Riparte anche nel 2018, per il secondo anno, il progetto "Ecologia e Radioprotezione" con il contributo dell'OttoPerMille della Chiesa Valdese.
Quest'anno i nostri partner russi, che svolgeranno tutta la parte pratica del progetto, saranno i volontari del club "Sozvezdie" del ginnasio n. 1 di Klincy, con cui avevamo già collaborato in passato a diversi progetti ecologici e sulla memoria di Cernobyl.
Il progetto prevede, oltre a una mostra sulla energie alternative e alla diffusione di materiale informativo sulla radioprotezione tra la popolazione delle zone contaminate russe, 10 interventi dei volontari in altrettante scuole rurali della provincia di Zlynka.
I volontari di Sozvezdie (14-17 anni) hanno per questo preparato un programma di base di circa un'ora e mezza da presentare nelle scuole comprensivo di video, presentazioni, canzoni, laboratori.
VIDEO-PRESENTAZIONE DEL CLUB “SOZVEZDIE”
V1. Buon giorno, cari amici!
V2. Vi diamo il benvenuto, noi volontari
del club ecologico “Sozvezdie” (Costellazione) del ginnasio n. 1 Jurij Gagarin
di Klincy.
V1. Sono ormai 10 anni che ci occupiamo di
attività di volontariato a tema ecologico.
V2. Le nostre iniziative sono variegate,
suscitano interesse non soltanto tra di noi, nella nostra generazione di
adolescenti, ma anche tra le persone competenti.
V1.
La tavola rotonda «I problemi ambientali intorno a noi. Possibili
strategie per la loro risoluzione».
V2.
I° forum ecologico giovanile «La situazione ecologica delle province
sud-occidentali della regione di Brjansk», al quale hanno presenziato membri
dell’amministrazione di Klincy e imprenditori individuali.
V1. I volontari delle scuole di Klincy con
Vjačeslav Griščin (presidente di “Sojuz Cernobyl” della Russia), Vjačeslav
Karnjušin (presidente di “Sojuz Cernobyl” della regione di Brjansk) e (V2) Maksim Ševcov (direttore della rappresentanza di di “Sojuz Cernobyl” delle province
sud-occidentali, quelle rimaste contaminate da Cernobyl). “Sojuz Cernobyl” è
l’associazione dei liquidatori di Cernobyl.
V1. Maksim Ševcov, nell’ambito del progetto “L’ecologia del futuro è in ciascuno di
noi” ha organizzato una visita memorabile ai musei dedicati all’ecologia della
città di Novozybkov: il college di pedagogia, il museo etnografico, la sala esposizioni della biblioteca cittadina,
la filiale dell’Università tecnica di Brjansk.
V2. Particolare interesse ha suscitato la
sala dedicata alla memoria della catastrofe di Cernobyl, l’idea della cui
creazione appartiene al supervisore del museo Vera Sokolova, moglie di un
liquidatore di Cernobyl.
V1. L’interesse è suscitato dal fatto che
sono già 7 anni che noi collaboriamo con i liquidatori dell’associazione “Sojuz Cernobyl” di Klincy.
V2. Ogni anno i volontari rendono onore
agli eroi-liquidatori, nel nostro ginnasio grazie agli sforzi dei volontari
sono state create degli spazi espositivi dedicati all’incidente alla centrale
nucleare di Cernobyl e alla memoria di coloro che al prezzo della vita ci
protessero da quel nemico invisibile, le radiazioni.
V1. Adesso vi mostreremo lo spettacolo
letterario-musicale “La campana di Cernobyl suona nei nostri cuori”
SPETTACOLO LETTERARIO-MUSICALE
“LA CAMPANA DI CERNOBYL SUONA NEI NOSTRI CUORI”
Scenario
Suonano le campane
V1. Cos’è?
V2. Sono le campane della memoria.
V1. Veramente ne esistono?
V2. Esistono. Forse che la memoria è viva?
V1. Ascolta… Questo lo dice la memoria
stessa.
Lettore 1: Batte sorda la campana,
Appena udibile, lontana.
Io ascolto, io piango e taccio.
Gli occhi dei cernobyliani sono tristi,
Ragazzi, non lasciateci, non voglio!
(Trascrizione del dialogo)
V1. C’era un tempo una terribile parola:
la peste. Nel Medioevo essa falciava tutti.
V2. Anche la funesta parola “guerra” ci ha
lasciato una memoria amara.
V3. Più di 30 anni fa un nemico
pericolosissimo ha cominciato a Minacciare le terre slave,
V4. Compiendo un passo terribile, crudele,
invisibile. Il suo nome è: radiazione.
V2. Da allora corre invisibile quella
sciagura per le strade di Russia, Bielorussia, Ucraina.
V3. Da più di un quarto di secolo
semina i suoi semi,
V4. E con quell’orrore ne avremo per
secoli!
V5. Più di un quarto di secolo fa
ebbe luogo una delle più terribili catastrofi tecnologiche del XX secolo,
l’incidente alla centrale nucleare di Cernobyl. Nella notte del 26 aprile 1986,
all’una e ventisei minuti, andò fuori controllo ed esplose il reattore numero 4
della centrale nucleare di Cernobyl.
Dalla cronaca di quei giorni:
V2 (vestito di nero). Noi vivevamo a
Pripjat’, accanto al reattore. Ancora oggi abbiamo davanti agli occhi quel
bagliore rosso chiaro, il reattore che s’illuminava dall’interno. Non si
trattava di un comune incendio, ma di una luminescenza. Bella. Al cinema non
avevo mai visto niente di simile. La gente si riversò sui balconi, portavano
fuori i bambini, li alzavano sulle braccia: «Guarda! Ricordatelo!». Non
sapevamo che la morte potesse essere tanto bella...» (posa una rosa davanti
allo schermo).
V3. Sì, allora erano ancora pochi a sapere
che i reattori RBMK formano nel
processo del loro utilizzo uno spettro molto ampio di differenti radionuclidi.
V4. Gravi errori del personale della
centrale portarono all'eslosione e alla fuoruscita di materiali radioattivi
solidi e gassosi, le radiazioni, superati metallo e cemento, si liberarono
nell’aria.
V5. In conseguenza della distruzione del reattore nucleare il 70% di tutte le
sostanze radioattive rilasciate nell’atmosfera ricadde sui territori di
Bielorussi, Russia e Ucraina.
V2. Una terra pacifica si trasformò in una zona circondata da filo spinato e
postazioni di polizia.
V3. La catastrofe di Cernobyl toccò il destino di milioni di persone.
Julija e Ženja vestite
di nero con le candele accese
Frammento della
canzone «Papaveri rossi» (fonogramma)
Nei luoghi di Cernobyl c’è il vuoto.
Sopra la città di Pripjat’ tutto tace.
Come se non ci fosse una Centrale,
Ma essa è seppellita sul fondo del silenzio.
E pare come se tutto avesse fatto il suo tempo.
Per 25 anni l’acqua si è cambiata nel mare,
Ma come entri, come oltrepassi la soglia,
Non potrai mai più evitare i papaveri.
Papaveri, papaveri, papaveri rossi,
L’amara memoria della terra.
Davvero vi appaiono in sogno gli incendi?
Davvero vi appaiono in sogno gli incendi
E coloro che giacciono là in eterno?
V1. Ed è caduta una lacrima
proprio sulla polvere, sulla strada,
Sulla cui soglia
Seguendo tracce dimenticate
Non fa ritorni la gente.
V2. «Scia-gu-ra» – Vola
sopra le distese aperte.
E li vento ne porta in giro l’eco.
Supplica e angoscia negli occhi gelati, smorti.
V1. Immaginatevi: un villaggio deserto, case sprangate, e sulle porte
scritte con
vernici colorate: «Perdonaci, nostra casa!», «Torneremo».
L’infinità
dell’orrore per l’impossibilità di cambiare qualcosa, di rimediare...
V2. Cernobyl’ sono migliaia di vite umane spezzate e centinaia
di
chilometri di terra con abitazioni
abbandonate, orfane.
V1. Cernobyl’ sono migliaia di chilometri di terra desolata.
V2. Cernobyl’ è dolore, è l’urlo dell’anima umana
(Risuona una
musica inquietante)
V3. Cernobyl’ è soltanto una piccola pietra miliare
Delle
sciagure in continua crescita dell’umanità
V4. Cernobyl’ è l’eco dell’era nucleare
E, forse, la
traccia del futuro.
V4. Noi siamo la generazione che è cresciuta dopo Cernobyl’,
ma le
conseguenze le sentiamo nella sorte dei nostri cari.
V5. E impariamo a conviverci.
Perché non
si tratta di un anno o due ma di molte generazioni.
V6. Noi, figli del XXI secolo, sappiamo molto di più delle regole di
sopravvivenza rispetto ai nostri coetanei di 30 anni fa.
V1. E chiediamo solamente che gli adulti non commettano più errori
Che possono portare a queste catastrofiche conseguenze!
V2. E che i figli dei nostri
figli non vengano mai a sapere
Tutti Che cos’è una
catastrofe ambientale!
(I partecipanti eseguono la canzone “L’eco
di Cernobyl’”)
L’eco di Cernobyl’ si
farà sentire nei secoli!
L’eco di Cernobyl’ è
doloro negli occhi degli uomini!
All’eco di Cernobyl’
diremo uniti: No!
L’irresponsabilità
dell’uomo è la più terribile delle disgrazie!
L’irresponsabilità
dell’uomo è la più terribile delle disgrazie!
L’eco di Cernobyl’ è la
traccia di una sciagura universale
E la morte d’intere
regioni, senza ritorno!
E quanti isotopi si sono
accumulati nel suolo!
Dobbiamo stare attenti,
tu, e loro, e io!
Dobbiamo stare attenti,
tu, e loro, e io!
All’eco di Cernobyl’
diremo uniti: No!
E che sulla Bielorussia
non succedano più
Catastrofi della portata
di Cernobyl’!
Che l’atomo sia pacifico
e giusto il progresso!
Che l’atomo sia pacifico
e giusto il progresso!
V1. La memoria di questa
catastrofe tecnologica ancora per tanti anni sarà un monito minaccioso per
tutta l’umanità e la misura della fragilità della nostra civiltà.
V2. Oggi, ricordando
quell’impresa immortale, onoriamo la memoria dei caduti, onoriamo gli eroi, i
liquidatori di Cernobyl’.
V3. Purtroppo diventano
sempre di meno.
Facciamo dunque un minuto di silenzio in memoria di coloro che, per salvare
noi, non pensarono alla propria vita.
Vi invito tutti ad alzarvi.
Vi invito a risedervi.
V3. Da quanto a lungo ci
ricorderemo di tutto questo, degli eroi di Cernobyl’, delle famiglie dei
liquidatori morti, dei loro bisogni dipenderà il nostro comune destino.
V4. La nostra generazione
comprende che non è il globo terrestre ad appartenerci, ma siamo noi che gli
apparteniamo, e che dobbiamo trasmettere alle generazioni future un pianeta non
inquinato
V5. E noi non abbiamo il
diritto di dimenticarci di coloro che coprirono con il proprio corpo quella
“nube di morte” che avanzava verso di noi.
VIDEO
Canzone “Dagli eroi dei tempi
passati”
V1. La memoria ha il suo sentiero,
I suoi versi non letti,
Le sue origini speciali,
Il suo elevato destino.
V2. Custodendola, mantenendola,
La sua sostanza allora sarà comprensibile.
Se ne va la via – arriva la memoria
E la memoria fa rinascere la vita.
Risuona la canzone “La cicogna di
Cernobyl”
Grazie per l’attenzione.
Cari amici! Purtroppo, Cernobyl ha lasciato la sua traccia
sulla nostra terra per lungo tempo e noi, che viviamo in questa zona, non
dobbiamo mai dimenticarci della nostra sicurezza.
V2. Che cosa dobbiamo sapere, noi bambini e ragazzi, sulle radiazioni per poter
vivere senza pericolo nelle zone contaminate? Proponiamo alla vostra attenzione
un filmato.
“10 SOSTANZE RADIOATTIVE DI CUI NON SAPEVATE” (filmato)
V1. Ragazzi, condividete le vostre
impressioni sul filmato appena visto. Avete ricevuto qualche nuova informazione,
che prima non conoscevate?
V2. Adesso i nostri volontari vi
presenteranno il lavoro di ricerca “Noi e le radiazioni”.
LE RADIAZIONI E LA VITA (Presentazione PowerPoint)
Lo presentano Aleksjuten’kova e Jaščenko
V1. Ci sono domande?
V2. Che cosa avete fatto proprio ascoltando questa presentazione?
ATTIVITÀ PRATICA ECOLOGICA
V1. Come dice la saggezza popolare, meglio una volta vedere che cento volte
sentire. Per questo vi proponiamo ora di partecipare a un’attività pratica a
tema ambientale. Per iniziare dividetevi in 3 gruppi (per file).
Ciascun gruppo dovrà passare da tre postazioni!
Ciascun gruppo dovrà passare da tre postazioni!
Vi facciamo notare che la terza postazione è il collage ambientale
“Preservate la Terra! Preservatela!!!”,
lì dovete assolutamente pensare uno slogan che contenga il tema della
vostra sicurezza personale!
FOTORICORDO
Fotoricordo con i manifesti del gruppo.
Non ci diciamo addio ma arrivederci!
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