Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

26/07/11

SONO 4.000 I CENTRI ABITATI ANCORA CONTAMINATI IN SEGUITO A CERNOBYL


Il numero dei centri abitati russi contaminati dall’incidente di Cernobyl del 1986 negli ultimi 25 anni si è ridotto da 7.500 a 3.500 – comunica la direzione del Ministero delle emergenze della Russia.

«Dopo 25 anni, dei più di 7.500 centri abitati con una popolazione di circa 2,6 milioni venutisi a trovare a causa dell’incidente di Cernobyl nella zona di contaminazione radioattiva – grazie al decadimento naturale dei radionuclidi e alla messa in atto di misure di protezione e riabilitazione – oggi ne rimangono poco più di 4.000 con una popolazione di 1,5 milioni», ha riferito il portavoce del ministero. […]

Negli anni tra il 1994 e il 2010 nei territori contaminati sono stati installati circa 4 mila km di condotti del gas, circa 500 km di condotti idrici, costruiti più di 900 mila km quadrati di case per le persone trasferite e per gli abitanti delle zone contaminate, allestiti ospedali per più di 5 mila posti – ha aggiunto il portavoce. Egli ha inoltre sottolineato che una parte importante del programma è costituita dall’elaborazione e dalla messa in atto di un complesso di iniziative nella sfera della tutela della salute, colpita dagli effetti elle radiazioni, compreso il supporto medico specialistico.

Secondo i dati del Ministero delle emergenze, l’ammontare complessivo delle spese del bilancio federale per tali voci è stato di 10 miliardi di rubli (250 milioni di euro), tenendo conto della riduzione del valore nominale. A questa cifra vanno a sommarsi i contributi delle regioni della Federazione russa nella misura di 1,9 miliardi di rubli (47,5 milioni di euro). […]

Data: 21.04.2011
Fonte: www. eco.rian.ru
Traduzione: S.F.

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