Nella zona chiusa di Cernobyl è stato costruito il complesso memoriale “Zvezda Polyn’” (Stella d’Assenzio), costituito da alcune parti tra cui la Casa-museo , la Piazza della Posta e il Viale della memoria e delle speranze, dove è situato un albero di ferro con dei nidi neri vuoti. Sui suoi rami metallici tutti gli ex abitanti della “zona morta” possono appendervi le chiavi delle loro case rimaste deserte dopo la catastrofe. Ora sulla Piazza della Posta ci sono già delle cassette postali sulle quali vi sono scritti i nomi di tutti i villaggi abbandonati dalla gente. Qui si possono imbucare le lettere, indicando semplicemente “Cernobyl” e il nome del villaggio. Di tanto in tanto – nell’anniversario della tragedia, nei giorni commemorativi – la gente torna nella propria terra e allora può ritirare le lettere.
Le Poste ucraine per la realizzazione di questo progetto hanno messo a disposizione una cassetta postale del modello degli anni Ottanta del secolo scorso. Il 26 aprile 2011 è stata inaugurata la prima pietra in luogo della quale entro la fine dell’anno comparirà un monumento ai liquidatori. Su di esso verranno scolpite le professioni di coloro che salvarono l’umanità dalla sciagura di Cernobyl.
La costruzione del complesso è proseguita per tutto il 2010. Il suo autore, Anatolij Gajdamaka, è un artista nazionale dell’Ucraina, vincitore del premio Ševčenko. Lo scultore venne a Cernobyl già negli anni Novanta, raccolse materiale, visitò Pripjat’, la centrale stessa. Tra le sue creazioni ci sono il Museo di Cernobyl a Kiev, esposizioni in Germania es in Italia.
Data: 04.05.2011
Fonte: www.pripyat.com
Traduzione: S.F.
Nessun commento:
Posta un commento