Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

27/10/14

RACCONTO DI MASHA - EKO-STAGE 2014



Piccola relazione di Masha (17 anni), una delle quattro ragazze russe del gruppo ecologico di "Radimici" (Novozybkov) che a settembre 2014 hanno partecipato allo stage ambientale organizzato dal circolo Legambiente Il brutto anatroccolo.

STAGE AMBIENTALE A BAVENO – SETTEMBRE 2014

Questo stage ecologico mi ha consentito di ricevere non poche risposte a domande su questioni ambientali. Ho iniziato a rapportarmi in modo più serio all’ecologia. Mi ha aiutato a guardare in modo nuovo all’ambiente che mi sta intorno. Alle risorse non inesauribili... Prima, a essere sincera, non mi veniva neanche in mente di pensare a quante risorse io sprechi, quanta acqua, energia... Un po’ me ne vergogno...
Le cose più interessanti dello stage per me sono probabilmente state l’inanellamento degli uccelli e l’uscita di quattro giorni in montagna a Trontano, perché là abbiamo frequentato i volontari locali, ed è stato istruttivo sia per noi che per loro. Purtroppo abbiamo comunicato attraverso il traduttore automatico e non sempre ci capivamo.

Inoltre mi sono piaciuti i film documentari ecologici, in particolare il film “Musor” (“Trashed”). A casa mi son messa con zelo a cercare questo film, l’ho rivisto con un’amica, e in effetti ci è proprio piaciuto.

Mi è piaciuto anche il museo ecologico (A come ambiente). Abbiamo deciso anche qui di creare il nostro “Piccolo museo ecologico per il riutilizzo dei prodotti”. Abbiamo cominciato da piccole cose, facendo una lezione ecologica con i bambini e chiedendo loro di aiutarci. Abbiamo portato delle bottiglie e loro con interesse si sono messi a colorarle e a incollarci su diversi ornamenti. È stato reciprocamente interessante. Ma questo è solo l’inizio, penso che più avanti riusciremo a fare il nostro “Piccolo Museo”. Qualcosa del genere.

Vorremmo inoltre indire un concorso, una cosa del tipo: «Chi porterà più rifiuti», naturalmente con dei premi per la partecipazione. E con questi rifiuti cercheremo di fare tanti oggetti riciclati. Tutti quelli che ci verranno in mente. Per esempio, con la carta una poltrona, con i tappi delle tendine, con le bottiglie un divano. Ecco tutto.

Ah, il concorso lo faremo per i bambini.

Novozybkov, 8 settembre 2014
Marija Katunina

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