Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

18/01/13

MIRTILLI AL CESIO



Nei mercati della capitale si sono venduti “mirtilli di Cernobyl”. A noi, abitanti delle province contaminate, le radiazioni è come se non ci preoccupassero. Noi qui viviamo, prendiamo i sussidi “tombali”, mangiamo prodotti contaminati e ci siamo disabituati a misurare il fondo radioattivo. Questo mentre agli abitanti delle altre regioni le radiazioni mettono, se non terrore, di certo ansia.

Se questo sia un bene o un male, è difficile dirlo. Gli specialisti affermano che i maggiori accumulatori di radionuclidi sono la selvaggina, il pesce, i funghi e i frutti di bosco. Tutti questi prodotti nella maggioranza dei casi non corrispondono ai valori normativi ammessi per il contenuto di radiazioni. Al mercato Pokrovo-Kazanskij di Mosca sono stati riscontrati 4 casi di vendita di mirtilli contenenti cesio-137 fuori norma. I mirtilli provenivano dalla regione di Brjansk. «Non si tratta di tutto il territorio della nostra regione» – precisa il primario del Centro d’igiene ed epidemiologia di Novozybkov Valerij Vasilevickij –, «parte delle province rispetto ai radionuclidi sono abbastanza pulite. Con ogni probabilità quei mirtilli sono stati raccolti nelle province di Novozybkov e di Zlynka».

Qui da noi nei confronti delle radiazioni si è diffuso il tradizionale atteggiamento che esse sono dappertutto e che a esse ci siamo abituati. E tuttavia, consumando prodotti altamente contaminati, non facciamo che aumentare ancor più la dose d’irradiazione interna. Al Centro d’igiene raccomandano con insistenza, dopo una passeggiata nel bosco a raccoglierne i “doni”, di controllarne il livello radioattivo nel laboratorio che c’è a Novozybkov. «La maggior parte delle analisi effettuate indica che nel pesce dei bacini acquiferi locali, nella selvaggina dei boschi circostanti, nonché nei funghi e nei frutti di bosco il contenuto di cesio-137 è superiore alla norma ammessa. A volte anche di decine e centinaia di volte» – fa notare Valerij Vasilevickij.

Data: 20.07.2012
Fonte: www.mayak.nvzb.ru
Traduzione: S.F.

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