Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

14/03/11

UN LIQUIDATORE DELL’INCIDENTE DI CERNOBYL DA 15 ANNI VIVE SENZA SERVIZI

Un abitante della regione di Rostov, il liquidatore di Cernobyl Sergej Pančenko, da 15 anni è in attesa del miglioramento delle condizioni abitative che gli spetta. E nella sua stessa situazione nella regione ce ne sono circa altri 4.000. Alcuni liquidatori sono morti prima di aver ricevuto il nuovo appartamento. La stufa a legna – fonte di caldo, tè, caffè, pasti caldi, acqua per lavarsi – è l’arredo più grosso e occupa quasi la metà del già minuscolo appartamento in cui vivono il liquidatore Sergej Pančenko e sua mamma. A prendere l’acqua bisogna andare a mezzo chilometro, mentre il bagno è a 200 metri.

Sergej venne riconosciuto come bisognoso del miglioramento delle condizioni abitative già nel 1995. Venne inserito nella graduatoria di Cernobyl per l’assegnazione degli appartamenti, e da allora ebbero inizio le sue peregrinazioni per i gironi dell’inferno burocratico. Più volte era sembrato che il traguardo fosse vicino, ma poi subentrava sempre qualche ostacolo. E rimane tuttora in attesa come “primo della lista”. […]

«L’assegnazione effettiva delle abitazioni – o la corrispondente compensazione in denaro – è talmente limitata che con la procedura vigente i cernobyliani rischiano di poter ricevere un appartamento tra più di 100 anni» – dice il presidente di “Sojuz Cernobyl” della regione di Rostov Aleksandr Filipenko.

Secondo i dati di “Sojuz Cernobyl” nella regione di Rostov i liquidatori in coda per il miglioramento delle condizioni abitative sono 3.500. Nel 2010, senz’aver fatto in tempo a ottenere un appartamento, sono morte 217 persone. Negli ultimi due anni in tutta la regione di Rostov per l’acquisizione di un’abitazione per i cernobyliani sono stati rilasciati in tutto quattro certificati.

Data: 04.02.2011
Fonte: www.vesti.ru
Traduzione: S.F.

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