Mio figlio aspettava con impazienza il viaggio in
sanatorio. Con gli amici non parlavano d’altro. «Là ci saranno le procedure
sanitarie, il cinema, le discoteche. Riposeremo un po’ dalla scuola e ci
divertiremo». I bambini della seconda classe subissavano i genitori di domande
e desideri sulle compere necessarie. Gli adulti, al contrario, si
preoccupavano. Son comunque bambini di 8 anni e per la maggior parte di loro si
trattava del loro primo viaggio senza genitori.
Gli alunni e i loro genitori si affaccendavano
animatamente nella piazza centrale di Novozybkov in attesa del pullman. Dati
alla svelta gli ultimi baci e afferrati i pesantissimi bagagli, i bambini sono
saliti sul pullman. Ancor prima di partire, nel pullman si sentiva già il frusciare
dei pacchetti di patatine e cioccolato, il borbottare delle bottiglie d’acqua
minerale che si aprivano… i bambini di seconda son diventati passeggeri.
L’ultimo saluto con la mano: «Ciao, mamma. Ti telefono».
Il sanatorio “Zatiš’e” si trova a 10 minuti d’auto da
Klincy. Molti genitori d’un tratto hanno deciso di percorrere anche loro la
strada fino alla vicina cittadina per sincerarsi sul posto su come vengono
alloggiati i bambini nel sanatorio. Il tempo era uggioso. Piovigginava fastidiosamente,
il vento s’insinuava nel bavero. Però si respirava già meglio. L’aria. A “Zatish’e” l’aria è deliziosa. L’aroma dei pini, fresco, leggero e molto piacevole. Un
sentiero tortuoso ci ha condotto al blocco degli alloggi. Data un’occhiata
all’edificio incolore, ho pensato che evidentemente non era ancora stata
ristrutturata la facciata. Non avevo proprio voglia di rovinare la prima
impressione. Tuttavia l’assetto interno della hall del blocco mi ha turbato
ancor più. E quando siamo arrivati alle camere, mi è proprio venuta a mancare
la parola: sporche e sbrindellate, sopravvissute a fatica a decine e decine di
ospiti. Le finestre non lucidate da tempo, le tende e i copriletto non lavati
rendevano la camera oscura e inospitale. Le spalliere dei letti stavano su per
miracolo, si muovevamo al più leggero tocco. I materassi fuori misura, con
macchie sporchissime, coprivano appena le reti a molle dei letti. Anche la
biancheria da letto non si distingueva certo per pulizia e freschezza. Da uno
sguardo esteriore si vedeva bene che avevano subito infiniti lavaggi. L’armadio
non veniva aperto da tempo, le ante scricchiolavano e sbattevano. Completava il
quadro l’odore: un miscuglio di aria bruciacchiata e umidità.
Io ero sconcertata. Nonostante non mi aspettassi di
certo delle camere ristrutturate a nuovo. Tuttavia speravo che almeno la
pulizia fosse una regola imprescindibile per un sanatorio. Dopo essermi
consultata con le altre mamme, abbiamo deciso che i bambini dovevano abituarsi
anche a tali condizioni. Disfate le valige e rifatti i letti, abbiamo lasciato
i nostri figli a risanarsi.
Un giorno, due,
tre. Passa una settimana. I bambini raccontano che si mangia bene, che gli piace. A eccezione
dell’acqua minerale, agli ospiti non è stato prescritto nient’altro. Alle
bambine della classe di mio figlio è stata assegnata la meccanoterapia, in
altre parole esercizi con gli attrezzi. Il turno dei maschi per questa stessa
“procedura” inizia il 17 aprile, sebbene il periodo di risanamento sia iniziato
il 6… E il 20 aprile ho appreso la lieta notizia che a mio figlio è stato
prescritto anche il tè fitoterapico. Nella media, a parte le bevande, a ciascun
bambino sono state assegnate solamente una o due procedure. Come spiegare
questo? Che tutti i nostri bambini sono tanto robusti che non necessitano di
risanamento? O che il costo della retta di risanamento include solo certi
servizi? I genitori indignati sono venuti a Zatish’e a sbrogliare la
situazione. E da non crederci – all’amministrazione del sanatorio ci hanno
detto che era un turno con troppi bambini e che per questo i medici non fanno
in tempo a stare dietro a tutti. «Se i vostri bambini fossero venuti il mese
successivo, in maggio, avremmo avuto la metà degli ospiti e di conseguenza i
servizi sarebbero stati di più». Ma vi sembra giusto? Sul sito web del
sanatorio il prezzo di una retta di risanamento per bambini di 21 giorni è di
14.007 rubli (350 €). In questo si tiene forse conto del maggiore o minore
afflusso di ospiti? E che influenza ha il numero degli ospiti sui servizi del
sanatorio? È vero che noi genitori non paghiamo le rette. Ma vivendo nella zona
di Cernobyl i nostri bambini hanno il diritto di andare gratuitamente a
risanarsi. E dico a “risanarsi”. Oltre all’aria fresca e all’acqua minerale,
dovrebbero contare su qualche altra procedura.
Data: 13.05.2013
Fonte: www.маяк32.рф
Traduzione: S.F.
Nota
aggiuntiva
Nell’articolo non se ne parla, ma il
sanatorio di Zatish’e – che ospita la maggior parte dei bambini delle province
russe contaminate che vanno a fare risanamento – si trova in una zona
contaminata della provincia di Klincy. È una cosa che noi sottolineiamo da
tempo, ma è un aspetto che sembra non interessare quasi nessuno, a cominciare
dalle amministrazioni locali.
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....... "forse.." è anche per questo, come per tanti altri motivi, che noi come molti altri, chi in un modo , chi nell'altro.., continuiamo con i progetti di accoglienza in Italia, "arbitrariamente" interrotti da Legambiente anni addietro...
RispondiEliminaTarcisio
14.007 rubli (350 €). Non è esatto: 14.007 rubli non corrispondono affatto a 350 euro, ma bensì a euro 1.21
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