Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.
Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.
"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.
30/04/18
SCUOLA DI DOBRODEEVKA - “ECOLOGIA E RADIOPROTEZIONE” - 22.03.2018
Club “Sozvezdie” del
ginnasio n. 1 J. Gagarin di Klincy
in partenariato con
l’associazione italiana “Legambiente Circolo Il brutto anatroccolo”
PROGETTO “ECOLOGIA E
RADIOPROTEZIONE 2018”
(con il sostegno dell’Otto
per Mille della Chiesa Valdese)
22 marzo 2018 –
Uscita numero 3
Scuola del villaggio di Dobrodeevka
Il villaggio di Dobrodeevka, in provincia si Zlynka, si
trova a circa 30 km da Novozybkov, nella regione di Brjansk, nella zona rimasta
contaminata dall’incidente di Cernobyl del 1986. La scuola, da qualche anno a
rischio chiusura, quest’anno è frequentata da soli 8 allievi dai 7 ai 15 anni.
Ricordiamo che nel 2017 gli allievi di questa scuola hanno partecipato al corso
approfondito di 5 incontri per il progetto “Ecologia e radioprotezione” svolto
dall’associazione Radimici.
“ECOLOGIA E RADIOPROTEZIONE”
L’iniziativa è stata svolta dal club
ecologico di volontariato “Sozvezdie”. Presenti: la coordinatrice Elena
Ginzburg, la consulente Irina Cygankova, il fotografo Jurij Otrjaskin e 14
volontari dai 15 ai 17 anni (Maksim Akant’ev, Evgenija Batjučenko, Julija
Kovalëva, Vladislav Lupan, Alëna Škrebenok, Zlata
Aleksjutenkova, Ekaterina Dubovaja, Dar’ja Zajceva, Elizaveta Kamoza, Darina Kulešova,
Anna Prichod’ko, Anastasija Cygankova, Julija Ševcova, Anastasija Jaščenko).
Durata dell’evento: 1 ora e 20 minuti (dalle
15.00 alle 16.20)
All’evento hanno partecipato
tutti gli 8 scolari e 3 insegnanti della scuola di Dobrodeevka.
Il gruppo dei volontari di “Sozvezdie” si è spostato con
un pulmino da 20 posti.
Programma
attività:
1.
Presentazione e conoscenza. Filmato
sulle attività del club “Sozvezdie” (Costellazione)
2.
Spettacolo letterario-musicale “La
campana di Cernobyl suona nei nostri cuori”
3.
Attività pratica ecologica (vedi
allegati)
4.
Fotoricordo e collage sul tema:
«Preservate la terra. Preservatela»
Resoconto in breve:
L’incontro è andato molto bene, i bambini,
nonostante il gruppo eterogeneo per età, hanno guardato con attenzione il
filmato, che ha suscitato in loro interesse per i volontari del club
“Sozvezdie” e le loro attività. Lo spettacolo letterario-musicale ha coinvolto
gli alunni fino alle lacrime. Nonostante la loro giovane età, i bambini hanno
ascoltato con attenzione, manifestando non solo interesse ma anche comprensione
di quello che hanno ascoltato, compassione, empatia e orgoglio per i nostri
liquidatori di Cernobyl. La cosa fondamentale è che gli scolari sappiano quanto
sono pericolose le conseguenze della catastrofe nucleare per noi che viviamo in
una zona rimasta contaminata. I ragazzi hanno poi partecipato con particolare
interesse e impegno alle attività pratiche ecologiche, tutte e tre le
postazioni si sono svolte velocemente, precisamente e produttivamente. I nostri
volontari hanno provato piacere non tanto dal lavoro svolto quanto dalla
comunicazione con i bambini della scuola, piccoli ma molto interessati. Vorrei
dire che tutti i volontari e noi adulti siamo rimasti favorevolmente stupiti
dall’accoglienza calorosa con cui siamo stati accolti nella scuola, nella quale
ci sono bambini tanto sinceri e insegnanti tanto gentili, che non avevamo più
voglia di venir via. Siamo stati tutti conquistati dall’atmosfera di bontà,
comprensione, eticità. È stato molto piacevole lavorarci. Questo è quel che si dice un incontro produttivo.
Elena Ginzburg
(coordinatrice di
“Sozvezdie”)
Faccio volontariato con “Sozvezdie” fin dalla prima
classe. Ho partecipato a diverse iniziative ed eventi ma non ero mai andata nei
villaggi rurali. A dir la verità ero un po’ preoccupata e pensavo: «Come
accoglieranno le nostre informazioni quei ragazzi?». Non potevo neanche
immaginarmi quanto in realtà siano benevoli e accoglienti questi scolari, è
stato molto semplice e facile lavorare assieme a loro, sono piuttosto preparati
e hanno partecipato con impegno all’attività pratica. Abbiamo piantato delle
piante. Ma più di tutto mi ha colpito la gioia e la tenerezza con cui hanno
regalato un fiore appena piantato alla loro insegnante. Mi sono scese le
lacrime, perché non sempre apprezziamo come si deve i nostri insegnanti. Questi
ragazzi sanno molte cose sulle piante, su come curarle, ma soprattutto mi hanno
colpito le loro conoscenze in ambito ecologico, a tutte le nostre domande
rispondevano con facilità. I ragazzi dei villaggi di campagna sanno sentire e
ascoltare. Quando abbiamo presentato il nostro club di volontariato, gli si
illuminavano gli occhi, erano molto interessati. Tra di noi avevamo pensato che
avrebbero accolto con difficoltà il nostro spettacolo letterario-musicale “La
campana di Cernobyl suona nei nostri cuori”. Ma, ahimè, c’eravamo sbagliati.
Trattenendo il fiato, con le lacrime agli occhi, hanno ascoltato la nostra
esibizione. Sono rimasta molto colpita da questi ragazzi, perché nonostante
siano delle classi elementari e medie, sono riusciti a comprendere a un ottimo
livello materiali piuttosto complessi. Sono molto soddisfatta della nostra
uscita. L’obiettivo è stato raggiunto e abbiamo vissuto sensazioni indimenticabili.
Zlata Aleksjuten’kova, 15 anni
SALUTI DA CERNOBYL
Ogni giorno a Pripjat’ arriva un autobus da Kiev, a
un paio d’ore di viaggio. Percorre tutto viale Lenin e parcheggia
davanti all’hotel Polissja. Lì scarica un gruppo di turisti. Vengono da
mezzo mondo. Appena scendono, cominciano a scattare foto. Potrebbe
essere una scena comune di una qualsiasi città d’Europa, se non fosse
che l’hotel è infestato dai rampicanti, sull’asfalto crescono alberi e
la guida turistica al posto della solita bandierina colorata brandisce
un contatore Geiger.
Benvenuti a Chernobyl’. In
realtà, la città che dà il nome alla centrale è 18 chilometri da qui ed
è stata appena toccata dal vento radioattivo. Pripjat’, invece, è a
meno di mille metri dal reattore numero 4 o quello che ne resta.
L’epicentro del più grande disastro nucleare della storia.
Pripjat’, Ucraina. Prima dell’inferno vivevano qui
50mila persone. Quando il reattore numero quattro esplose dormivano,
era l’una e mezza del mattino. Al risveglio si trovarono circondati dai
vigili del fuoco accorsi nella notte da tutta l’Urss, ma la notizia non
andò oltre le ultime case prima del bosco, per giorni. Fin quando le
prime radiazioni non raggiunsero le stazioni di rilevamento in Svezia.
Solo allora il Soviet Supremo ammise l’incidente. Mentre il fall-out
radioattivo si posava su ogni cosa per sempre, gli abitanti furono
costretti evacuare Pripjat’ in poche ore. Per semplificare le cose, ed
evitare resistenze, gli fu detto di portare con sé solo il necessario
perché sarebbero tornati entro tre giorni. Da allora, nessuno è più
tornato a Pripjat’.
Oggi, a trent’anni di distanza, questa città senza più persone è diventata un’attrazione per turisti in cerca di emozioni forti.
Data: 26.04.2018
Fonte: www.balcanicaucaso.org
16/04/18
SCUOLA N. 1 DI ZLYNKA - “ECOLOGIA E RADIOPROTEZIONE” - 22.03.2018
Club “Sozvezdie” del
ginnasio n. 1 J. Gagarin di Klincy
in partenariato con
l’associazione italiana “Legambiente Circolo Il brutto anatroccolo”
PROGETTO “ECOLOGIA E
RADIOPROTEZIONE 2018”
(con il sostegno dell’Otto
per Mille della Chiesa Valdese)
22 marzo 2018 –
Uscita numero 2
Scuola n. 1 della
cittadina di Zlynka
La cittadina di Zlynka si trova a circa 25 km da
Novozybkov, la “capitale russa di Cernobyl”, e a 45 km da Klincy, sede del
Ginnasio n. 1. Zlynka (5.400 abitanti), che è situata in piena zona contaminata,
anche se è capoluogo di provincia assomiglia più a un grosso villaggio che a
una città. La scuola n. 1 è frequentata da 400 allievi dai 7 ai 17 anni (dalla
prima all’undicesima classe).
“ECOLOGIA E RADIOPROTEZIONE”
L’iniziativa è stata svolta dal club
ecologico di volontariato “Sozvezdie”. Presenti: la coordinatrice Elena
Ginzburg, la consulente Irina Cygankova, il fotografo Jurij Otrjaskin e 14
volontari dai 15 ai 17 anni (Maksim Akant’ev, Evgenija Batjučenko, Julija
Kovalëva, Vladislav Lupan, Alëna Škrebenok, Zlata
Aleksjutenkova, Ekaterina Dubovaja, Dar’ja Zajceva, Elizaveta Kamoza, Darina
Kulešova, Anna Prichod’ko, Anastasija Cygankova, Julija Ševcova, Anastasija
Jaščenko).
Durata dell’evento: 1 ora e 30 minuti (dalle
13.00 alle 14.30)
All’evento hanno partecipato
45 scolari (delle classi ottava e nona) e 3 insegnanti della scuola n. 1 di
Zlynka.
Il gruppo dei volontari di “Sozvezdie” si è spostato con
un pulmino da 20 posti.
Programma
attività:
1. 1. Presentazione e conoscenza. Filmato
sulle attività del club “Sozvezdie” (Costellazione)
2. 2. Spettacolo letterario-musicale “La
campana di Cernobyl suona nei nostri cuori”
3. 3. Presentazione Power Point del lavoro di
ricerca “Le radiazioni e la vita”
4. 4. Visione e discussione del film “10
sostanze radioattive di cui non sapevate”
5. 5. Fotoricordo e collage sul tema:
«Preservate la terra. Preservatela»
Resoconto in breve:
L’iniziativa si è svolta a un ottimo livello.
Siamo riusciti ad attirare l’attenzione degli scolari delle classi superiori
(14-15 anni) sulle tematiche in questione e, soprattutto, a creare un’atmosfera
di fiducia che ha portato a una vivace e partecipata discussione in seguito alla visione del film e
alla presentazione del lavoro di ricerca “Le radiazioni e la vita”.
Gli alunni hanno inoltre visionato con
interesse la brochure “Regole per vivere in sicurezza in zona con
contaminazione radioattiva”. I volontari hanno sentito la loro utilità e
importanza nello svolgimento di queste iniziative, fatto che testimonia il
raggiungimento degli obiettivi dell’incontro.
Elena Ginzburg
(coordinatrice di
“Sozvezdie”)
Ogni volta che mi esibisco sul palco sono emozionata.
Ma questa volta ero veramente agitata: per prima cosa, un’altra città, ragazzi
grandi. Ma quando ho visto gli occhi interessati del pubblico in sala, il fatto
che comprendevano quello che dicevo, ho capito che il mio lavoro di ricerca “Le
radiazioni e la vita” è attuale non sono per i nostri ginnasiali ma anche per
questi ragazzi, seduti in sali, che vivono nelle zone contaminate. È un vero
peccato che non abbiamo potuto discutere più a lungo con loro dei nostri
problemi comuni, avremmo voluto parlarci di più, ma avevamo dei tempi da
rispettare in ogni scuola. La cosa che mi ha colpito di più è stato che, quando
i nostri volontari hanno comunicato che dovevamo partire, tutti in sala erano
seduti... A testimonianza del fatto che i nostri interventi hanno conquistato
l’attenzione di quei ragazzi, che loro volevano ascoltare e ascoltarci ancora.
Tutto questo fa molto piacere, quando il tuo impegno viene apprezzato. Io sono
molto soddisfatta della nostra uscita e soprattutto d’essere venuti in contatto
con ragazzi piuttosto interessanti.
Anastasija Jaščenko, 16 anni
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