Tutti
gli incontri ufficiali di queste persone iniziano con un minuto di silenzio per
ricordare coloro che un quarto di secolo fa si vennero a trovare nell’inferno
di Cernobyl, sacrificando la propria salute o la propria vita nella lotta con
l’atomo “pacifico” andato fuori controllo.
In Israele oggi
vivono 1.590 liquidatori di Cernobyl. In questa settimana i rappresentanti di
tutte le sezioni delle città israeliane del Sud si sono incontrati ad Ashdod con
il vicesindaco locale, che si è fatto portavoce dei loro interessi.
Ciascun
liquidatore di Cernobyl in Israele prende 5.570 shekel (circa 1.150 €) all’anno
per le medicine e le procedure di risanamento. I paesi di provenienza, in
violazione degli accordi internazionali, non pagano gli indennizzi ai
liquidatori trasferitisi a vivere in Israele. 5.570 shekel sono pochi soldi,
soprattutto negli ultimi anni con l’aumento dei prezzi delle medicine e dei
prodotti alimentari. A molti non bastano nemmeno per le cose più elementari. In
Israele non esistono facilitazioni speciali per abitazioni sociali per i
cernobyliani. Parte di essi ha fatto in tempo a comprarsi un’abitazione prima
del boom dei prezzi nel settore immobiliare; chi non ha fatto in tempo, oggi ha
poco in cui sperare, e pagare l’affitto, in crescita costante, è sempre più
difficile.
I cernobyliani si
sono riuniti per ottenere l’appoggio dei politici, prima delle elezioni del knesset, per far approvare la legge che
amplia la sfera dei benefici per i liquidatori di Cernobyl.
Data: 21.01.2013
Fonte: www.cursorinfo.co.il
Traduzione: S.F.
Nessun commento:
Posta un commento