Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

26/01/16

GLI INVISIBILI DELLA BIELORUSSIA

Gli invisibili della Bielorussia
 
 
Ad aprile saranno passati 30 anni dalla catastrofe di Chernobyl, ma i suoi effetti si fanno ancora sentire. L'incidente alla centrale nucleare nel nord dell'Ucraina liberò una smisurata quantità di particelle radioattive nell'atmosfera terrestre, contaminando gran parte della zona circostante compresa la vicina Bielorussia—anzi, si calcola che il 70 percento degli effetti negativi si fecero sentire proprio in Bielorussia.

Nel suo progetto fotografico "The Invisible People of Belarus" Jadwiga Brontē ha indagato gli effetti del disastro di Chernobyl sulla popolazione bielorussa, in particolare su coloro che vivono nelle istituzioni governative note come "internat". Queste istituzioni sono contemporaneamente case famiglia, orfanotrofi e ospizi. Migliaia di bielorussi vi passano la vita, nascosti agli occhi del pubblico, spesso "consegnati" al governo dai parenti subito dopo la nascita. 
 
 
Data: 21.01.2016
Fonte: www.vice.com

 

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