Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

14/01/13

IL VILLAGGIO DI DEMENKA



Il villaggio di Demenka si trova a pochi chilometri da Novozybkov. Non è un villaggio evacuato, nonostante che il fondo radioattivo là sia superiore a quello del capoluogo. Ufficialmente è stato classificato come “Zona di trasferimento”. Tuttavia, come d’altronde nella città di Novozybkov, ci vive la gente.

Prima della catastrofe c’erano ovviamente molti più abitanti, bambini, la cooperativa agricola (kolchoz). Oggi invece, dai dati del soviet rurale di Demenka, ci vivono solo 290 persone. Si tratta di 190 famiglie. Prima di Cernobyl ce n’erano più di 300. Sono rimasti per lo più pensionati.

A Demenka funzionano: il soviet rurale (il quale comprende i villaggi di Demenka, Perevoz, Opytnaja Stancija), un negozio, l’asilo, la biblioteca, il punto medico, la filiale della posta, mentre a scuola i bambini vanno nel vicino villaggio di Zamiševo.

I giovani se ne vanno, gli adulti bevono. Il villaggio si degrada. Secondo gli specialisti del soviet rurale, in un futuro prossimo il villaggio potrebbe del tutto scomparire, se non verrà ripopolato dai profughi di altri paesi (kazaki, uzbeki, armeni ecc.).

Perché viene chiamato “poligono”? In realtà non vi si trova niente di particolare. Non è la denominazione del villaggio. “Poligono” vengono chiamati i grandi campi intorno a Demenka, le distese boschive e i laghi diventati inutilizzabili in seguito alla catastrofe del 1986, poiché nei campi non si può più seminare niente a causa dell’elevato livello di contaminazione del terreno, nei boschi le persone non possono più andarci, né tantomeno raccogliere funghi e frutti di bosco, nei laghi è vietato pescare e fare il bagno. Tutto questo divenne un divieto. Da allora quei campi stanno lì abbandonati, deserti, vi crescono solo erbacce.

Nel villaggio ci sono molte case diroccate. Mentre il suolo nei campi, il fondo dei laghi e i boschi sono diventati oggetto di ricerche per studiosi e specialisti.

Data: 11.01.2013
Autore: Ekaterina Bykova
Fonte: Centro informazioni su Cernobyl di «Radimici» (Novozybkov)
Traduzione: S.F.

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