Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

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"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

15/03/11

RICORDI DEGLI EROI-LIQUIDATORI, VIVI E MORTI


L’impresa dei liquidatori deve essere celebrata con un riconoscimento di Stato

Per tutti noi il 26 aprile è una delle date più tragiche e dolorose. In quel giorno quest’anno ricorrerà il 25° anniversario della catastrofe di Cernobyl. Molto è stato scritto, ancor più sono stati espressi pareri e giudizi, ma in una cosa tutti sono concordi: questa è stata la catastrofe del secolo. È possibile che se ne scriverà ancora a lungo e che qualche scrittore proverà a raccontare ai posteri le origini dell’eroismo e dell’abnegazione di coloro che sacrificarono la propria vita e la propria salute per preservare la vita degli altri.


I liquidatori davanti al monumento commemorativo nel giorno del 20° anniversario
Oggi è difficile dare la responsabilità di quel che è accaduto a qualcuno, sia il governo di uno stato non più esistente, o gli scienziati che non avevano messo in conto la possibilità di un’avaria e le sue conseguenze nell’utlizzo di centrali nucleari di quel tipo, o qualche d’un altro. Una cosa però è chiara: l’impresa dei liquidatori non dovrà essere sminuita da nessuno, nemmeno dal tempo.

Chi sono dunque i liquidatori? Che cosa sappiamo di loro? Innanzitutto, sono persone comuni che hanno preso parte alla liquidazione delle conseguenze di quella terrificante tragedia. Sono persone con un elevato senso del dovere e di responsabilità davanti al destino delle nazioni, dei popoli che vivono nei territori dell’ex Unione Sovietica, le quali si gettarono nell’inferno delle radiazioni – con tutte le loro forze, ai limiti del possibile – per tamponare la breccia della diffusione della morte tra la gente nel mondo pacifico.

Sono persone che vivono tra di noi, ma che la società non conosce e viene a sapere di loro casualmente nel giorno dell’anniversario della tragedia, quando essi tirano fuori con modestia il distintivo di liquidatore e lo indossano sul loro vestito in memoria di coloro che anzitempo, nel fiore degli anni, se ne sono andati.

Centinaia di giovani di Klincy che facevano il servizio militare nelle Forze armate, nel Ministero degli Interni, nonché i richiamati della riserva dal Comando militare di Klincy, passarono attraverso la dura prova di Cernobyl. Tutti loro – dall’aviatore all’autista-meccanico al soldato semplice all’ufficiale, tutti insieme e ognuno individualmente – sono degli eroi. Senza la loro partecipazione, senza la loro abnegazione sarebbero state imprevedibili le conseguenze della catastrofe. Fu eroismo di massa. Sì, loro non versarono sangue sul campo di battaglia, non si trovarono sotto le mitraglie e i bombardamenti aerei, e tuttavia sono diventati invalidi, non più atti al lavoro, e oggi muoiono a causa delle radiazioni, invisibili e inudibili, di quella dose d’irradiazione ricevuta in quei terribili giorni. Le statistiche regionali della Russia indicano che ogni anno muoiono migliaia di liquidatori, tra i quali anche coloro che erano stati candidati a un’onorificenza statale ma che non hanno fatto in tempo a riceverla in vita. Secondo la dicitura della Direzione del Presidente della Federazione Russa per le onorificenze statali a essere insigniti dell’ordine del Coraggio hanno diritto i liquidatori divenuti invalidi, ammalatisi per cause correlate all’espletamento delle funzioni del servizio militare durante la liquidazione dell’incidente alla Centrale nucleare di Cernobyl.

Stando così le cose, si può pronosticare che molti liquidatori, soprattutto tra coloro che furono nella zona dei 30 km negli anni tra il 1986 e il 1987, non vivranno fino al prossimo anniversario della catastrofe di Cernobyl’. Ma cosa cambia nella vita di queste persone con il venire insigniti di un’onorificenza statale della Russia? Quest’onorificenza serve ai liquidatori perché siano visibili la stima e il riconoscimento della loro impresa, come soddisfazione morale dei meriti di coloro che hanno sacrificato la propria salute e le proprie forze per la salute degli altri.

Alla liquidazione dell’avaria di Cernobyl presero parte anche alcuni abitanti della nostra città, i quali diedero prova di coraggio ed eroismo senza precedenti, compiendo il proprio dovere con abnegazione e senza risparmiare la propria vita. Tornati nella loro città dalla liquidazione, chi subito chi dopo un po’ di tempo, molti sono diventati invalidi, ammalandosi di patologie correlate all’adempimento del servizio alla centrale nucleare di Cernobyl.

La nostra organizzazione cominciò allora a rivolgersi all’amministrazione cittadina e al sindaco A.V. Dolgov per la premiazione dei liquidatori, ma dagli elenchi dei candidati da noi presentati solo pochissimi di loro hanno ricevuto l’onorificenza, mentre tutti i rimanenti premi sono finiti in qualche cassetto o sono andati persi. E così molti dei liquidatori che erano candidati all’onorificenza sono scomparsi prima d’averla ricevuta. Per la prima volta riuscimmo a ottenere dei riconoscimenti per i liquidatori nel 1996.

Ecco i liquidatori che sono stati insigniti nei 24 anni successivi alla tragedia di Cernobyl:

Pavel Tichonovič Vlasenko – invalido, patologia correlata all’incidente di Cernobyl: insignito dell’ordine del Coraggio nel 1997;
Boris Efimovič Šterenberg – invalido, patologia correlata all’incidente di Cernobyl: insignito dell’ordine del Coraggio nel 1997;
Vladimir Dmitrievič Bujnyj – invalido, patologia correlata all’incidente di Cernobyl: insignito della medaglia “Per aver salvato chi stava morendo” nel 1996;
Michail Vasil’evič Černenok – liquidatore: insignito della medaglia “Per aver salvato chi stava morendo” nel 1997;
Nikolaj Nikolaevič Ivanjuško – nel 1997 è stato insignito dell’ordine del Coraggio, è morto nel 2006;
Nikolaj Fomič Koroed – nel 1997 è stato insignito dell’ordine del Coraggio, è morto nel 2006;
Vladimir Nikolaevič Marzjuk – nel 1996 è stato insignito dell’ordine del Coraggio, è morto nel 2010;
Sergej Ivanovič Kukšinov – è stato insignito dell’ordine del Coraggio, è morto nel 2010;
Anatolij Ivanovič Michal’čenko – è stato insignito dell’ordine del Coraggio, è morto;
Viktor Nikolaevič Azbukin – nel 1996 è stato insignito della medaglia “Per aver salvato chi stava morendo”, è morto.

Alla vigilia del 25° anniversario della catastrofe di Cernobyl la nostra Direzione si è rivolta al nuovo capo della città affinché i liquidatori vengano insigniti di onorificenze statali e dell’anniversario. Riteniamo che la nuova amministrazione si dimostrerà più magnanima con i liquidatori della propria città e presterà maggiore attenzione nei loro confronti.

Riteniamo anche che l’amministrazione della nostra città debba risolvere la questione dell’assegnazione delle onorificenze statali ai liquidatori invalidi e ai liquidatori, senza farsi da parte o cercare delle motivazioni per la non premiazione – che sarebbe una vergogna. La Direzione di “Sojuz Cernobyl” confida nel nuovo governo cittadino, nel fatto che esso presti attenzioni ai liquidatori, alle loro imprese e alla loro salute, rimasta a Cernobyl negli anni della liquidazione delle conseguenze della catastrofe, e che cambi orientamento riguardo alla loro premiazione.

Ritengo opportuno ala vigilia del 25° anniversario di Cernobyl di premiare i liquidatori invalidi di Klincy per il coraggio e l’eroismo durante la liquidazione della catastrofe alla centrale nucleare. E anche in futuro di candidare a ogni anniversario dei liquidatori alla premiazione. In modo che in un breve periodo di tempo si possano insignire tutti i liquidatori.

Anatolij Roslovec
Presidente della direzione di “Sojuz Cernobyl” di Klincy

Data: 10.02.2011
Fonte: www.vashedelo.net
Traduzione: S.F.

Link al file PDF dell'articolo: Ricordi degli eroi-liquidatori, vivi e morti


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