Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

29/11/18

PRIPYAT, CITTÀ FANTASMA DI ČERNOBYL DA 30 ANNI SENZA ELETTRICITÀ, ILLUMINATA PER UN GIORNO


Risultati immagini per Pripyat, città fantasma di Černobyl da 30 anni senza elettricità, illuminata per un giorno

Istallazioni digitali interattive nel mezzo della città abbandonata di Pripyat, nella zona di esclusione di Černobyl, sono state presentate da artisti ucraini e francesi. L'installazione, chiamata ARTEFACT, ispirata dai libri di fantascienza dei fratelli Strugatsky, combina elementi scultorei, mega-schermi e proiettori che trasmettono le immagini sugli edifici abbandonati. Lo scopo dell’istallazione artistica non è soltanto raccontare al mondo della tragedia di Černobyl nel linguaggio dell'arte contemporanea, ma anche attirare l'attenzione sulla percezione acritica delle informazioni e sulla diffusione del falso, nella fattispecie fake news. Gli autori del progetto affermano che già all’indomani del disastro di Černobyl le informazioni sull’accaduto sono state manipolate dalle autorità e che pertanto bisogna garantire alla cittadinanza l’accesso alle informazioni affidabili, attuando l’alfabetizzazione mediatica della popolazione. Questo è il primo tentativo di ripensamento artistico in chiave contemporanea della tragedia di Černobyl.

Data: 23.11.2018
Fonte: www.rainews.it

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