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Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.
Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.
"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.
REPORTAGE DALLA BIELORUSSIA: L’EREDITÀ RADIOATTIVA DI CHERNOBYL
Minsk la capitale della Bielorussia si presenta più scintillante e
moderna che mai , con edifici moderni e nuovissimi, un traffico con
numerose auto di grossa cilindrata che sfrecciano ,le strade pulite, i
negozi pieni di gente e di merci di tutti i generi, hotel extralusso ,
ristoranti , fast food alla stregua delle più grandi capitali Europee
.Non sembra quasi che questo sia il paese che ha subito le maggiori
conseguenze legate alle radiazioni dell’esplosione della centrale di
Chernobyl .Il quarto reattore della centrale nucleare che e’ esploso il
26 aprile 1986 si trova infatti in ucraina , ma ha riversato il 70% del
fallout carico di radionuclidi proprio in Bielorussia. Il Paese
considerato il granaio dell’ex unione sovietica ma .condannato a
subire le conseguenze di questa catastrofe per centinaia di anni .Tra
Ucraina ,Russia e Bielorussia la popolazione coinvolta complessivamente
nelle zone contaminate dall’incidente è di cinque milioni di persone
,con due milioni che ancora oggi vivono nelle aree più radioattive della
Bielorussia di cui 400.000 bambini che sono i soggetti più vulnerabili e
che stanno pagando il carissimo prezzo della presenza di radionuclidi
nel terreno , nell’acqua e nel cibo con un aumento esponenziale delle
patologie tumorali . E pensare che attualmente è in fase di costruzione
una centrale nucleare in Bielorussia, vicino al confine con la Lituania
…come se la storia non avesse insegnato nulla…
Data: 08.11.2019
Fonte: www.greenreport.it
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