Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

02/11/15

NOVOKEMP - AGOSTO 2015 - RELAZIONE DI GABRIELE



NOVOKEMP 2.0

Ed eccoci qui, di nuovo in Russia, di nuovo a Novokemp, di nuovo “a casa”. L’anno scorso, fin dal mio ritorno in Italia, ero certo che prima o poi sarei tornato e non posso essere più che soddisfatto della mia decisione.


In queste quattro righe, benché sia molto difficile, tenterò di fare un paragone tra le due esperienze. Come l’anno scorso, ho scelto di partecipare all’ultima “smena” (turno), quella legata al tema dei computer e dell’informatica, soprattutto con il fine di rivedere molti degli amici conosciuti l’anno scorso; con loro, infatti, ho mantenuto i contatti per tutto l’anno e devo dire che rivederli è stato estremamente emozionante, quasi come se il tempo non fosse passato! Devo anche ammettere che quest’anno sono riuscito a legare con ancora più persone e forse è stato questo il particolare che ha reso questa esperienza ancora più bella della prima.

Sicuramente il fatto di conoscere già le regole, il modo di organizzare le attività e addirittura molti dei bambini presenti mi ha evitato molte delle difficoltà che avevo incontrato l’anno passato. Al mattino il mio compito era quello di condurre un piccolo laboratorio di lingua e cultura italiana e giapponese e, come sempre, sono rimasto sbalordito dall’interesse che ho riscontrato nei bambini (la maggior parte dei quali, va ricordato, non ha mai avuto opportunità di viaggiare all’estero). Al pomeriggio, invece, assistevo gli animatori russi nei giochi di gruppo. Se questa esperienza è stata indimenticabile lo devo anche al fatto di aver avuto al mio fianco una “famiglia” italiana stupenda, con la quale fin da subito mi sono trovato in gran sintonia. Tra l’altro, con la maggior parte dei miei compagni di viaggio avevo già condiviso l’esperienza dell’anno scorso e sono stato più che felice di affiancarli di nuovo in questa avventura.

Quello che poi voglio sottolineare è la serietà con cui viene gestito Novokemp, è l’impegno di ogni singolo componente che, letteralmente, regala parte di se stesso per il bene e la gioia dei bambini. E forse, ora che ci penso, il regalo più grande che porterò sempre nel cuore sono proprio l’allegria, i sorrisi, le lacrime, la complicità che i bambini stessi mi hanno donato. In sintesi, dunque, posso solo dire grazie a tutti coloro che mi hanno offerto questa meravigliosa seconda opportunità di conoscere un Paese, una cultura, di assaporare un’ospitalità senza limiti e di legare un pezzetto della mia vita a delle persone verso le quali provo estremo rispetto e riconoscenza. Forse l’immagine che meglio sintetizza questo luogo è “l’Isola che non c’è” di Peter Pan, un universo al di fuori del mondo reale dove anche io posso perdermi e tornare bambino.

Gabriele De Vecchi - 21 anni
Università Statale di Milano
(sede di Sesto San Giovanni)
Mediazione linguistica e culturale

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