Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

17/01/20

FUKUSHIMA COME CHERNOBYL: GLI ANIMALI SELVATICI HANNO COLONIZZATO LA ZONA DI ESCLUSIONE



Fukushima come Chernobyl: gli animali selvatici hanno colonizzato la zona di esclusione



Mentre il governo giapponese ha deciso di ritardare di altri 5 anni la rimozione del magma radioattivo rimasto intrappolato all'interno della centrale nucleare di Fukushima Daichii, gravemente danneggiata dal triplice disastro nucleare del marzo 2011, nella zona di esclusione è la natura a trionfare.

Proprio come accaduto a Chernobyl, nella zona in cui è tuttora vietato l'accesso all’uomo, sono tornano a vivere gli animali selvatici. Un nuovo studio dell’Università della Georgia, appena pubblicato su Frontiers in Ecology and the Environment, ha individuato oltre 20 specie vivere lì dove le radiazioni sono pericolose, tra cui cinghiali, lepri, macachi, fagiani, volpi, orsetti, cani e gatti.


Data: 17.01.2020
Fonte: www.lastampa.it

 

 

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