Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

11/01/13

«RADIOPHOBIA» - «РАДИОФОБИЯ»



Radiophobia - Радиофобия

Genere: documentario
Paese: Spagna
Anno: 2006
Regista: Julio Soto Gurpide
Durata: 54 min


Il 26 aprile 1986 un test di sicurezza alla centrale nucleare di Cernobyl, nell’ex URSS, diede inizio alla più grande catastrofe nucleare della storia. L’Unione sovietica, incapace di affrontare la catastrofe a livello politico, umano e di tutela ambientale, “innalzò” un muro del silenzio attorno a quell’incidente. Il termine “radiofobia” venne coniato per descrivere i sintomi delle persone sofferenti a causa delle radiazioni, una sorta di marchio sociale. Il termine “radiofobia” è stato molto spesso utilizzato nei documenti relativi alla “Zona chiusa” di Cernobyl. Il film analizza la catastrofe di Cernobyl e le sue conseguenze a distanza di vent’anni con lo sguardo dei sopravvissuti e di coloro che si trovavano al reattore in quella notte fatale. Per la prima volta loro sono tornati nella “Zona” per riconciliare il proprio passato con le rovine del presente. Nella “Zona” s’incontrano anche molte persone speciali che non hanno mai abbandonato quel territorio radioattivo e a tratti irreale.

Nel film intervengono:
V. Brjuchanov – ex direttore della Centrale nucleare di Cernobyl;
Evgenij Leonenko – ex primario dell’ospedale di Pripjat’;
Ljubov’ Sirota – poetessa, ex direttrice dell’unione letteraria Prometej;
Irona Puštar’ – ex capocantiere dell’amministrazione edile cittadina;
Oksana e Oleg Savčenko, Aleksandr Amel’kin e altri ex abitanti di Pripjat’.

fonte: www.pripyat.com
traduzione: S.F.

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