Gli scienziati e i ricercatori giapponesi sono riusciti a selezionare delle varietà di colza che danno un maggior raccolto per l’olio e a determinare le condizioni nelle quali ha luogo un’accelerazione della depurazione delle terre dai radionuclidi.
Ora, nonostante l’incidente alla centrale nucleare di Fukushima, i rappresentanti dell’associazione giapponese “Cernobyl-Tiubu” propongono alle autorità di Žitomir di proseguire il progetto congiunto giappo-ukraino “La colza per la rinascita della provincia di Narodiči” (la parte ucraina è rappresentata dalla fondazione “Ostaggi di Cernobyl”, dall’Università statale agro-ecologica di Žitomir, dall’amministrazione di Narodiči).
Ricordiamo che le ricerche nell’ambito di questo progetto vengono portate avanti dal 2007. Il loro obiettivo è quello di dimostrare che con le semine di colza si possa effettivamente depurare la terra dall’inquinamento radioattivo e contemporaneamente produrre tipi alternativi di carburante – biogas e biodiesel.
La parte giapponese, se otterrà l’appoggio delle autorità locali, si assumerà l’onere nel corso dei prossimi tre-cinque anni di destinare 100.000 dollari al finanziamento dei lavori campestri e della creazione degli impianti per il biodiesel e il biogas.
Il vicepresidente dell’amministrazione di Narodiči Nikolaj Dejsan ha detto: «Parteciperemo al cofinanziamento e alla realizzazione del progetto». Secondo le sue parole, in provincia di Narodiči ci sono 1.400 ettari di terreni che per livello di contaminazione fanno parte della IIª zona, e coltivandoci per qualche anno la colza le si potranno declassare alla IIIª zona.
Data: 07.03.2012
Fonte: www.day.kiev.ua
Autore: Julija Guz
Traduzione: S.F.
Nessun commento:
Posta un commento