Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

31/01/14

LA VODKA UCCIDE UN RUSSO SU QUATTRO


Secondo uno studio pubblicato da The Lancet il 25 per cento dei maschi russi muore prima di aver compiuto 55 anni, e nella maggior parte dei casi la causa principale è l’alcol, scrive la Bbc. Oltre alle malattie direttamente legate all’abuso di alcolici, in particolare di vodka, su questo dato incidono anche i suicidi, gli incidenti stradali e le risse provocate dall’alcolismo.

Lo studio è stato condotto su 151mila cittadini di Barnaul, Byisk e Tomsk tra il 1999 e il 2008. In questo periodo circa ottomila dei soggetti sono morti. Il 35 per cento di quelli che bevevano più di tre bottiglie di vodka alla settimana sono deceduti prima dei 55 anni, contro solo il 16 per cento di quelli che bevevano meno di una bottiglia alla settimana.

Secondo gli autori dello studio negli ultimi trent’anni l’aspettativa di vita in Russia, che a 64 anni è una delle cinquanta più basse al mondo, ha mostrato un’elevata correlazione con l’andamento del consumo di vodka, che a sua volta ha seguito le vicende politiche del paese.



Data: 31.01.2014
Fonte: www.internazionale.it

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