Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

11/03/11

25 ANNI DI CERNOBYL A KLINCY

Il 26 aprile fanno 25 anni dalla catastrofe di Cernobyl che secondo la classificazione dell’OMS è annoverata come “globale”.


Villaggio evacuato di Novyj Mir (Klincy) - foto S.F.

La realizzazione negli anni di un complesso di iniziative di riabilitazione ha permesso di alleggerire le conseguenze della catastrofe nella nostra città.

Questo è confermato anche dal «Programma complessivo 1990-1995 per la liquidazione delle conseguenze di Cernobyl e della situazione collegata a codesto incidente nella città di Klincy e nei villaggi di Zajmišče e Ardon’» approvato dal Soviet cittadino nel 1990. In esso era riportata la caratteristica economica della nostra città. Il numero degli abitanti era allora di 79.678. Ma a quei tempi funzionavano tutte le imprese industriali della città. La densità media di contaminazione del territorio cittadino riportata era di 2,64 Cu/km². Come tutti ci ricordiamo, quella cifra era stata abbassata di molto. Si dovette difendere le nostre istanze. Venne creato un laboratorio radiologico.

Vennero effettuate 343 misurazioni della densità della contaminazione del terreno da cesio-137 insieme al primario dell’Istituto scientifico I. Novosël’skij e al capo della città M. Lerner. I risultati ottenuti erano del tutto diversi, la densità di contaminazione del territorio della città e del villaggio di Zajmišče era di più di 6 Cu/km², valore che corrispondeva alla zona di residenza con diritto al trasferimento. Ma questo bisognava dimostrarlo a livello federale. La nostra missione insieme a M. Lerner all’Ente statale di controllo idro-ambientale e all’istituto per il monitoraggio ambientale Tajfun di Obninsk fu coronata da successo.

Il mio appello del 2 dicembre 1996 al presidente della Russia Boris El’cyn, al capo del Governo Viktor Černomyrdin, al presidente della Duma di Stato Gennadij Seleznëv, al Ministero delle emergenze e all’Ente statale di controllo sanitario, anch’esso ebbe il suo effetto positivo. Il 28 gennaio 1997 ricevemmo la conclusione della Commissione scientifica (RNKRZ). Questo materiale arrivò a mio nome, in quanto presidente del Comitato della Duma della regione di Brjansk per le questioni di Cernobyl. Il 26 marzo 1983 fu siglato un accordo tra il capo della città e il direttore dell’istituto Tajfun di monitoraggio ambientale per una ricerca più approfondita della situazione radioattiva nella città di Klincy. Il lavoro era capeggiato da V. Martynenko.

Venne effettuato un rilevamento approfondito della radioattività, vennero presi campioni di terreno, misurata la potenza della dose dei raggi gamma nei punti scelti, fatta l’analisi spettrometrica gamma dei campioni. Il prelievo dei campioni di terreno veniva effettuato nelle intersezioni di una rete di quadrati di 400 metri. La densità media di contaminazione del terreno da cesio-137 dai dati del 1993 a Klincy era di 7,33 Cu/km², ad Ardon’ di 4,42. In totale furono prelevati 424  campioni.

Dai risultati della spettrometria gamma la densità media di contaminazione da cesio-137 a Klincy era di 7,33 Cu/km². In città la concentrazione minima era di 1,33 Cu/km², quella massima di 32,39 Cu/km². A questo modo ottenemmo la “zona con dritto al trasferimento” nella nostra città, e altrettanto nel villaggio di Zajmišče.

Il successivo lavoro per la salvaguardia dello status di zone contaminate e per la protezione della gente, per il perfezionamento della Legge federale di Cernobyl è descritto nel libro Bol’ naša Černobyl (Il nostro dolore Cernobyl) edito in 5 volumi. Lo si può trovare nelle biblioteche cittadine.

Un grosso impegno in città è stato messo per la tutela dei diritti dei liquidatori e dei liquidatori-invalidi. Per la prima volta in tutta la Russia nella nostra città venne fondata, con la partecipazione attiva di V. Šlyk e N. Vyšnjakov, un’associazione dei liquidatori. Loro stessi istituirono ed elaborarono l’attestato di liquidatore, il quale rimase in vigore fino a quando venne omologato il modello nazionale russo. Ce ne sono di cose da ricordare…

Il controllo della situazione radioattiva in città e nei villaggi di Ardon’ e Zajmišče continua. Purtroppo, per il 2011 non è stato però approvato il programma finalizzato “Riabilitazione della popolazione e del territorio del distretto di Klincy della regione di Brjansk, colpito dall’effetto delle radiazioni in conseguenza della catastrofe di Cernobyl per gli anni 2011-2013”. E come se non bastasse, è stato soppresso il Comitato Cernobyl. Che cosa succederà in seguito, lo vedremo.

S.G. Kovalëv (presidente del Comitato per le politiche sociali e i problemi delle conseguenze della catastrofe di Cernobyl)

Data: 27.01.2011
Fonte: www.vashedelo.net
Traduzione: S.F.

Link al file PDF dell'articolo: 25 di Cernobyl a Klincy

Link all'articolo originale: 25 лет Чернобылю

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