Da qui il pericolo che in età adulta queste persone possano trovarsi sotto la minaccia di malattie oncologiche.
Le ricerche hanno dimostrato che i radionuclidi con ritmi molto veloci si accumulano nelle vertebre dei bambini, con questo minacciando l’insorgere di tumori maligni in futuro.
Gli scienziati dell’Istituto di pediatria, ostetricia e ginecologia dell’Accademia nazionale delle scienze mediche d’Ucraina per la prima volta nella pratica mondiale hanno dimostrato l’esistenza di una correlazione tra l’accumulo di radionuclidi nella placenta, l’insufficienza feto-placentare e la massa corporea del futuro neonato.
L’analisi del contenuto di radionuclidi nel tessuto osseo del feto, effettuata insieme all’Università inglese di Bristol, ha dimostrato che i radionuclidi con ritmi veloci si accumulano in vertebre, denti e costole. Questo nel corso di tutto il periodo post-cernobyliano.
È stato stabilito che questo fenomeno non porta solamente a difetti congeniti dello sviluppo del bambino, ma minaccia il futuro svilupparsi di tumori.
Secondo i dati dell’Istituto di endocrinologia e metabolismo Komissarenko il significativo aumento dei casi di cancro alla tiroide nei bambini e negli adolescenti è direttamente correlato all’incidente alla Centrale nucleare di Cernobyl.
Data: 05.08.2011
Fonte: www.segodnya.ua
Traduzione: S.F.
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