Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

10/03/14

"SITI NUCLEARI: I DEPOSITI NON REGGONO PIU'!


«Bisogna avere il coraggio di guardare in faccia la realtà: in Italia molti siti in cui sono stoccati i materiali nucleari non ce la fanno più. Per questo i trasporti di scorie radioattive sono destinati a continuare». Lo rivela Andrea Orlando, ministro dell’Ambiente nel governo Letta e ora ministro della Giustizia.
 
Il caso è quello della nave che, lunedì scorso all’Arsenale della Spezia, ha imbarcato un carico misterioso tra eccezionali misure di sicurezza. 
 
Spiega ancora Orlando: «Ci sono casi in cui sono state evidenziati crepe e cedimenti, altri in cui sono state registrate fuoriuscite di sostanze radioattive. In alcuni casi è entrata in scena la magistratura e ci sono inchieste per disastro ambientale. Se i cittadini fossero informati, sarebbero meglio disposti ad accettare questi trasporti: si tratta comunque di sostanze radioattive che lasciano il nostro Paese». 


Data: 07.03.2014
Fonte: www.ilsecoloxix.it 

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