Nella classifica dei luoghi più inquinati del pianeta Cernobyl si trova all’ottavo posto. Tra gli altri, è stata superata dalle città russe di Dzeržinsk e Noril’sk.
Ai primi posti di questa nefasta classifica si trovano saldamente la Cina e l’India. L’elenco è stato compilato dall’organizzazione scientifica statunitense Blacksmith Institute.
A Dzeržinsk (6° posto in classifica), che è considerato uno dei più grossi centri d’industria chimica in Russia, l’ecologia per lunghi anni è stata violata dall’emissione nel fiume e nel seppellimento nel terreno di scorieindustriali nocive non depurate. La durata della vita degli abitanti è più breve – e la mortalità di qualche volta più elevata – dell’indicatore medio del paese.
A Noril’sk (7° posto) – grosso centro metallurgico – la situazione è resa catastrofica dall’impresa “Noril’skij nikel”, dai cui impianti hanno luogo fuoriuscite velenose nell’atmosfera. La città è letteralmente inquinata dai metalli pesanti.
Subito dopo Noril’sk, all’8° posto della classifica, si trova Cernobyl. Là come in precedenza sono enormi le conseguenze della più celebre catastrofe nucleare del mondo. Esse hanno già causato la morte per cancro di migliaia di persone e a tutt’oggi provocano problemi alla respirazione e malattie a orecchie, naso e gola.
Oltre all’Ucraina, nella decina dei luoghi più inquinati del pianeta c’è anche un altro paese vicino della Russia – l’Azerbaigian. La sua città di Sumgait sulla riva del mar Caspio è stata fondata come centro dell’industria petrolchimica, con grosse ricadute sull’ambiente. Sumgait occupa il nono posto.
Le prime due posizioni sono occupate dalla Cina. Al primo posto c’è la città di Linfen, dove si estrae il carbone, e tutte le imprese locali lo utilizzano come carburante. Il fatto ha portato a che l’aria sia inquinata in modo inverosimile, e gli abitanti soffrono di malattie respiratorie, cutanee e di cancro ai polmoni.
Al secondo posto la città di Tianzhin, centro di produzione dello zinco. Il suo contenuto nell’aria e nel terreno supera di 10 volte la norma. In particolare ne soffrono i bambini, ai quali vengono riscontrati difetti congeniti e problemi della crescita.
Il terzo e quarto posto li occupano le città indiane di Sukinda e Vali. A Sukinda è ubicata una delle più grandi miniere aperte del mondo di minerali cromici. Gli abitanti soffrono di emorragie del sistema gastro-intestinale, tubercolosi e asma. Inoltre ovunque sono diffusi infertilità e difetti congeniti nei bambini.
A Vali è concentrato più del 50% delle industrie che inquinano l’ambiente con metalli pesanti, pesticidi e scorie chimiche. Il livello di mercurio nelle acque sotterranee supera di quasi cento volte gli standard massimi ammessi dall’OMS.
Al quinto posto più inquinato al mondo c’è la città di La Oroya in Perù. A causa della produzione di metallo vi è un elevato livello di inquinamento da zinco. Nel sangue dei bambini locali lo zinco supera in media di tre volte le norme dell’OMS.
Il decimo posto è occupato dalla città di Kabwe in Zambia, dove si estraeva piombo e zinco. La polvere di piombo ricopre interi quartieri e nel sangue dei bambini il livello di questo metallo supera di 10 volte la norma.
Data: 27.08.2011
Fonte: www.society.lb.ua
Traduzione: S.F.
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