Oggi in Italia è più tracciato un rifiuto domestico di un rifiuto nucleare. È un paradosso allarmante, ma è la verità.
A rivelarlo davanti alla commissione Lavoro e Industria del Senato il 19 settembre scorso, il presidente del neonato Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione (Isin), Maurizio Pernice.
A Business Insider Italia Pernice ha confermato che: «Dei rifiuti provenienti dalle centrali nucleari in dismissione e dagli impianti di ricerca sul combustibile nucleare, sappiamo tutto, sono controllati e tracciati. Il problema è la mancanza
di chiarezza su tutto ciò che attiene gli obblighi di registrazione,
comunicazione e trasporto dei rifiuti prodotti dagli ospedali, dai
laboratori di ricerca e dall’industria. Lì la tracciabilità è critica, a causa del sistema normativo».
Data: 31.10.2018
Fonte: www.it.businessinsider.com
Nessun commento:
Posta un commento