Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

31/12/15

RADIOATTIVITÀ, LA RETE SEGRETA DEL VIMINALE

Radioattività, la rete segreta del Viminale

Un'esercitazione nel poligono di Capo Teulada in Sardegna
Una rete segreta, disseminata su tutto il territorio nazionale, gestita direttamente dal ministero dell’Interno. Serve a monitorare la radioattività ed è attiva fin dagli anni ’60, in funzione guerra fredda. I suoi dati potrebbero svelare molti misteri, ma restano segreti “per ragioni di ordine pubblico”
 
Sono numeri segreti, in grado di raccontare la storia delle contaminazioni radioattive in Italia. Raccolti in tempo reale, aggiornati ogni minuto da 54 anni, ma chiusi in un ufficio del ministero dell’Interno. Dai tempi della Guerra fredda nessuno può accedere ai dati della rete Ramon, 1237 stazioni diffuse su tutto il territorio nazionale in grado di misurare ogni minima variazione della radioattività nell’aria, che confluiscono in due uffici protetti al Viminale. Dati segreti per i Comuni, per gli enti pubblici, per i cittadini. Persino i documenti sulla struttura della rete Ramon sono scarsi: le poche mappe disponibili sono a bassa definizione e non permettono di capire nel dettaglio quali siano le aree monitorate.
 
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Data: 14.05.2015
Fonte: www.toxicleaks.org
 

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