Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

17/11/10

VIAGGIO NELLA RUSSIA DI CERNOBYL

Il dolore di Cernobyl,
Sta male ogni persona.
Due giovani pioppi
Rinsecchiti nella zona.

Vasilij Šlyk (poeta di Klincy)

Dal 7 al 14 novembre una delegazione di “Le Russie di Cernobyl” di Legambiente si è recata nella regione di Brjansk della Russia, nella cosiddetta zona di Cernobyl. Gli 11 volontari partecipanti hanno rappresentato il Centro del Sole di Verbania, il circolo Legambiente di Castronno (Va), il Comitato Cernobyl di Creazzo (Vi) e il Circolo Legambiente Solidarietò di Monticello Conte Otto (Vi).

Obiettivo del viaggio: il monitoraggio di alcuni progetti in favore dei bambini di Cernobyl in atto in quei territori e la creazione di una rete locale di partner sia a livello istituzionale che di eko-volontari per lo svolgimento di programmi di scambio culturale e di sviluppo del volontariato.

Atterrati e ripartiti da Minsk in Bielorussia, per tutta la settimana siamo stati trasportati da Andrej – il nostro autista di Novozybkov ormai per il terzo anno – sul suo pulmino da 15 posti.

Le province di Novozybkov, Zlynka e Klincy – a sud-ovest della regione di Brjansk, accanto al confine con Bielorussia e Ucraina – sono quelle rimaste maggiormente contaminate dalla catastrofe di Cernobyl del 1986 nella Federazione Russa. Anche se poco conosciuta e poco battuta dalle organizzazioni umanitarie, esiste infatti un’estesa zona di Cernobyl anche in Russia.

Particolarmente interessanti – un viaggio nella Russia più profonda – sono state le visite ai villaggi rurali di Vereščaki, Snovskoe (in provincia di Novozybkov), Dobrodeevka e Kožanovka (in provincia di Zlynka), dove ci è sempre stata riservata una calorosa accoglienza da parte delle scuole locali. Nonostante le condizioni di povertà, arretratezza e disgregazione sociale della campagna russa, il culto dell’ospitalità è infatti sempre presente: il rito del pane e del sale, un concerto folkloristico, un ricco banchetto di cibi tradizionali e samogon (la vodka fatta in casa), gli infiniti brindisi.

Nei villaggi abbiamo presentato il nuovo progetto «Villaggi-amici» che prevede il gemellaggio tra comunità italiane e villaggi russi con l’obiettivo di sviluppare piccoli e medi progetti sia di aiuto che di scambio. Durante queste visite è stato ufficializzato l’inizio dei gemellaggi tra Stresa e Vereščaki e tra Baveno e Dobrodeevka, con il patrocinio dei rispettivi Comuni. Altri gemellaggi sono in via di definizione.

Il progetto principale dedicato ai bambini di villaggio è però il Progetto Dubrava, cioè il finanziamento di un periodo di tre settimane di vacanza-risanamento nell’omonimo sanatorio (che si trova in zona non contaminata vicino a Brjansk) durante il quale i bambini smaltiscono il 25-30% delle radiazioni interne accumulate durante l’anno. Dal 2006 a oggi tramite la nostra associazione sono stati mandati a Dubrava circa 400 bambini delle famiglie più bisognose dei villaggi rurali.

In provincia di Klincy abbiamo visitato il villaggio “morto” di Novyj Mir. Si tratta di uno dei villaggi evacuati in seguito a Cernobyl a causa dell’elevato livello di radiazioni. Le poche case in legno rimaste sono tutte diroccate. Anche se qui per legge è vietato vivere, sono rimaste un paio di coppie di anziani che non se la sono sentita nonostante tutto di abbandonare il villaggio natio. Il resto è desolazione e natura selvatica. E l’ironia del destino nel nome del villaggio inneggiante a un radioso futuro: “Novyj Mir”, cioè “Il mondo nuovo”.

Nella cittadina di Klincy (70.000 abitanti, sul confine della zona contaminata) abbiamo trascorso due giorni ospiti del locale ginnasio intitolato a Jurij Gagarin, con i cui ragazzi da quest’anno stiamo sviluppando un programma di volontariato ecologico. Nel ginnasio è stato creato un eko-club dal nome “Sozvezdie” (“Costellazione”), i cui ragazzi-volontari – supportati dalle insegnanti Elena e Ljudmila – realizzano progetti ecologici e sociali, oltre a iniziative di beneficenza e di prevenzione sul consumo di alcol e droga.

Per l’occasione i ragazzi ci hanno illustrato le attività svolte nel 2010 in partenariato con la nostra associazione: la fondazione ufficiale del club, la raccolta di statistiche e filmati su Cernobyl, lo svolgimento di Puliamo il Mondo nella tre province di Klincy, Novozybkov e Zlynka – con il coinvolgimento dei ragazzi locali. Abbiamo visitato anche il territorio del monastero di Klincy, la cui Madre Zosima collabora con i ragazzi dell’eko-club in iniziative di beneficenza e anche per Puliamo il Mondo.

Il momento più toccante è stato sicuramente l’incontro con i locali liquidatori di Cernobyl di Klincy che hanno raccontato le storie del servizio svolto presso la centrale e delle conseguenze sulla loro salute. I liquidatori sono le persone che furono mandate a spegnere e mitigare le conseguenze dell’esplosione nucleare nel 1986 e negli anni successivi e che riportarono conseguenze sanitarie di diverso tipo a seconda delle dosi di radiazioni ricevute: molti di loro sono morti, molti altri sono rimasti invalidi.

Nella “tavola rotonda” al ginnasio di Klincy sono intervenuti anche alcuni rappresentanti della sanità locale con interessanti relazioni e statistiche sull’incidenza del fattore Cernobyl sulla morbilità generale.

I ragazzi dell’eko-club di Klincy – di cui siamo particolarmente orgogliosi – si stanno inoltre impegnando a formare altri eko-club nelle scuole delle altre province contaminate, diffondendo al contempo informazioni su Cernobyl e la radioprotezione. Tutto con molta qualità e l’utilizzo di strumenti tecnologici e artistici. Il nostro obiettivo era proprio quello di formare una sorta di “eko-costellazione” di giovani volontari. E ci ha fatto molto piacere aver constatato, questa volta più che in passato, la voglia di uno sviluppo della società civile e la presenza di tanti giovani ricettivi ai messaggi su un mondo più pulito e ambientalmente più sostenibile.

Un nuovo partner di questa eko-costellazione è la Scuola n. 4 di Novozybkov – la cittadina capoluogo della provincia maggiormente contaminata da Cernobyl e nostra base operativa – dove ci è stato presentato l’eko-club “Zeljonaja Planeta” (“Pianeta Verde). Anche i ragazzi di questa scuola hanno avviato alcuni programmi a carattere ecologico e a settembre 2010 hanno svolto Puliamo il Mondo nel territorio della propria scuola supportati dai ragazzi del ginnasio di Klincy. In questa scuola lavora come insegnante d’informatica Marija, la nostra referente e coordinatrice dei progetti in Russia.

Siamo stati ospiti della Scuola d’arte per bambini di Novozybkov, con la quale ormai da vari anni portiamo avanti alcuni progetti in partenariato, come lo scambio culturale (con l’invito ogni anno di una rappresentanza di bambini della scuola in Italia), il concorso internazionale di disegno a cui partecipano anche le scuole italiane, l’allestimento di una mostra di disegni ecc.

A Novozybkov abbiamo inoltre visitato la Scuola di musica e la Scuola sportiva; a Zlynka la Scuola d’arte e la Casa della Cultura; sono tutte queste dei doposcuola statali gratuiti a cui tutti i bambini possono iscriversi per libera scelta. Sono tutte molto interessanti per eventuali programmi di scambi culturali.

Importanti anche gli incontri che abbiamo avuto con le amministrazioni locali delle tre province visitate: in parte rinnovate, abbiamo colto rispetto al passato qualche segnale di maggiore apertura mentale e voglia di fare da parte delle autorità locali. Abbiamo stabilito comunque alcuni contatti che dovrebbero permettere una buona collaborazione per gli anni a venire.

Durante questo viaggio abbiamo raccolto tanto materiale interessante: foto, video, interviste ai liquidatori, relazioni, statistiche, storie, idee per progetti, poesie, canzoni ecc. C’è molto lavoro da fare per elaborarlo e presentarlo in italiano. Nei prossimi mesi un po’ per volta pubblicheremo tutti questi approfondimenti su questo sito.

Parte del materiale entrerà a far parte anche della “Memoria di Cernobyl”, una raccolta di storie e testimonianze sulla catastrofe e sui suoi effetti sulla vita delle persone effettuata insieme ai nostri partner locali in occasione del 25°anniversario di Cernobyl nell’aprile del 2011.

Stefano Fronteddu
(coordinatore de “Le Russie di Cernobyl”)

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