Il documentario d'esordio del regista teatrale americano-portoghese Chad
Gracia ha vinto il Gran Premio della Giuria World Cinema al Sundance.
Il film è la storia sconvolgente del giovane ed eccentrico artista
ucraino Fedor Aleksandrovic che aveva appena quattro anni quando è avvenuto
il disastro di Chernobyl. Quell'evento lo ha però segnato profondamente
e Fedor, cercando di saperne di più su ciò che è accaduto alla centrale
nucleare, si è imbattuto nella Duga, una gigantesca antenna costruita
in epoca sovietica nei pressi di Chernobyl, che emetteva un suono
costante in bassa frequenza conosciuto come “il picchio russo”. Fedor
scopre che il Duga era una delle armi della Guerra Fredda segrete
dell'URSS costruite per penetrare i sistemi di comunicazione occidentali
e, forse, la mente. Il giovane artista coinvolge in questa scoperta il
suo amico americano Chad Gracia, conosciuto a teatro a Kiev e
l’operatore Artem Ryzhykov. Le conclusioni a cui arriva il documentario
mettono a nudo la crudeltà inflitte all'Ucraina dai suoi vicini russi e
si inserisce nel contesto della rivoluziona ucraina del febbraio 2014 e
dell'attuale conflitto tra i due Paesi, con le conseguenze che
conosciamo per il mondo intero.
Fonte: www.ivid.it
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