La triste statistica della vita russa in un
penetrante articolo
del regista Andrej Končalovskij
Vorrei ricordarvi
alcuni numeri e alcuni fatti sconvolgenti che asseriscono chiaramente come
attualmente la Russia secondo molti indicatori si trovi non in Europa e nemmeno
in Asia: per livello di corruzione, aspettativa di vita, investimenti nella
scienza e via dicendo ci troviamo in Africa!
Aggiungerei pure che
non dovremmo essere noi a sentirci offesi per questo paragone, bensì gli
africani! Per gli africani ci sono infatti delle spiegazioni per la loro
arretratezza: per quattro secoli sono stati brutalmente sfruttati e sterminati
dai “nuovi arrivati” – razzisti e colonizzatori, mentre a noi russi chi ci ha colonizzato,
annientato negli ultimi quattro secoli se non noi stessi?
E dunque, spesso noi
ignoriamo le statistiche, che ora andremo a vedere. Guardando i freddi numeri,
è difficile abbracciare con la mente tutta la realtà nel suo complesso. Ma le
dimensioni della tragedia in atto sul territorio della Russia sono talmente
critiche che vi invito a sforzare la vostra attenzione.
Mortalità in Russia
·
Negli
ultimi 20 anni in Russia sono morti più
di 7 milioni di russi. Per questo indicatore noi superiamo il Brasile e la
Turchia del 50% e l’Europa di alcune volte.
·
Ogni
anno la Russia perde per numero di abitanti un’intera regione pari a quella di
Pskov o una grossa città come Krasnodar.
·
La
quantità di suicidi, avvelenamenti, assassinii e incidenti mortali in Russia è
paragonabile al livello di mortalità in Angola e Burundi.
·
Per la longevità
(aspettativa di vita) gli uomini russi occupano il 160° posto nel mondo, alle spalle del
Bangladesh.
·
La Russia detiene il
primato mondiale in valori assoluti per la perdita di popolazione.
·
Secondo
le stime dell’ONU, la popolazione della Russia dagli attuali 143 milioni di
persone entro il 2025 diminuirà a 121-136 milioni.
Crisi della famiglia
·
8
anziani residenti negli ospizi su 10 hanno parenti in grado di mantenerli. Nonostante
ciò vengono mandati negli ospizi! I parenti li hanno scaricati.
·
In
Russia ci sono dai 2 ai 5 milioni di bambini abbandonati (dopo la Seconda
Guerra mondiale erano 700.000).
In Cina, su una
popolazione di 1.400.000.000 i bambini abbandonati sono 200.000, vale a dire
100 volte meno che da noi! Ecco cosa significano i bambini per i cinesi! E dire
che la cura per i vecchi e per i bambini è un pegno per il benessere di una
nazione.
·
L’80%
dei 370.000 bambini che si trovano negli orfanotrofi hanno genitori in vita. Ma
sono mantenuti dallo stato! Io penso che questo sia criminale.
·
Deteniamo
il 1° posto al mondo per il numero di
bambini abbandonati dai genitori.
Tutte queste cifre
testimoniano l’erosione, il dissesto dei valori della famiglia nel nostro
paese...
Crimini contro i bambini
·
Secondo
i dati del 2010 del Comitato investigativo della Federazione russa, 100.000
minori sono stati vittime di atti criminali: di questi 1.700 sono stati
violentati e uccisi (in questo campo abbiamo superato anche il Sudafrica). Vale
a dire che ogni giorno in Russia vengono
uccisi 4-5 bambini.
·
Nel
2010, in Russia sono stati commessi 9.500
delitti sessuali nei confronti di minori, tra cui 2.600 stupri, 3.600 atti
sessuali senza costrizione (in 8 anni i crimini a carattere sessuale sono
aumentati di quasi 20 volte).
In questa tipologia
di crimini siamo secondi soltanto al Sudafrica.
Tossicodipendenza e alcolismo
·
30.000
russi muoiono annualmente a casa di overdose (la popolazione di una piccola
città).
·
Ogni anno a causa
della vodka muoiono 70.000 persone.
Durante la guerra in Afghanistan di nostri
soldati ne sono caduti 14.000!
·
Secondo
i dati dell’OMS, ogni cittadino della Federazione russa consuma annualmente una
media di 15 litri di alcol puro (quando con un consumo di alcol puro superiore
agli 8 litri per persona è a rischio la sopravvivenza di una nazione).
Corruzione
La misura di tangenti e bustarelle in Russia
è decuplicata, mentre i processi che si fanno tra di loro i nostri oligarchi a
Londra sono diventati la barzelletta del business mondiale.
L’impunità nella sfera giuridica è arrivata a
tal punto che contro il giurista Magnitskij, deceduto in carcere, è stata
intentata una causa penale, cioè si è deciso di processare una persona morta la
quale, va da sé, non è in grado di difendersi!
In Europa un incidente di questo genere
l’ultima volta è successo nel XVII secolo, quando riesumarono dalla tomba Cromwell
per appenderlo alla forca – come dire, stiamo dietro alla giustizia!
Alla luce di tutte le cifre qui riportate si
può ben parlare di decadenza della moralità nazionale, la cui responsabilità,
in definitiva, ricade sulle nostre autorità.
E
ora... voi lo sapete che:
·
Negli
ultimi 10 anni in Siberia sono scomparsi 11.000 villaggi e 290 città.
·
La
densità di popolazione media della Siberia e dell’Estremo Oriente è di 2
persone per km².
·
La
densità di popolazione media della Russia Centrale è di 46 persone per km².
·
La
densità di popolazione media della Cina è di 140 persone per km².
·
La
densità di popolazione media del Giappone è di 338 persone per km².
Per chi abbiamo conquistato e sviluppato la
Siberia e le isole Kurili?
Per i cinesi e i giapponesi, a quanto pare!
Per un
paese con una tale ricchezza di risorse naturali e idriche come la Russia è
vergognoso avere il 50% della popolazione di poveri.
Queste cifre mi lasciano attonito.
Spero che lo stesso succeda anche a voi. Sono
sicuro che Putin è a conoscenza di questi fatti. Sarebbe interessante sapere
cosa ne pensi.
Per quanto la situazione
sia tragica, penso che, evidentemente, non siamo ancora arrivati al limite, al
peggio del peggio, non abbiamo ancora toccato il fondo, e la gente non abbia
ancora maturato la capacità di spaventarsi di se stessa e di trovare il
coraggio di chiedersi: «Ma dove viviamo?».
Noi ci siamo assuefatti
al tanfo degli androni e dei gabinetti! Ci siamo abituati al fatto che si
uccida intorno a noi. Ci siamo abituati al fatto che le persone dappertutto in
Russia debbano letteralmente lottare per la propria vita.
Un giornalista nato a
Kuščëvskaja, Anatolij Ermolin, ha ben scritto: «Se a Kuščëvskaja avessero
ucciso non 12 persone tutte insieme, ma fossero stati commessi cinque omicidi
di due persone alla volta, nessuno l’avrebbe nemmeno notato, come ormai avviene
abitualmente in tutto il nostro paese».
E chi non sa che « Kuščëvka»
non è solo a Krasnodar ma in tutto il paese? Che i politici corrotti sono il
potere reale in tutto il paese, quelli stessi che voi eleggete a deputati delle
assemblee locali! Tutti nei loro villaggi sanno chi è quello “giusto”, chi ha i
legami con la polizia e con il procuratore.
Il Cremlino fa
soltanto finta di lottare con la corruzione, licenziando a decine generali
degli Interni, funzionari di medio rango, governatori. E magnanimamente
commutando loro la condanna con un “meritato riposo” a Dubai o sulla Costa
Azzurra. Davvero che il potere a questo modo pensi seriamente di mettere fine
alla corruzione? Ma d’altra parte in tutto il paese siete voi stessi che eleggete
nell’amministrazione locale dei candidati sulla cui fronte sta scritto “io sono
un ladro” e poi vi meravigliate se il potere è corrotto!
E mi domando,
veramente dovrà scomparire metà della nazione e i russi dovranno “restringersi”
entro gli Urali affinché il popolo si svegli (lo ripeto, il popolo, e non
l’esiguo gruppetto di individui pensanti!) ed esiga dal potere non le solite
notizie benevole e tranquillizzanti e le solite promesse di turno, ma la
verità, e soprattutto il riconoscimento di come le cose oggi vadano male! Ve lo
ricordate: nel 1941 fummo travolti dalla catastrofe – e Stalin fu costretto a
farlo. Nel 1956 i bolscevichi sentirono di dover rispondere per i decenni di
terrore – e Chruščëv fu costretto a farlo. E oggi la Russia sta andando
incontro a una catastrofe demografica e morale che non aveva mai provato!
Questo fatto dipende
da molte circostanze.
La prima delle quali
è l’irresponsabile politica economica degli anni Novanta, che si abbatté su un
popolo con una coscienza feudale, che non aveva mai conosciuto prima la
proprietà privata della terra e il capitalismo, un popolo che in 70 anni aveva
definitivamente perso quel pochettino di spirito imprenditoriale che aveva in
precedenza generato.
Che fare?
Il giornalista
Michail Berg scrive nel suo blog: «Noi viviamo in un solo paese, ma abbiamo
come due popoli. Uno sparuto gruppetto di persone pensanti, le quali hanno
bisogno di ampie libertà ed elezioni corrette, e l’enorme massa “in perenne
letargo” dei cittadini della Federazione». Tra di loro – un abisso di paura,
della più terribile e pericolosa paura, e di diffidenza sociale... Si può
lottare con “il partito degli imbroglioni e dei ladri”, si può rimproverare la
grande famiglia della burocrazia che ha depravato tutta la storia russa, ma è
impossibile non considerare il fatto che la stragrande maggioranza della popolazione
russa di fatto non cambi nelle sue caratteristiche fondamentali ormai da molti
secoli!...».
Per quanto sia triste, sono costretto a essere d’accordo con lui. Aggiungerei anche che i vostri oppressori vengono fuori dalle vostre stesse fila!
Per questo non so bene che cosa fare, tranne
che cercare di scuotervi e di costringervi a spaventarvi di voi stessi.
[...]
Data: 16.01.2014
Fonte: www.echomoskvy.com
Autore: Andrej Končalovskij
Traduzione: S.F.
File PDF: Dove stiamo andando a finire
Articolo originale: Куда мы катимся?
Nessun commento:
Posta un commento