetto, nonché la Atomstroyexport russa
che ha preparato il piano. Petkova ha ribadito che la realizzazione
della centrale sarà esclusivamente secondo il principio di mercato,
senza garanzie statali e contratti di acquisto dell’energia prodotta a
lungo termine.
La Bulgaria parteciperà solo con la sua proprietà sui due reattori e
altri elementi della centrale già forniti dalla Russia per un valore di
circa un miliardo e cinquecento milioni di lev, cioè circa 750 milioni
di euro. La costruzione della centrale nucleare di Belene iniziò nel
1980, all’epoca del regime comunista, ma dopo la caduta del Muro di
Berlino fu congelata e ripristinata a più riprese.
Data: 08.11.2028
Fonte: www.lanuovaecologia.it
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