Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

26/11/10

ALLA CENTRALE NUCLEARE DI CERNOBYL SI STA PORTANDO A TERMINE LA COSTRUZIONE DI UN DEPOSITO DI COMBUSTIBILE TRATTATO

Il comitato statale dell’Ucraina per la regolamentazione nucleare ha dato parere favorevole per il progetto di terminare la costruzione del nuovo deposito di combustile nucleare trattato presso la Centrale nucleare di Cernobyl da parte del consorzio americano Holtec International. La costruzione del deposito era stata interrotta nel 2007.

La costruzione del nuovo deposito riprende dopo che nel 2007 il progetto, eseguito dal consorzio francese Framatorne, era stato interrotto a causa della non capacità di quest’ultimo di garantire le norme di sicurezza.

Quest’oggetto, insieme alla nuova copertura del 4° reattore distrutto dall’esplosione e all’impianto per il trattamento delle scorie radioattive liquide, è uno dei frammenti principali del piano per la trasformazione dell’area industriale della Centrale di Cernobyl in un complesso ecologicamente no pericoloso.

Data: 19.10.2010
Fonte: http://www.dw-world.de
Traduzione: S.F.

25/11/10

INTERVISTA ALLE COORDINATRICI DELL'EKO-CLUB "SOZVEZDIE" DEL GINNASIO DI KLINCY

In occasione della visita a Klincy, il 12 novembre abbiamo intervistato Marija e Anastasija, coordinatrici dell'eko-club "Sozvezdie" (Costellazione), che ci hanno raccontato delle attività svolte dal loro club nell'ultimo anno, della collaborazione con "Le Russie di Cernobyl" e dei progetti futuri. Ricordiamo che l'eko-club è formato da ragazzi volontari, che ogni anno eleggono due coordinatori. Ecco il video dell'intervista:

MUSEO ARTISTICO DELLA SCUOLA DI SNOVSKOE

Snovskoe è un piccolo villaggio (provincia di Novozybkov, Russia) con qualche centinaio di abitanti nella zona contaminata di Cernobyl. Nella piccola scuola locale, in fondo all'edificio, vi è un'auletta quasi nascosta adibita a museo che da anni raccoglie disegni, bassorilievi e manufatti in argilla, eseguiti dai bambini e ragazzi della scuola insieme all'insegnante d'arte, tutti di straordinaria bellezza.

Probabilmente non li conosce nessuno questi piccoli patrimoni delle scuole di villaggi dispersi nella campagna russa: a Snovskoe, ad esempio, a fine 2010 siamo stato il primo gruppo di persone straniere che abbiano mai fatto visita al villaggio. Andrebbe fatto un progetto di scoperta e rivalutazione dei patrimoni artistici e culturali dei villaggi: artigianato, disegni, canzoni ecc.

In attesa di una migliore catalogazione, proponiamo qui una piccola galleria fotografica di alcuni disegni e bassorilievi in argilla della scuola di Snovskoe:

23/11/10

«ECOLOGIA DEL PIANETA - ECOLOGIA DELL'ANIMA»

In occasione della visita della nostra delegazione a Klincy e dell'inaugurazione ufficiale dell'ko-club "Costellazione" (Созвездие), sono stati premiati alcuni disegni del concorso «Ecologia del pianeta - Ecologia dell'anima», condotto durante l'autunno tra gli alunni del ginnasio.

Ecco il link alla galleria fotografica dei migliori disegni partecipanti:


Tutti i link ai materiali relativi all'eko-club "Costellazione" d'ora in poi li trovate nella colonna di destra alla voce "Costellazione Verde - Ginnasio di Klincy".

22/11/10

EKO-CLUB «ZVËZDOČKA» (“STELLINA”) DEL GINNASIO DI KLINCY

Oltre all’eko-club “Sozvezdie” degli alunni più grandi, dal 15 settembre 2010 è attivo presso il ginnasio anche l’eko-club “Zvëzdočka” (“Stellina”), formato da una cinquantina di bambini di due seconde classi (7-8 anni), sempre su iniziativa di Elena Ginzburg (che è insegnante responsabile delle prime classi). Lo scopo, oltre a portare avanti interessanti iniziative con i bambini più piccoli, è quello di gettare le basi per un lavoro continuativo del club negli anni, preparando un cambio ai ragazzi più grandi che ogni anno, finita l’11ª classe, terminano gli studi al ginnasio e si trasferiscono per lo più nelle università di Mosca e di san Pietroburgo.

bambini dell’eko-club “Zvëzdočka" si ritrovano due volte alla settimana per un’ora. Il loro primo progetto è quello dell’installazione di un parco-giochi nel parco cittadino di Klincy, per il quale stanno cercando sponsor, rivolgendosi con ostinazione a tutti gli enti e autorità della cittadina.

Link al file PDF della presentazione dell'eko-club «Zvëzdočka»

EKO-CLUB «SOZVEZDIE» (“COSTELLAZIONE”) DEL GINNASIO DI KLINCY

Club di volontariato giovanile a indirizzo ecologico e sociale all’interno del ginnasio n. 1 di Klincy “Jurij Gagarin” (Russia), in partenariato con “Le Russie di Cernobyl” – Legambiente

Il club “Sozvezdie” (“Costellazione”) è stato fondato presso il ginnasio di Klincy l’11 novembre del 2007. Nei primi due anni di attività si è occupato prevalentemente di campagne d’inform
azione e prevenzione sull’abuso di droga e alcol tra i giovani.

In seguito all’incontro con i volontari di Legambiente al sanatorio Dubrava, dal 2008 il club ha gradualmente cominciato a occuparsi delle tematiche ecologico-ambientali e delle conseguenze di Cernobyl. Nell’ottobre 2009, si è svolto Puliamo il Mondo presso il ginnasio di Klincy insieme ai volontari italiani; nell’autunno 2010 i ragazzi dell’eko-club hanno organizzato e svolto autonomamente quest’iniziativa ambientale sia a Klincy che in alcune scuole delle province contaminate della regione di Brjansk, stimolando al contempo l’apertura di nuovi eko-club e l’interessamento degli alunni delle scuole ai problemi relativi a Cernobyl e all’ambiente.

Il 12 novembre 2010, in occasione dell’incontro con la delegazione italiana di Legambiente, “Sozvezdie” è diventato ufficialmente un eko-club.

“Sozvezdie” diventa così il club capofila del programma delle Russie di Cernobyl “Costellazione Verde” per la diffusione del volontariato ecologico e ambientale nelle province colpite dalla catastrofe di Cernobyl.

L’adesione all’eko-club è su base volontaria, per libera scelta dei ragazzi. Nel 2010 all’eko-club “Sozvezdie” partecipano 45 alunni delle classi dalla 7ª alla 10ª (13-16 anni) del ginnasio, 10 maschi e 35 femmine.

I ragazzi volontari dedicano tre ore alla settimana all’eko-club, al di fuori dell’orario didattico, oltre allo svolgimento di tutte le iniziative esterne (interventi in altre scuole, contatti con i partner, Puliamo il mondo ecc).

L’eko-club è seguito da un’insegnante responsabile, Elena Ginzburg. È lei a coinvolgere gli alunni del ginnasio e a condurre insieme a loro tutto il lavoro di preparazione e svolgimento delle iniziative. È grazie al suo entusiasmo che è nato il tutto.

Oltre a Elena, l’eko-club è attivamente supportato dalla direttrice del ginnasio Larisa Martynenko e dalla vicedirettrice Ljudmila Pinčukova, che si occupa degli aspetti organizzativi delle iniziative scolastiche e cittadine.

Ogni anno tra i ragazzi vengono eletti tramite votazion
e due coordinatori, che sono responsabili di:
1) svolgimento e preparazione delle iniziative;
2) lavoro dei partecipanti al club;
3) rendicontazione del lavoro svolto.

Per l’anno scolastico 2010-2011 come coordinatrici sono state elette Marija Vasil’cova e Anastasija Zubareva (entrambe frequentano la 10ª classe).

Oltre alla collaborazione internazionale con “Le Russie di Cernobyl” – Legambiente, l’eko-club Sozvezdie ha i seguenti partner locali:
  • Monastero di Klincy
  • Amministrazione del Ginnasio n. 1 “Jurij Gagarin” di Klincy
  • Capo della città di Klincy
  • Eko-club “Zelënaja Planeta” (“Pianeta Verde”) della scuola n. 4 di Novozybkov
  • Club “Zoren’ka” (“Aurora”) della scuola n. 1 di Zlynka
  • Casa del Bambino di Klincy
  • Ospizio per anziani di Klincy
  • Scuola del villaggio di Ol’chovka
  • Scuola n. 6 di Brjansk
  • Scuola n. 3 di Klincy
  • Scuola n. 7 di Klincy
  • Scuola del villaggio di Zajmišče

19/11/10

VIAGGIO NELLA RUSSIA DI CERNOBYL - FOTOGRAFIE

Ecco, al link qui sotto, la galleria fotografica del viaggio di delegazione di novembre 2010.

Con l'occasione, si inaugura anche il menù sulla destra dedicato ai viaggi nelle zone contaminate, dove verranno messi i link a relazioni, fotografie e video di delegazioni passate e future.

17/11/10

LA BIELORUSSIA HA PROPOSTO DI CREARE UNO SPAZIO UNICO PER I VISTI NELL’AMBITO DELLO STATO UNIFICATO

L’11 novembre a Pskov si è tenuta la 35ª riunione del collegio del Comitato di frontiera dello Stato unificato. All’ordine del giorno c’erano sei punti. Nel corso della riunione del collegio il presidente del Comitato di frontiera statale, il generale maggiore Igor’ Račkovskij, è intervenuto con la proposta d’introdurre un visto unificato russo-bielorusso per i cittadini stranieri. A suo vedere, attualmente tra la Russia e la Bielorussia è in vigore un regime senza visto, ma non c’è una politica unificata per quanto riguarda i visti stessi. Su proposta del rappresentante della Bielorussia, il visto unificato lo si potrà fare nei consolati di entrambi i paesi. «Abbiamo preso la decisione di lavorare nella direzione di uno spazio unificato per i visti» – ha dichiarato Račkovskij.


Vladislav Birjuk, corrispondente:

– La creazione di uno spazio unificato per il visto tra Russia e Bielorussia, tenendo conto del confine “trasparente” tra i due paesi, è una questione da tempo matura. Attualmente bisogna constatare che controllare l’attraversamento della frontiera russo-bielorussa da parte degli stranieri è praticamente impossibile. In altre parole, un cittadino di uno stato terzo, entrato in Bielorussia con un visto bielorusso – o addirittura senza visto, nel caso che tra la Bielorussia e quel paese sia in vigore un accordo per l’abolizione dei visti – può senza alcun ostacolo venire in Russia. Ed esattamente lo stesso vale per i cittadini di stati terzi entrati in Russia. Questi ultimi possono liberamente andare in Bielorussia.


In sostanza, non si tratta neanche della creazione di uno spazio unificato per i visti, che in sostanza è già in vigore, ma della creazione di una base legislativo-normativa che vada a legittimare una realtà de facto già esistente. Perché nei casi riportati gli stranieri formalmente violano la legislazione della Russia e della Bielorussia, ma di fatto è molto difficile venirne a capo. È noto ad esempio che dopo l’introduzione del visto tra Russia e Georgia, cittadini georgiani sono entrati a Minsk per via aerea e da lì con il treno sono andati in Russia.

La creazione di uno spazio unificato per il visto dovrebbe risolvere questo problema. È però tutto da decidere, tenendo conto che in Russia e in Bielorussia sono in vigore accordi bilaterali con altri paesi sull’abolizione dei visti. Certamente verranno fuori dei momenti di discussione, ad esempio riguardo alla stessa Georgia.


Bisogna sempre poi ricordare che l’introduzione di uno spazio unificato per i visti semplificherebbe la vita anche ai comuni cittadini di Russia e Bielorussia. Poiché i visti sono una misura bilaterale, e la maggior parte degli accordi esistenti per la Russia e per la Bielorussia sull’abolizione dei visto confluirebbero semplicemente nello spazio unificato per il visto. Varrebbe a dire che, ad esempio, i bielorussi potranno usufruire di un viaggio in Thailandia senza visto, in quanto nel 2007 i visti tra Russia e Thailandia sono stati aboliti. Inoltre, ci sono buone probabilità che, nel caso che lo spazio unificato per il visto funzionasse bene nell’ambito dell’Unione doganale, a esso potrebbe aderire anche il Kazachstan. La creazione di un così grande spazio unificato per il visto senza dubbio non farebbe che aumentare l’attrattiva dei turisti per i nostri paesi.

Data: 12.11.2010
Fonte: www.soyuz.by/ru
Traduzione: S.F.

VIAGGIO NELLA RUSSIA DI CERNOBYL

Il dolore di Cernobyl,
Sta male ogni persona.
Due giovani pioppi
Rinsecchiti nella zona.

Vasilij Šlyk (poeta di Klincy)

Dal 7 al 14 novembre una delegazione di “Le Russie di Cernobyl” di Legambiente si è recata nella regione di Brjansk della Russia, nella cosiddetta zona di Cernobyl. Gli 11 volontari partecipanti hanno rappresentato il Centro del Sole di Verbania, il circolo Legambiente di Castronno (Va), il Comitato Cernobyl di Creazzo (Vi) e il Circolo Legambiente Solidarietò di Monticello Conte Otto (Vi).

Obiettivo del viaggio: il monitoraggio di alcuni progetti in favore dei bambini di Cernobyl in atto in quei territori e la creazione di una rete locale di partner sia a livello istituzionale che di eko-volontari per lo svolgimento di programmi di scambio culturale e di sviluppo del volontariato.

Atterrati e ripartiti da Minsk in Bielorussia, per tutta la settimana siamo stati trasportati da Andrej – il nostro autista di Novozybkov ormai per il terzo anno – sul suo pulmino da 15 posti.

Le province di Novozybkov, Zlynka e Klincy – a sud-ovest della regione di Brjansk, accanto al confine con Bielorussia e Ucraina – sono quelle rimaste maggiormente contaminate dalla catastrofe di Cernobyl del 1986 nella Federazione Russa. Anche se poco conosciuta e poco battuta dalle organizzazioni umanitarie, esiste infatti un’estesa zona di Cernobyl anche in Russia.

Particolarmente interessanti – un viaggio nella Russia più profonda – sono state le visite ai villaggi rurali di Vereščaki, Snovskoe (in provincia di Novozybkov), Dobrodeevka e Kožanovka (in provincia di Zlynka), dove ci è sempre stata riservata una calorosa accoglienza da parte delle scuole locali. Nonostante le condizioni di povertà, arretratezza e disgregazione sociale della campagna russa, il culto dell’ospitalità è infatti sempre presente: il rito del pane e del sale, un concerto folkloristico, un ricco banchetto di cibi tradizionali e samogon (la vodka fatta in casa), gli infiniti brindisi.

Nei villaggi abbiamo presentato il nuovo progetto «Villaggi-amici» che prevede il gemellaggio tra comunità italiane e villaggi russi con l’obiettivo di sviluppare piccoli e medi progetti sia di aiuto che di scambio. Durante queste visite è stato ufficializzato l’inizio dei gemellaggi tra Stresa e Vereščaki e tra Baveno e Dobrodeevka, con il patrocinio dei rispettivi Comuni. Altri gemellaggi sono in via di definizione.

Il progetto principale dedicato ai bambini di villaggio è però il Progetto Dubrava, cioè il finanziamento di un periodo di tre settimane di vacanza-risanamento nell’omonimo sanatorio (che si trova in zona non contaminata vicino a Brjansk) durante il quale i bambini smaltiscono il 25-30% delle radiazioni interne accumulate durante l’anno. Dal 2006 a oggi tramite la nostra associazione sono stati mandati a Dubrava circa 400 bambini delle famiglie più bisognose dei villaggi rurali.

In provincia di Klincy abbiamo visitato il villaggio “morto” di Novyj Mir. Si tratta di uno dei villaggi evacuati in seguito a Cernobyl a causa dell’elevato livello di radiazioni. Le poche case in legno rimaste sono tutte diroccate. Anche se qui per legge è vietato vivere, sono rimaste un paio di coppie di anziani che non se la sono sentita nonostante tutto di abbandonare il villaggio natio. Il resto è desolazione e natura selvatica. E l’ironia del destino nel nome del villaggio inneggiante a un radioso futuro: “Novyj Mir”, cioè “Il mondo nuovo”.

Nella cittadina di Klincy (70.000 abitanti, sul confine della zona contaminata) abbiamo trascorso due giorni ospiti del locale ginnasio intitolato a Jurij Gagarin, con i cui ragazzi da quest’anno stiamo sviluppando un programma di volontariato ecologico. Nel ginnasio è stato creato un eko-club dal nome “Sozvezdie” (“Costellazione”), i cui ragazzi-volontari – supportati dalle insegnanti Elena e Ljudmila – realizzano progetti ecologici e sociali, oltre a iniziative di beneficenza e di prevenzione sul consumo di alcol e droga.

Per l’occasione i ragazzi ci hanno illustrato le attività svolte nel 2010 in partenariato con la nostra associazione: la fondazione ufficiale del club, la raccolta di statistiche e filmati su Cernobyl, lo svolgimento di Puliamo il Mondo nella tre province di Klincy, Novozybkov e Zlynka – con il coinvolgimento dei ragazzi locali. Abbiamo visitato anche il territorio del monastero di Klincy, la cui Madre Zosima collabora con i ragazzi dell’eko-club in iniziative di beneficenza e anche per Puliamo il Mondo.

Il momento più toccante è stato sicuramente l’incontro con i locali liquidatori di Cernobyl di Klincy che hanno raccontato le storie del servizio svolto presso la centrale e delle conseguenze sulla loro salute. I liquidatori sono le persone che furono mandate a spegnere e mitigare le conseguenze dell’esplosione nucleare nel 1986 e negli anni successivi e che riportarono conseguenze sanitarie di diverso tipo a seconda delle dosi di radiazioni ricevute: molti di loro sono morti, molti altri sono rimasti invalidi.

Nella “tavola rotonda” al ginnasio di Klincy sono intervenuti anche alcuni rappresentanti della sanità locale con interessanti relazioni e statistiche sull’incidenza del fattore Cernobyl sulla morbilità generale.

I ragazzi dell’eko-club di Klincy – di cui siamo particolarmente orgogliosi – si stanno inoltre impegnando a formare altri eko-club nelle scuole delle altre province contaminate, diffondendo al contempo informazioni su Cernobyl e la radioprotezione. Tutto con molta qualità e l’utilizzo di strumenti tecnologici e artistici. Il nostro obiettivo era proprio quello di formare una sorta di “eko-costellazione” di giovani volontari. E ci ha fatto molto piacere aver constatato, questa volta più che in passato, la voglia di uno sviluppo della società civile e la presenza di tanti giovani ricettivi ai messaggi su un mondo più pulito e ambientalmente più sostenibile.

Un nuovo partner di questa eko-costellazione è la Scuola n. 4 di Novozybkov – la cittadina capoluogo della provincia maggiormente contaminata da Cernobyl e nostra base operativa – dove ci è stato presentato l’eko-club “Zeljonaja Planeta” (“Pianeta Verde). Anche i ragazzi di questa scuola hanno avviato alcuni programmi a carattere ecologico e a settembre 2010 hanno svolto Puliamo il Mondo nel territorio della propria scuola supportati dai ragazzi del ginnasio di Klincy. In questa scuola lavora come insegnante d’informatica Marija, la nostra referente e coordinatrice dei progetti in Russia.

Siamo stati ospiti della Scuola d’arte per bambini di Novozybkov, con la quale ormai da vari anni portiamo avanti alcuni progetti in partenariato, come lo scambio culturale (con l’invito ogni anno di una rappresentanza di bambini della scuola in Italia), il concorso internazionale di disegno a cui partecipano anche le scuole italiane, l’allestimento di una mostra di disegni ecc.

A Novozybkov abbiamo inoltre visitato la Scuola di musica e la Scuola sportiva; a Zlynka la Scuola d’arte e la Casa della Cultura; sono tutte queste dei doposcuola statali gratuiti a cui tutti i bambini possono iscriversi per libera scelta. Sono tutte molto interessanti per eventuali programmi di scambi culturali.

Importanti anche gli incontri che abbiamo avuto con le amministrazioni locali delle tre province visitate: in parte rinnovate, abbiamo colto rispetto al passato qualche segnale di maggiore apertura mentale e voglia di fare da parte delle autorità locali. Abbiamo stabilito comunque alcuni contatti che dovrebbero permettere una buona collaborazione per gli anni a venire.

Durante questo viaggio abbiamo raccolto tanto materiale interessante: foto, video, interviste ai liquidatori, relazioni, statistiche, storie, idee per progetti, poesie, canzoni ecc. C’è molto lavoro da fare per elaborarlo e presentarlo in italiano. Nei prossimi mesi un po’ per volta pubblicheremo tutti questi approfondimenti su questo sito.

Parte del materiale entrerà a far parte anche della “Memoria di Cernobyl”, una raccolta di storie e testimonianze sulla catastrofe e sui suoi effetti sulla vita delle persone effettuata insieme ai nostri partner locali in occasione del 25°anniversario di Cernobyl nell’aprile del 2011.

Stefano Fronteddu
(coordinatore de “Le Russie di Cernobyl”)

06/11/10

CHERNOBYL E I CRIMINALI NUCLEARI

Link all'articolo de «Il Fatto quotidiano» del 06.11.2010:

05/11/10

PROGETTO DUBRAVA - PENSIERI BAMBINI

Pubblichiamo le impressioni e i pareri dei 44 bambini che hanno soggiornato al sanatorio Dubrava nel mese di luglio 2010. Ecco il file PDF:


I gruppi che hanno sponsorizzato il risanamento di questi bambini riceveranno in questi giorni una busta con il materiale di rendicontazione contenente, oltre ai disegni e pensieri in originale, un dvd con:

Videointerviste
Fotografie
Resoconto sanitario e radiologico
Pensieri bambini
Programma turno
Schede informative

Non c'è come in passato una vera e propria relazione in quanto quest'anno le notizie sull'andamento del turno, e in generale sugli sviluppi del progetto Dubrava, sono state pubblicate a mano a mano sul sito, a partire dai post di luglio "Dubrava in diretta"

Ricordiamo che il 15 novembre si chiude la campagna adesioni per il turno di risanamento di Capodanno. E' un'ultima possibilità di uscire dai propri villaggi in zona contaminata nel 2010 per molti bambini che quest'anno non hanno potuto usufruire del periodo di risanamento a causa dei tagli al budget statale e regionale russo.

PER L’ALIMENTAZIONE DEI BAMBINI

Il pagamento degli indennizzi per la mensa scolastica dei bambini residenti in zona contaminata – in conformità con la legislazione per Cernobyl – viene ripristinato anche nella provincia di Zlynka con l’inizio del nuovo anno scolastico, dopo la sospensione per la pausa estiva. Se ne occupa il Reparto per la tutela sociale della popolazione.

Per tutto il 2010, gli indennizzi mensili per l’alimentazione nelle mense di scuole e asili sono i seguenti:


1. Per i bambini dell’asilo nido (fino ai tre anni); nel primo anno di vita: 371,89 rubli (8,85 €); nel secondo e terzo anno di vita: 323,38 rubli (7,69 €).

2. Per i bambini dell’asilo (3-6 anni): 291,05 rubli (6,92 €).

3. Per i bambini tra i 3 e i 6 anni che non frequentano l’asilo per indicazioni mediche: 291,05 rubli (6,92 €).

4. Per i bambini delle scuole: 113,18 rubli (2,69 €).

5. Per i bambini in età scolastica che non frequentano la scuola per indicazioni mediche: 56,60 rubli (1,34 €).


Data: 09.10.2010
Fonte: www.zlunka.ucoz.net
Traduzione: S.F.

04/11/10

IL DANNO PER GLI INCENDI NEI BOSCHI DELLA REGIONE DI BRJANSK È STATO STIMATO IN 28 MILIONI DI RUBLI

416 incendi, per una superficie di quasi 2.000 ettari, sono stati registrati nei boschi della regione di Brjansk durante l’estate 2010. Secondo i dati della Direzione forestale, il danno totale causato dagli incendi boschivi nella regione ammonta a 28.329.000 rubli (674.500 €). Gli incendi più grossi – 11 in tutto – si sono verificati nelle province di Brjansk, Karačev, Kletnja e Brasovo, dove sono andati in fiamme 995,5 ettari di bosco e c’è stata una reale minaccia d’incendio per i centri abitati. Tuttavia, grazie ai tempestivi interventi del Servizio forestale della Regione di Brjansk, degli enti forestali locali, del Ministero delle Emergenze e della popolazione locale tutti gli incendi nei villaggi si è riusciti a scongiurarli.

Per quanto riguarda gli incendi nei boschi contaminati da Cesio-137 in seguito all’incidente di Cernobyl, alla Direzione forestale hanno sottolineato che in quelle zone ci sono stati solamente 43 incendi per una superficie di 23,99 ettari. Tutti hanno avuto luogo nelle province di Zlynka e di Klincy e sono stati classificati come “piccoli” e liquidati nel giorno stesso del loro insorgere.

Le cause principali dell’insorgere degli incendi boschivi sono state, come sempre, la disattenzione con il fuoco della popolazione (343 casi) e i fuochi agricoli (50 casi). 8 incendi si sono verificati nei luoghi dei lavori boschivi e altri 15 per altre cause (tempeste, brevi scariche elettriche sui piloni di trasmissione, infiammazione di discariche).

Data: 14.10.2010
Fonte: www.news.nashbryansk.ru
Traduzione: S.F.

03/11/10

LA FABBRICA DI SILICATI DI KLINCY HA RIFORNITO DI VERDURA I BAMBINI DEL LOCALE PRIJUT

Nel villaggio di Čemerna, nei pressi del quale sono dislocati gli edifici industriali della “Fabbrica di silicati di Klincy” (del gruppo ALFI), si trova il prijut sociale (istituto temporaneo di accoglienza) per bambini e adolescenti capitati in difficili situazioni di vita. Molti degli orfani sono orfani con i genitori in vita, altri non hanno proprio mamma e papà. I collaboratori dell’istituto sostituiscono in pratica la famiglia per questi bambini privati dell’affetto dei genitori.

Attualmente vi vivono circa 20 tra bambini e bambine: alcuni non sono ancora andati a scuola, altri sono già adolescenti. In totale, dall’apertura del prijut a oggi – dalle parole della non indifferente direttrice Ljudmila Gulakova –, vi sono passati circa 200 bambini.

Di recente la direzione del prijut ha fatto un appello al mecenate e direttore generale del gruppo ALFI Aleksej Filin con la richiesta di acquistare per l’inverno patate, barbabietole, carote e cavoli per i loro bambini. Com’è noto, i prezzi delle derrate agricole quest’anno sono aumentati sensibilmente, e i finanziamenti al contrario zoppicano.

Filin ha subito destinato i soldi all’istituto. Inoltre ha fatto consegnare da un camion direttamente al prijut i prodotti acquistati.

Data: 19.10.2010
Fonte: www.news.nashbryansk.ru
Traduzione: S.F.

02/11/10

ПРЕДСТАВЛЕНИЕ ДЕЯТЕЛЬНОСТИ «ЧЕРНОБЫЛЬСКИХ РОССИЙ»

Итальянская экологическая некоммерческая организация Легамбьенте – через своё отделение «Чернобыльские России» (Le Russie di Cernobyl) – осуществляет проекты помощи и поддержки детям и населению загрязнённых зон России, Беларуси и Украины, пострадавших от ядерной аварии на ЧАЭС в 1986 году.


Санитарная и социальная ситуация в загрязнённых от аварии зонах ещё вызывает тревогу: несколько миллионов людей (из которых около 800.000 детей) сегодня живут в загрязнённых местностях. Многие из них вынуждены – из-за трудного экономического положения – питаться местными продуктами, содержащими радионуклиды.


Проведённые медицинско-научные исследования показывают рост детских патологий как: рак щитовидной железы, снижение иммунитета и общий рост заболеваемости. К тому же, неизвестно к каким последствиям для человеческого организма приведёт потребление маленьких доз радиации длительное время.

Хотя прошло 25 лет после катастрофы, Чернобыльская АЭС ещё несёт опасность. Цементный саркофаг, под которым находятся около 200 тонн ядерного материала из 4-ого блока, взорвавшегося в 1986 году, непрочный, весь в трещинах и с постоянным риском радиационных выбросов.

С 1994 до 2006 г. Легамбьенте приглашала в Италию на месяц оздоровления 25.000 детей из Чернобыльской зоны, из которых около 2.000 из Брянской области России, а с 2007 года решила осуществлять оздоровление детей непосредственно в России в санатории «Дубрава».

В последние годы деятельность нашей организации особенно сосредоточена на российских территориях, пострадавших от Чернобыля (в Новозыбковском, Злынковском и Клинцовском районах Брянской области), где, кроме гуманитарного сотрудничества, начались осуществляться проекты межкультурного обмена и развития молодёжного волонтёрства.


ПРОЕКТ «ДУБРАВА»

Главная кампания организации – это оздоровление детей из неблагополучных семей, проживающих на заражённых радиацией территориях. Во время трёхнедельнего пребывания в санатории «Дубрава» – находящемся в чистой зоне недалеко от Брянска – дети теряют около 30% внутренней радиации. В последние годы – из-за сокращения финансирования от государственного бюджета – ситуация с оздоровлением детей вызывает тревогу. С 2006 до 2010 Легамбьенте отправляла в Дубраву около 400 детей.


ПРОЕКТ «РАЗУКРАШИВАЕМ ЧЕРНОБЫЛЬ»

Межкультурный обмен с Новозыбковской Детской Художественной Школой. В рамке проекта входят: 1) Ежегодная поездка группы детей из НДХШ в Италию, во время которой русские дети встречаются с детьми итальянских школ и участвуют в местных культурных и художественных мероприятиях. 2) Участие детей итальянских школ разных городов в международном конкурсе рисования НДХШ «Я рисую свой мир и дарю его вам». 3) Выставка рисунков НДХШ в итальянских городах.


ПРОЕКТ «СОЗВЕЗДИЕ»

Кампания развития волонтёрства в сотрудничестве с гимназией г. Клинцы, цели которой являются: распространение экологического воспитания среди молодёжи, совместное осуществление мировой акции «Мы чистим мир», просвещение населения в проблемах, связанных с последствиями Чернобыльской катастрофы, собрание воспоминаний и свидетельств памяти Чернобыля.

Подобное сотрудничество планируем начать с 2011 года также со Школой № 4 Новозыбкова. Общая цель кампании – создание межрайонного «созвездия» эко-волонтёров среди детей, подростков и учителей.


ПРОЕКТ «ДЕРЕВНИ-ДРУЗЬЯ»

Побратимства между итальянскими сообществами и русскими деревнями. В рамках этих инициатив в последние годы осуществлялись ремонты школ и медпунктов, покупки техники и материалов для нуждающихся школ. Одна девочка из села Верещак в 2006 году была отправлена в Москву для операции в сердце.


ИНФОРМАЦИОННАЯ ДЕЯТЕЛЬНОСТЬ

На сайте http://lerussiedicernobyl.blogspot.com/, помимо всей информации о наших проектах, можно найти: перевод на итальянский новостей и статьей из русских, белорусских и украинских СМИ, научные, медицинские и художественные материалы, фотографии и фильмы и т.д.


Организация наша некоммерческая и в основном собирает средства для проектов через благотворительные мероприятия. Кроме этого, бывают гранты от местных итальянских администраций и фондов и пожертвования частных итальянских спонсоров.

29/10/10

IN TATARSTAN PROTESTANO CONTRO L’IRRADIAZIONE DEI PRODOTTI ALIMENTARI

Un pericoloso esperimento d’irradiazione con raggi-gamma di prodotti alimentari nella Repubblica del Tatarstan ha suscitato l’interesse dei giornalisti e le proteste della società. A Kazan’ ha avuto luogo un picchetto contro gli esperimenti con le radiazioni. I tecnici nucleari e le autorità preferiscono mantenere il silenzio e alle domande di giornalisti ed ecologisti non rispondono.

Venerdì 21 ottobre nel centro di kazan’ si è svolto un picchetto contro l’irradiazione gamma della produzione agricola e dei prodotti alimentari. All’organizzazione del picchetto hanno preso parte i rappresentanti del Movimento antinuclearista del Tatarstan, della Lega socio-ecologica, dell’Eko-club “Kedrovyj Dom” (Casa del cedro), dei gruppi ecologisti studenteschi, del Centro civile del Tatarstan, del Partito Comunista della Federazione Russa, di “Jabloko” e altri. Il picchetto, concordato con le autorità, è durato due ore. I passanti hanno letto con interesse i materiali informativi e i manifesti esposti, in particolare un manifesto con i versi:

«A studiare la Natura, senti un po’,
Il raggio gamma costringeranno.
Al posto del coniglio e del topo
Il Tatarstan ci metteranno».

Al picchetto è iniziata la raccolta di firme contro la messa in atto del programma di gamma-sterilizzazione della produzione agricola. Nonostante tempo autunnale nuvoloso, il picchetto ha suscitato grande interesse tra gli abitanti di Kazan’ e i mass-media.

Parla uno degli organizzatori, il presidente della Società antinuclearista del Tatarstan Al’bert Garapov: «Di per sé questa impresa è molto pericolosa, e a tal proposito sorgono molte domande. Già negli anni Ottanta in Unione Sovietica vennero fatti degli esperimenti per nutrire i topi con prodotti irradiati. Si ebbe un effetto molto negativo sugli animali da laboratorio. Si ammalavano seriamente – vennero registrate diverse mutazioni e, in ultima analisi, la degenerazione. È in parte anche per questo che negli anni Novanta furono inasprite le misure di sicurezza radioattiva per i prodotti alimentari».

Ricordiamo che l’irradiazione del materiale seminativo allo scopo dell’aumento della potenza germinativa dei semi e l’irradiazione della produzione agricola prima della immagazzinamento (la cosiddetta “gamma-sterilizzazione”) vengono effettuate dall’impresa moscovita “V/O Izotop” in accordo con il governo della Repubblica del Tatarstan. Il sito bellona.ru è stato uno dei primi ha raccontare di questo tre settimane fa nell’articolo “Consumeranno i russi prodotti irradiati?”.

I GIORNALISTI CONDUCONO UN’INDAGINE

In seguito, hanno cominciato a interessarsi del problema anche i mass-media del Tatarstan e le organizzazioni ecologiste. Secondo le loro informazioni, l’area sperimentale si trova presso l’azienda “Bulgar Aryš” nella provincia di Spassk, in Tatarstan. I giornalisti del portale 116.ru hanno scoperto che all’irradiazione sono state sottoposte non soltanto 120 tonnellate di frumento, ma pure 30 tonnellate di patate. «Porteranno queste patate la dicitura “trattate con le radiazioni”? Oppure per i consumatori russi non è assolutamente necessario conoscere quest’informazione?» – ci si pone domande del tutto legittime.

I giornalisti hanno anche cercato di scoprire chi e su quali basi ha consentito di effettuare esperimenti pericolosi con la produzione alimentare. Ma il tentativo non è stato coronato da successo: «Il portale 116.ru si è rivolto per un commento al Ministero dell’agricoltura del Tatarstan per avere una conferma da parte degli specialisti che mangiare la produzione irradiata non comporta pericoli. Per il momento tuttavia non si è potuto avere una risposta. Come non si è potuto sentire neanche uno dei rappresentanti dell’azienda “Bulgar Aryš” – i numeri di telefono indicati in Internet non rispondono, cosa che ha fatto sorgere pensieri assai cupi», – riferisce il portale 116.ru.

BELLONA ASPETTA DELLE RISPOSTE

Prima della pubblicazione del primo articolo il corrispondente di Bellona.ru ha cercato di ottenere dei commenti dai rappresentanti della “V/O Izotop”. Dopo alcune telefonate, ci hanno proposto di inviare le domande per posta elettronica, cosa che è stata fatta. Non è seguita risposta.

Ecco le domande:

1. Quale fonte d’irradiazione gamma viene utilizzata? Quali sono le sue caratteristiche, l’attività, la massa, la composizione degli isotopi? Qual è la difesa biologica? Quali sono la massa e le misure del container? Come viene garantita la sicurezza fisica della fonte, la sua protezione da un eventuale furto?

2. Come si configura l’impianto per l’irradiazione dei semi?

3. Quanti di questi impianti sono stati utilizzati in Tatarstan quest’anno? In quali province, in quali aziende?

4. Quali documenti di autorizzazione per l’effettuazione dell’irradiazione si hanno? È stata fatta una perizia ecologica statale?

5. Come è stata informata la società dell’esperimento?

GLI ECOLOGISTI PROTESTANO

La società civile del Tatarstan è intervenuta contro il programma d’irradiazione dei prodotti agricoli, e degli appelli sono stati inviati l’11 ottobre ai governi della Repubblica del Tatarstan e della Russia.

«La società civile ritiene che il progetto di sterilizzazione gamma violi i diritti dell’uomo sulla sicurezza ecologica dell’ambiente. Diritti supportati dai relativi articoli della Costituzione della Repubblica del Tatarstan e della Federazione Russa, nonché di documenti Internazionali […]». La società civile ritiene indispensabile l’interruzione dei lavori del progetto di sterilizzazione gamma sopraindicato, ritiene indispensabile l’osservanza della legalità e dei diritti dell’uomo, delle odierne e future generazioni, sulla sicurezza ecologica dell’ambiente» – si dice tra le altre cose negli appelli.

UN ESPERIMENTO PERICOLOSO

I promotori dell’esperimento assicurano che i prodotti vengono sottoposti a dosi talmente basse d’irradiazione gamma che queste radiazioni sono del tutto innocue. Loro però non notano un’evidente contraddizione. Se infatti, per le loro stesse convinzioni, i raggi-gamma sono in grado di uccidere “i parassiti e le loro larve”, è allora evidente che il danno viene arrecato anche alle cellule vive di patate, frumento e altri prodotti.

CHIMICA E VITA

Un’inattesa conferma della pericolosità dell’irradiazione gli ecologisti l’hanno trovata in una pubblicazione della rivista «Chimija i Žizn’» (Chimica e vita, n. 4 del 1975).

«Per non fare germinare le patate durante l’immagazzinamento, esse vengono trattate con raggi-gamma: questo metodo si sta diffondendo sempre di più. Tuttavia le ultime ricerche dei radiobiologi dimostrano che questo tipo di trattamento non avviene senza lasciare tracce: dopo l’irradiazione nei tuberi si formano delle radiotossine – combinazioni biologiche attive che possono provocare un effetto negativo sull’organismo.

I collaboratori dell’Istituto di fisica biologica dell’Accademia delle Scienze dell’URSS (con sede a Puščino) hanno separato dai tuberi irradiati delle sostanze in possesso di un’elevata attività mutagena: nei topi ai quali sono state date tali sostanze con il cibo i casi di mutazioni letali nelle cellule riproduttive sono aumentati rispetto al gruppo di controllo tra le 2 e le 5 volte. Tali sostanze si trovano particolarmente in abbondanza nei primi 2-3 millimetri dello strato superficiale del tubero».

Se gli abitanti del Tatarstan e di tutta la Russia saranno costretti a partecipare agli esperimenti sul consumo di prodotti irradiati e se si dovranno tagliar via per precauzione i primi 2-3 millimetri di patata – sarà chiaro dopo che avremo ricevuto le risposte alle domande e agli appelli inviati. Bellona.ru continuerà a seguire lo sviluppo del conflitto.

Data: 23.20.2010
Fonte: www.bellona.ru
Autore: Andrej Ožarovskij
Traduzione: S.F.