Il contenuto di radionuclidi del cesio-137 nei frutti di bosco e nei funghi raccolti dalla popolazione nelle province più contaminate dall’incidente d Cernobyl della regione di Brjansk supera i valori normativi di decine e centinaia di volte, – fa sapere la direzione dell’Ente di controllo alimentare della regione di Brjansk.
Conclusioni piuttosto sconfortanti sono state tratte dai risultati del monitoraggio igienico-radioattivo condotto dagli specialisti del “Centro d’igiene ed epidemiologia della regione di Brjansk”. Nel 2010 sono stati presi oltre 5.100 campioni di prodotti alimentari locali (miele, latte, carne degli allevamenti domestici, pesce, selvaggina, funghi e frutti di bosco), più della metà dei quali nelle province sud-occidentali, le più contaminate dalla catastrofe di Cernobyl.
Il cesio-137 è uno dei componenti principali dell’inquinamento radioattivo della biosfera. La fuoriuscita di radionuclidi nell’ambiente circostante avviene per lo più a causa degli esperimenti atomici e degli incidenti nelle centrali nucleari. Decadendo, esso si trasforma in bario tossico per l’organismo dell’uomo.
La quantità maggiore di campioni contaminati da cesio-137 è stata registrata nelle province di Zlynka (14,7%) e Gordeevka (14%), vicino al confine bielorusso.
«E se i campioni di patate e verdure delle produzioni domestiche dei villaggi dei territori sud-occidentali rispettano perlopiù le norme, il superamento dei livelli del cesio-137 nei campioni di carne, selvaggina, pesce, funghi e frutti di bosco rimane elevato come in precedenza – di decine e centinaia di volte superiore ai valori normativi, anche rispetto a quelli dello scorso anno» – si riporta nel comunicato.
I livelli massimi di contaminazione nei campioni di frutti di bosco controllati sono di 5.300 Bq/kg (nel 2009, 7.500 Bq/kg), nei campioni di funghi di 26.200 Bq/kg (nel 2009 25.700 Bq/kg), nei campioni di funghi secchi di 64.000 Bq/kg (nel 2009 19.200 Bq/kg).
RIA Novosti ha confrontato questi dati con le norme di qualità e sicurezza alimentare vigenti in Russia. Secondo i documenti ufficiali, per i frutti di bosco selvatici il livello ammesso di contenuto di cesio-137 è pari a 160 Bq/kg, per i funghi freschi a 500 Bq/kg, per i funghi secchi a 2.500 Bq/kg.
«La particolarità della situazione è la crescente importanza della produzione di piante selvatiche nella formazione della dose interna d’irradiazione della popolazione a causa della specificità della sua dieta alimentare; il fenomeno è caratteristico in particolare per i villaggi rurali, e l’assunzione di misure di protezione in tale situazione diventa impossibile» – si riferisce nel comunicato. […]
Nella regione di Brjansk sono state colpite dalla catastrofe di Cernobyl 22 province, per una superficie complessiva di 12.100 chilometri quadrati. I centri abitati rimasti contaminati sono stati 1.393, con una popolazione di circa 500.000 persone.
Data: 09.03.2011
Fonte: www.center.rian.ru
Autore: Aleksandr Černov
Traduzione: S.F.
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