Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

13/03/14

PERCHE' SONO AUMENTATI I TUMORI INFANTILI A FUKUSHIMA?


(KOJI SASAHARA/AFP/Getty Images

Sono passati tre anni dall’incidente nucleare di Fukushima. Eppure ci sono ancora molte cose che non tornano. Alcune sono bufale deliberate, come vi abbiamo raccontato. Altre sono dovute a inesattezze o cattiva interpretazione dei dati. Su altre ancora, invece, il dibattito è ancora aperto. Il cancro alla tiroide in bambini e adolescenti che vivono nella zona, per esempio. Le autorità sanitarie giapponesi, infatti, racconta il Guardian, hanno riportato un aumento significativo dell’incidenza della patologia, ma non è chiaro se questi risultati siano conseguenza delle radiazioni o siano dovuti allo screening estensivo in atto sulla popolazione da tre anni a questa parte, di portata maggiore e molto più minuzioso rispetto ai monitoraggi precedenti. Gli esperti, in altre parole, si chiedono se sia colpa dell’irradiamento o se, semplicemente, stiamo cercando troppo bene i sintomi della malattia.


Data: 12.03.2014
Fonte: www.wired.it

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