Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

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"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

12/02/13

I CITTADINI DELLA BULGARIA AL REFERENDUM HANNO DETTO NO ALLO SVILUPPO DELL’ENERGIA NUCLEARE



Il tentativo dei sostenitori dell’energia nucleare in Bulgaria di ottenere l’appoggio con un referendum popolare è fallito. Per lo sviluppo dell’energia nucleare e la costruzione di una nuova centrale nucleare hanno votato soltanto 832.742 persone, con una partecipazione al voto di circa il 20%, insufficiente per riconoscere il referendum effettivo. In tal modo la decisione del governo bulgaro di negare a Rosatom la costruzione della centrale nucleare di Belene resta in vigore. […]


Lituania e Bulgaria: referendum diversi, esito uguale

Sebbene i quesiti dei referendum in Bulgaria del 27 gennaio 2013 e in Lituania del 14 ottobre 2012 fossero simili (essi riguardavano il sostegno alla costruzione di nuove centrali nucleari), in sostanza i referendum avevano obiettivi opposti.

In Lituania al momento della votazione il governo appoggiava la costruzione della nuova centrale nucleare di Visaginas. Il referendum è stato promosso dagli oppositori all’energia nucleare, e il popolo con una partecipazione relativamente alta ha votato contro i piani del governo, appoggiando gli ecologisti.

In Bulgaria invece al momento dello svolgimento del referendum era in vigore la decisione del governo di negare l’autorizzazione alla costruzione della centrale nucleare di Belene, il referendum è stato promosso dai sostenitori dell’energia nucleare, ma i cittadini non l’hanno sostenuto, rifiutandosi di parteciparvi.

Ai referendum i nuclearisti perdono


È importante ricordare che nei referendum nazionali sulla costruzione di nuove centrali i nuclearisti perdono sempre e ovunque. Proprio attraverso un referendum nazionale l’Austria nel 1978 disse no alla messa in funzione della centrale nucleare di Zwentendorf, già costruita, e in Italia vennero chiuse le centrali nucleari in adempimento alla decisione del referendum del 1987, al quale l’80% votò contro le centrali. Il rifiuto dell’energia nucleare gli italiani lo hanno poi confermato con il referendum del 2011, quando il 94,1% dei votanti si dichiarò contro l’energia nucleare.

Perfino in Russia c’è un precedente di rifiuto di centrali nucleari, anche se a livello di referendum regionale. Nella regione di Kostroma nel 1996 la maggioranza dei partecipanti a un referendum non appoggiò la costruzione della centrale nucleare. […]

Data: 28.01.2013
Fonte: www.bellona.ru
Traduzione: S.F.

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