Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

27/03/14

CHERNOBYL, MICROBI MALATI E VEGETAZIONE SECCA


Chernobyl, microbi “malati” e vegetazione secca: nuovi rischi di incendi (e di fall out)

I microbi nell’area circostante Chernobyl non sono più in grado di svolgere la loro principale funzione, quella di “decompositori”, ossia di organismi in grado di trasformare la sostanza organica morta in sostanza inorganica, da cui si nutrono le piante. Ne consegue che la vegetazione morta rimane secca e aumenta il rischio di incendio, con conseguente diffusione della radioattività. È il risultato dell’ultimo studio realizzato nella zona dove il 26 aprile 1986 esplose la centrale nucleare, rilasciando enormi quantità di composti radioattivi, e appena pubblicato nella rivista Oecologia. Lo studio è stato condotto da Timothy Mousseau, professore di biologia e co-direttore del Chernobyl and Fukushima Research Initiatives alla University of South Carolina e da un team di scienziati fra i maggiori esperti nel campo: Gennadi Milinevsky, Jane Kenney-Hunt, Anders Pape Møller. Stando alle conclusioni dei ricercatori, l’ecosistema della zona è seriamente compromesso e le conseguenze possono essere, nuovamente, catastrofiche.

Diversi studi e rapporti avevano già messo in luce come le conseguenze di Chernobyl si facciano sentire ancora oggi, a distanza di 28 anni. La zona dell’esplosione rimane, infatti, un focolaio di radioattività e, benché non sia più popolata da persone, è piena di fauna: lupi, orsi, uccelli, tutte specie contaminate e, in alcuni casi, con gravi deformazioni agli organi interni. I casi di contaminazione, però, continuano a sentirsi anche nell’Europa occidentale: è il caso, ad esempio, dei cinghiali della Valsesia in cui sono state trovate un anno fa tracce di cesio137 oltre la soglia prevista in caso di incidente nucleare, o dei funghi e del latte piemontesi, anche quelli contaminati. Lo studio di Mousseau, però, sembra essere ancora più preoccupante. Ad essere “malati”, infatti, sarebbero alcuni microorganismi, come i microbi e i funghi, che stanno alla base del ciclo naturale.


Data: 27.03.2014
Fonte: www.ilfattoquotidiano.it

21/03/14

QUESTO MEDICO GIAPPONESE PENSA CHE TOKYO ANDREBBE EVACUATA

Questo medico giapponese pensa che Tokyo andrebbe evacuata


VICE: Che tipo di test ha condotto?

Shigeru Mita: Ho fatto vari esami su più di 1.500 pazienti. Molti di questi erano bambini, portati da genitori preoccupati per la loro salute dopo quanto accaduto a Fukushima. Ho chiesto ai genitori come si sentivano e se avessero riscontrato delle anormalità, poi ho fatto alcune ispezioni. Esami del sangue e esami a ultrasuoni per la tiroide.

Quali erano i risultati?
Ho testato per lo più pazienti che vivevano a Tokyo e ho riscontrato molti sintomi dannosi nei bambini, specialmente negli alunni dell’asilo o delle scuole elementari. Ho notato effetti preoccupanti anche tra gli anziani.
C’erano delle anormalità nella quantità di globuli bianchi. Il sangue viene prodotto nel midollo osseo, che è uno degli organi più vulnerabili alle radiazioni. Nei pazienti che ho esaminato si assisteva a un declino del numero di netrofili nei globuli bianchi. In casi estremi, questo può portare a condizioni fatali, come la setticemia.


Data: 18.02.2014
Fonte: www.vice.com

 

GLI ALBERI DI CHERNOBYL SONO PERICOLOSI PERCHE' NON SI DECOMPONGONO



Come se l'Ucraina non avesse abbastanza problemi di cui preoccuparsi con la Russia che invade la Crimea, è appena saltata fuori la minaccia molto reale di incendi nei boschi radioattivi. Le foreste intorno a Chernobyl, la centrale nucleare esplosa 28 anni fa, non si stanno decomponendo in modo corretto. Se dovessero prendere fuoco, il materiale radioattivo sarebbe diffuso al di là della zona di alienazione di Chernobyl, l'area off-limits di 1000 chilometri quadrati intorno alla struttura dismessa situata a 110 chilometri a nord di Kiev.

La zona di alienazione ha dato agli scienziati ambientali l'opportunità di studiare molti aspetti, come il fatto che gli insetti non ci vogliono vivere, gli uccelli che vi abitano sviluppano anomalie come becchi deformi, lunghezza anomala delle piume della coda, e cervelli più piccoli. Ma neppure gli alberi sono stati risparmiati.


Data: 18.03.2014
Fonte: www.motherboard.vice.com/it

A CHERNOBYL TRENT'ANNI DOPO: MALATI ANCHE MICROBI, FUNGHI E INSETTI

A Chernobyl trent'anni dopo: malati anche microbi, funghi e insetti

Data: 19.03.2014
Fonte: www.greenreport.it
Quasi 30 anni sono passati dall’immane disastro nucleare di Chernobyl e gli effetti di quella catastrofe, che 3 anni fa si sono rivisti a Fukushima Daiichi dopo il grande terremoto/tsunami del Giappone orientale, si sentono ancora oggi. L’area di esclusione intorno all’epicentro di Chernobyl non è (non dovrebbe) essere abitata da esseri umani, ma la natura ha occupato ciò che l’uomo ha dovuto abbandonare e qualcuno ha gridato al miracolo per il ritorno di lupi ed orsi e per il proliferare di prede, cosa che dimostrerebbe che la natura è in grado di sopravvivere e reagire anche alle radiazioni letali. - See more at: http://www.greenreport.it/news/energia/chernobyl-malati-anche-microbi-funghi-e-insetti/#sthash.c0krWIjG.dpuf

Quasi 30 anni sono passati dall’immane disastro nucleare di Chernobyl e gli effetti di quella catastrofe, che 3 anni fa si sono rivisti a Fukushima Daiichi dopo il grande terremoto/tsunami del Giappone orientale, si sentono ancora oggi. L’area di esclusione intorno all’epicentro di Chernobyl non è (non dovrebbe) essere abitata da esseri umani, ma la natura ha occupato ciò che l’uomo ha dovuto abbandonare e qualcuno ha gridato al miracolo per il ritorno di lupi ed orsi e per il proliferare di prede, cosa che dimostrerebbe che la natura è in grado di sopravvivere e reagire anche alle radiazioni letali.
In realtà  animali e piante mostrano segni di contaminazione radioattiva: gli uccelli che nidificano nei dintorni di Chernobyl hanno cervelli significativamente più piccoli dei loro co-specifici, nell’area “rossa” ci sono molti meno insetti e ragni ed i mammiferi come i cinghiali mostrano segni di avvelenamento radioattivo, una contaminazione che il fall-out del disastro nucleare sembra aver portato fino ai cinghiali tedeschi ed italiani.
- See more at: http://www.greenreport.it/news/energia/chernobyl-malati-anche-microbi-funghi-e-insetti/#sthash.c0krWIjG.dpuf
Quasi 30 anni sono passati dall’immane disastro nucleare di Chernobyl e gli effetti di quella catastrofe, che 3 anni fa si sono rivisti a Fukushima Daiichi dopo il grande terremoto/tsunami del Giappone orientale, si sentono ancora oggi. L’area di esclusione intorno all’epicentro di Chernobyl non è (non dovrebbe) essere abitata da esseri umani, ma la natura ha occupato ciò che l’uomo ha dovuto abbandonare e qualcuno ha gridato al miracolo per il ritorno di lupi ed orsi e per il proliferare di prede, cosa che dimostrerebbe che la natura è in grado di sopravvivere e reagire anche alle radiazioni letali.
In realtà  animali e piante mostrano segni di contaminazione radioattiva: gli uccelli che nidificano nei dintorni di Chernobyl hanno cervelli significativamente più piccoli dei loro co-specifici, nell’area “rossa” ci sono molti meno insetti e ragni ed i mammiferi come i cinghiali mostrano segni di avvelenamento radioattivo, una contaminazione che il fall-out del disastro nucleare sembra aver portato fino ai cinghiali tedeschi ed italiani.
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UNA COLOMBA PER IL PROGETTO CERNOBYL



20/03/14

PULIAMO IL MONDO - EDIZIONE STRAORDINARIA A NOVOZYBKOV

Il prossimo 20 aprile a Novozybkov (capitale della Cernobyl russa) avrà luogo l'iniziativa cittadina "Puliamo il Mondo" organizzata dall'associazione "Radimici per i bambini di Cernobyl" in collaborazione con i circoli Legambiente "Il brutto Anatroccolo" del Verbano e di Castronno (Va), di cui sarà presente una piccola delegazione.

In particolare l'iniziativa è preparata dai volontari del gruppo ecologico "Il futuro è nelle nostre mani", gruppo ambientale nato all'interno di Radimici con il sostegno di Legambiente, con l'obiettivo di diffondere la cultura ecologica tra adolescenti e giovani della provincia russa.

I ragazzi stanno preparando dei cartelli per l'iniziativa. Eccone alcuni.

Preserviamo la natura

La vita è nelle nostre mani

Non inquinare

Sarà pulito - ci sarà il Sole

Sii migliore - preserva la natura

Noi siamo per la pulizia!

Ami Novozybkov? Non sporcare nella tua città

Quando è pulito in strada per l'anima è un piacere


VIBURNO ROSSO - VIDEO 2013 - CANALE YOUTUBE

Sul canale YouTube Viburno Rosso è completata la pubblicazione dei video delle esibizioni di settembre 2013.

I link ai nuovi video sono riportati anche su questo sito, alla sezione "Viburno Rosso" (scorrendo verso il basso i menù sulla destra). Man mano li evidenzieremo sulla pagina principale.

Con questo chiudiamo due anni di progetto con il gruppo "Suvenir" del villaggio russo di Vyshkov (provincia di Zlynka), ringraziando il maestro Aleksandr Zencenko e tutte le ragazze per i bellissimi momenti musicali che ci hanno regalato, con qualità, impegno, allegria (e un po' di tristezza che non manca mai nella musica russa, soprattutto nelle canzoni dedicate alle conseguenze di Cernobyl...).

A settembre 2014 inizieremo una nuova avventura con il gruppo popolare "Lucinushka" del villaggio di Chaleevici della provincia di Novozybkov.

Nella sezione "Playlist" del canale, i video sono divisi per categoria:
  • CANZONI VIBURNO 2013 (registrazione delle singoli canzoni del reportorio del 2013, con sottotitoli in italiano)

19/03/14

LA RADIOATTIVITA' DI CHERNOBYL NEGLI ALBERI NON DECADRA'. AUMENTA IL RISCHIO DI FALLOUT DA INCENDI FORESTALI


 

In Ucraina, oltre ai problemi politici, permane quello della diffusione della radioattività, consolidato e confermato da un nuovo studio scientifico focalizzato sulla minaccia di incendi nelle foreste contaminate.

Secondo un team di scienziati, la radioattività presente all’interno degli alberi - nella zona chiusa - non sta decadendo come previsto e, se questi prendessero fuoco, il materiale radioattivo si diffonderebbe al di là di quest’area, grande più di 1.000 chilometri quadrati attorno alla centrale atomica e situata a 110 Km. a nord di Kiev.

Questa zona è stata oggetto di molti studi ambientali. Da essi si deduce che gli insetti e gli uccelli, che vi hanno scelto di vivere, sviluppano anomalie come becchi deformi, dimensioni strane delle piume e delle code ed un cervello più piccolo.
Pure la vegetazione è stata molto analizzata.
In un recente studio, pubblicato su Oecologia, gli scienziati che hanno studiato la zona a partire dal 1991, hanno rilevato e descritto, per quanto riguarda gli alberi, “un significativo accumulo di rifiuti nel corso del tempo”. Per “significativo”  intendono affermare che gli alberi e le loro foglie non sono soggetti a cicli normali di decomposizione.
Ciò succede in particolare all’interno della Foresta Rossa, la zona boschiva immediatamente adiacente alla centrale di Chernobyl, dove gli alberi hanno assunto un colore zenzero e sono morti a causa di un forte avvelenamento da radiazioni nella zona.

In un’intervista alla rivista Smithsonian, l’autore di uno dei principali studi e biologo presso l’University of South Carolina, Timothy Mousseau, ha definito “sorprendente” questo mancato  “decadimento della materia organica”, se rapportato al fatto che nelle foreste “normali” un albero caduto si riduce in segatura dopo dieci anni di permanenza al suolo”.

Leggi tutto...

Data: 15.03.2014
Fonte: www.progettohumus.it

NUCLEARE: ALL'OMBRA DI FUKUSHIMA, C'E' CHI LO VUOLE ANCORA?

Nucleare: all’ombra di Fukushima, c’è chi lo vuole ancora?

Ventisette milioni di voti al referendum antinucleare basteranno a chiudere la partita? Sì, solo se si tiene viva l’alternativa della riduzione dei consumi e della sostituzione delle fonti fossili con le rinnovabili e se si tiene d’occhio il rapporto inverso tra disarmo atomico e proliferazione del nucleare civile. Una tentazione quest’ultima che torna a ispirare le politiche industriali delle potenze mondiali. Non tanto per ragioni tecnico-scientifico-economiche, quanto per il peso sempre sottaciuto degli interessi militari delle potenze mondiali.

A tre anni dalla tragedia, Fukushima non sembra determinante quanto lo era stata Chernobyl trent anni fa. Eppure, dopo la fuoriuscita di 300 tonnellate di acqua altamente radioattiva dalla centrale, il governo giapponese aveva elevato già a metà del 2013 lo stadio di allerta al Livello 3, corrispondente su scala mondiale a un “incidente radioattivo grave“. Addirittura, in risposta all’allarme ufficiale, sui mercati si era diffuso il panico e alla Borsa di Tokyo i guadagni accumulati sino a quel momento erano evaporati completamente con il tracollo improvviso di 250 punti dell’indice azionario Nikkei 225.


Data: 13.03.2014
Fonte: www.ilfattoquotidiano.it

 

13/03/14

IL PARLAMENTO EUROPEO HA INVITATO A CREARE UNA RISERVA NATURALE PROTETTA AL POLO NORD


Oggi l'Europarlamento ha approvato una risoluzione che invita alla creazione di un territorio naturale protetto intorno al Polo Nord. La risoluzione di fattp rispecchia le richieste della campagna sull'Artico di Greenpeace, appoggiata già da più di 5 limioni di persone.



Data: 12.03.2014
Fonte: www.greenpeace.org/ru
Traduzione: S.F.

«VIBURNO ROSSO» - ASILO OSTINI DI STRESA (VB), 24.09.2013

Incontro e scambio musicale con i bimbi dell'asilo Ostini di Stresa.


PROGRAMMA - ПРОГРАММА:

1. Fai un passo avanti - Шаг вперёд
2. Al centro della terra - В середине земли
3. La sulla montagna - Там на горе
4. Alikan - Аликан
5. Как прекрасен этот мир - Com'è bello questo mondo
6. Параня - Paranja
7. Курочка - La gallinella
8. Ябеда-корябеда - Lagnone spione
9. The Lion - Лев
10. Детство - Infanzia
11. Подай балалайку - Portami la balalajka

Gruppo folkloristico «Viburno Rosso»
Da: scuola di Vyshkov (regione di Brjansk, Russia)
Fisarmonica: Aleksandr Zencenko
Cantano: Iolanta, Karina, Arina, Arina, Lena, Irina, Nastja, Nastja
Data: 24.09.2013
Luogo: Asilo Ostini di Stresa (Vb)
Iniziativa: incontro e scambio musicale con i bambini
Promotori: Circolo Legambiente «Il brutto anatroccolo» (Vb), Le Russie di Cernobyl, Asilo Ostini di Stresa (Vb)

Фольклорный ансамбль «Калина красная»
Из: Вышковской школы (Брянская область, Россия)
Баян: Александр Зенченко
Поют: Иоланта, Карина, Арина, Арина, Лена, Ирина, Настя, Настя
Дата: 24.09.2013
Место: Детский сад "Остини" г. Стреза (р-н Вербания, Италия)
Мероприятие: встреча и музыкальный обмен с детьми садика
Организаторы: круг Легамбьенте «Гадкий утёнок», ДС "Остини" г. Стреза

A TRE ANNI DA FUKUSHIMA: META' DEI LIQUIDATORI ANCORA ESPOSTI A ELEVATI LIVELLI DI RADIAZIONI


Fukushima plan
Alla vigilia del terzo anniversario del disastro nucleare di Fukushima Daiichi, mentre in Giappone sono iniziate grandi manifestazioni indette dal movimento “Sayonara Genpatsu” (addio alle centrali e al nucleare), l’Asahi Shimbun rivela che circa la metà dei “liquidatori” che in questi tre anni hanno lavorato alla centrale che ha subito la fusione di tre reattori «Sono stati esposti a più di 5 millisievert di radiazioni [al mese] , un livello usato come riferimento per l’esposizione alle radiazioni per gli esseri umani».
Il giornale giapponese ricorda che i livelli di esposizione alle radiazioni tra i “liquidatori” dell’enorme cadavere tossico di Fukushima Daichi sono diminuiti dopo il disastro nucleare dell’11 marzo 2011, ma che nell’estate 2013 c’è stato un picco, quando la Tokyo electric power company (Tepco) ha dovuto affrontare il problema  del crescente volume di acqua altamente contaminata che fuoriusciva dagli stoccaggi provvisori, contaminando l’ambiente. Alla fine del 2013 il ministero del lavoro giapponese ordinò alla Tepco (ormai praticamente in bancarotta e nazionalizzata) di migliorare le misure adottate per far fronte all’esposizione alle radiazioni.
- See more at: http://www.greenreport.it/news/energia/tre-anni-da-fukushima-la-meta-dei-liquidatori-ancora-esposti-ad-alti-livelli-di-radiazioni/#sthash.RKGAJa2O.dpuf
Alla vigilia del terzo anniversario del disastro nucleare di Fukushima Daiichi, mentre in Giappone sono iniziate grandi manifestazioni indette dal movimento “Sayonara Genpatsu” (addio alle centrali e al nucleare), l’Asahi Shimbun rivela che circa la metà dei “liquidatori” che in questi tre anni hanno lavorato alla centrale che ha subito la fusione di tre reattori «Sono stati esposti a più di 5 millisievert di radiazioni [al mese] , un livello usato come riferimento per l’esposizione alle radiazioni per gli esseri umani».
Il giornale giapponese ricorda che i livelli di esposizione alle radiazioni tra i “liquidatori” dell’enorme cadavere tossico di Fukushima Daichi sono diminuiti dopo il disastro nucleare dell’11 marzo 2011, ma che nell’estate 2013 c’è stato un picco, quando la Tokyo electric power company (Tepco) ha dovuto affrontare il problema  del crescente volume di acqua altamente contaminata che fuoriusciva dagli stoccaggi provvisori, contaminando l’ambiente. Alla fine del 2013 il ministero del lavoro giapponese ordinò alla Tepco (ormai praticamente in bancarotta e nazionalizzata) di migliorare le misure adottate per far fronte all’esposizione alle radiazioni.
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Data: 12.03.2014
Fonte: www.greenreport.it
A tre anni da Fukushima: la metà dei liquidatori ancora esposti ad alti livelli di radiazioni - See more at: http://www.greenreport.it/news/energia/tre-anni-da-fukushima-la-meta-dei-liquidatori-ancora-esposti-ad-alti-livelli-di-radiazioni/#sthash.RKGAJa2O.dpuf
A tre anni da Fukushima: la metà dei liquidatori ancora esposti ad alti livelli di radiazioni - See more at: http://www.greenreport.it/news/energia/tre-anni-da-fukushima-la-meta-dei-liquidatori-ancora-esposti-ad-alti-livelli-di-radiazioni/#sthash.RKGAJa2O.dpu
A tre anni da Fukushima: la metà dei liquidatori ancora esposti ad alti livelli di radiazioni - See more at: http://www.greenreport.it/news/energia/tre-anni-da-fukushima-la-meta-dei-liquidatori-ancora-esposti-ad-alti-livelli-di-radiazioni/#sthash.RKGAJa2O.dpuf
A tre anni da Fukushima: la metà dei liquidatori ancora esposti ad alti livelli di radiazioni - See more at: http://www.greenreport.it/news/energia/tre-anni-da-fukushima-la-meta-dei-liquidatori-ancora-esposti-ad-alti-livelli-di-radiazioni/#sthash.RKGAJa2O.dpuf

PERCHE' SONO AUMENTATI I TUMORI INFANTILI A FUKUSHIMA?


(KOJI SASAHARA/AFP/Getty Images

Sono passati tre anni dall’incidente nucleare di Fukushima. Eppure ci sono ancora molte cose che non tornano. Alcune sono bufale deliberate, come vi abbiamo raccontato. Altre sono dovute a inesattezze o cattiva interpretazione dei dati. Su altre ancora, invece, il dibattito è ancora aperto. Il cancro alla tiroide in bambini e adolescenti che vivono nella zona, per esempio. Le autorità sanitarie giapponesi, infatti, racconta il Guardian, hanno riportato un aumento significativo dell’incidenza della patologia, ma non è chiaro se questi risultati siano conseguenza delle radiazioni o siano dovuti allo screening estensivo in atto sulla popolazione da tre anni a questa parte, di portata maggiore e molto più minuzioso rispetto ai monitoraggi precedenti. Gli esperti, in altre parole, si chiedono se sia colpa dell’irradiamento o se, semplicemente, stiamo cercando troppo bene i sintomi della malattia.


Data: 12.03.2014
Fonte: www.wired.it

10/03/14

LA CENERE DI FUKUSHIMA

La cenere di Fulkushima - Tatsuko Okawaro


Per ricordare al mondo le conseguenze dell'incidente alla centrale nucleare di Fukushima in Giappone, Greenpeace ha organizzato un viaggio nelle città evacuate a causa delle radiazioni.

Sei testimoni rappresentanti di Greenpeace (che si battono contro il nucleare nei loro paesi: India, Corea, Polonia, Germania e Francia) hanno visitato le città colpite dalla catastrofe: Litate, Date, Futaba e Tamura della prefettura di Fukushima.

Reportage di Greenpeace Russia (in russo):

IN MIGLIAIA A TOKYO MARCIANO CONTRO NUCLEARE


Migliaia di persone per dire "no e per sempre" all'energia nucleare, insieme al 'No nukes Day'. Nell'imminenza del terzo anniversario dello scoppio della crisi di Fukushima, lontana dall'essere risolta, le associazioni e i movimenti di cittadini anti-atomo si sono dati appuntamento nel pomeriggio a Tokyo, nel centralissimo parco di Hibiya, prima di dare vita al lungo corteo che ha finito il suo percorso alla Kantei, ufficio del primo ministro, e alla sede del Parlamento.

Fukushima: migliaia a Tokyo marciano contro il nucleare. REPORTAGE FOTOGRAFICO DI ANTONIO FATIGUSO


Data: 09.03.2014
Fonte: www.ansa.it

"SITI NUCLEARI: I DEPOSITI NON REGGONO PIU'!


«Bisogna avere il coraggio di guardare in faccia la realtà: in Italia molti siti in cui sono stoccati i materiali nucleari non ce la fanno più. Per questo i trasporti di scorie radioattive sono destinati a continuare». Lo rivela Andrea Orlando, ministro dell’Ambiente nel governo Letta e ora ministro della Giustizia.
 
Il caso è quello della nave che, lunedì scorso all’Arsenale della Spezia, ha imbarcato un carico misterioso tra eccezionali misure di sicurezza. 
 
Spiega ancora Orlando: «Ci sono casi in cui sono state evidenziati crepe e cedimenti, altri in cui sono state registrate fuoriuscite di sostanze radioattive. In alcuni casi è entrata in scena la magistratura e ci sono inchieste per disastro ambientale. Se i cittadini fossero informati, sarebbero meglio disposti ad accettare questi trasporti: si tratta comunque di sostanze radioattive che lasciano il nostro Paese». 


Data: 07.03.2014
Fonte: www.ilsecoloxix.it 

05/03/14

«VIBURNO ROSSO» - ORASSO (VB), 22.09.2013

Concerto del Viburno Rosso alla Festa del Fungo di Orasso, in Valle Cannobina.


 
PROGRAMMA - ПРОГРАММА:

1. Как здорово - Che bello
2. Параня - Paranja
3. Сударушка-девушка - Mia amata ragazza
4. Курочка - La gallinella
5. Хуторянка - Contadinella
6. Тульский самовар - Il samovar di Tula
7. В горнице - Nella stanza di sopra
8. Катюша - Katjusha
9. Казаченька - Il giovane cosacco
10. Мама чао - Mamma ciao
11. Подай балалайку - Portami la balalajka


Gruppo folkloristico «Viburno Rosso»
Da: scuola di Vyshkov (regione di Brjansk, Russia)
Fisarmonica: Aleksandr Zencenko
Cantano: Iolanta, Karina, Arina, Arina, Lena, Irina, Nastja, Nastja
Data: 22.09.2013
Luogo: Campo sportivo di Orasso (Vb)
Iniziativa: Festa del fungo
Promotori: Circolo Legambiente «Il brutto anatroccolo» (Vb), Le Russie di Cernobyl, Comune di Orasso (Vb), Unione sportiva Orasso (Vb)

Фольклорный ансамбль «Калина красная»
Из: Вышковской школы (Брянская область, Россия)
Баян: Александр Зенченко
Поют: Иоланта, Карина, Арина, Арина, Лена, Ирина, Настя, Настя
Дата: 22.09.2013
Место: г. Орассо (р-н Вербания, Италия)
Мероприятие: Праздник грибов
Организаторы: Легамбьенте «Гадкий утёнок», администрация г. Орассо, Спортивый клуб г. Орассо

03/03/14

IL GIAPPONE FA RITORNARE GLI ABITANTI NELLE PROVINCE CONTAMINATE


Le autorità giapponesi hanno deciso di far tornare nelle loro case gli abitanti dell cittadina di Tamura, che si trova a 20 km dalla centrale nucleare di Fukushima.

Per ora la decisione riguarda solamente 300 persone, ma nei prossimi anni il processo del ritorno potrà riguardare 30.000 persone.



Data: 02.03.2014
Fonte: www.greenpeace.org/russia

IL BUSINESS NUCLEARE DOPO FUKUSHIMA. FUGA DALLA RESPONSABILITA'


Greenpeace ha pubblicato un'indagine su come il business nucleare lobbizzi i suoi interessi nei diversi paesi, difendendo i suoi utili a scapito della responsabilità nei confronti delle vittime degli incidenti.


Link al documento in inglese:

Link al documento in russo