Il nucleare è un morto vivente
Le prospettive di questa tecnologia in un mondo dove le rinnovabili sono sempre più competitive e affidabili. Un nuovo rapporto di Standard & Poors.
La
crescente competitività delle energie rinnovabili, i problemi legati
alla sicurezza e l’aumento dei costi per i nuovi impianti stanno
spingendo l’energia nucleare sempre più ai margini del nuovo mix energetico globale, con la notevole eccezione di Russia e Cina, dove il settore continua a godere di un ampio sostegno statale.
Lo ha indicato agli investitori l’agenzia di rating Standard & Poors in una nota, allegata in fondo all’articolo.
A
differenza delle energie rinnovabili, sempre più in grado di reggersi
da sole e correre con le proprie gambe, dopo molti decenni di sviluppo
l’energia nucleare non riesce ancora a stare in piedi senza massicci sostegni statali.
Ci sono “poche ragioni economiche
per avviare nuovi progetti nucleari negli Stati Uniti o in Europa
occidentale, a causa delle enormi riduzioni dei costi e della
competitività (…) delle energie rinnovabili, che dovrebbe portare a un
sostanziale declino della generazione nucleare entro il 2040,” si legge
nel rapporto di S&P.
Data: 15.11.2019
Fonte: www.qualenergia.it
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