Fukushima è ora ufficialmente il peggior disastro nucleare nella storia
counterpunch.org
Le radiazioni disperse nell’ambiente
dalle tre fusioni del reattore di Fukushima-Daiichi hanno superato
quelle della catastrofe di Chernobyl del 26 aprile 1986. Possiamo dunque
smettere di definirlo il “secondo peggior” disastro nucleare della
storia. Si stima che le emissioni atmosferiche totali di Fukushima siano
comprese tra 5,6 e 8,1 volte quelle di Chernobyl, secondo il Rapporto
sullo Stato dell’Industria Nucleare Mondiale del 2013. Il professor
Komei Hosokawa, che ha scritto la sezione Fukushima del rapporto, ha
dichiarato a Channel 4 News di Londra: “Quasi ogni giorno accadono cose
nuove, e non c’è segno che si riuscirà a controllare la situazione nei
prossimi mesi o anni”.
La Tokyo Electric Power Co. ha stimato che
circa 900 peta-becquerel sono stati gettati fuori da Fukushima, mentre
il Rapporto TORCH aggiornato al 2016 stima che Chernobyl abbia disperso
110 peta-becquerel (un becquerel è una disintegrazione atomica al
secondo. [1] Il “peta-becquerel” è un quadrilione, o mille trilioni, di becquerel).
Il
reattore numero 4 di Chernobyl ha subìto diverse esplosioni, si è rotto
ed ha bruciato per 40 giorni, inviando nubi di materiali radioattivi
nell’atmosfera e diffondendo ricadute su tutto l’emisfero settentrionale
– addirittura depositando cesio-137 nel latte del Minnesota. [2]
La
probabilità di disastri simili o peggiori venne stimata da James
Asselstine della Nuclear Regulatory Commission (NRC), che nell’86
testimoniò così al Congresso: “Possiamo aspettarci di vedere un
incidente di fusione di massa entro i prossimi 20 anni, e potrebbe
finire in… rilasci esterni di radiazioni… grandi quanto o più di quelle
di… Chernobyl”. L’incidente di Fukushima-Daiichi [3] è avvenuto 25 anni dopo.
Data: 03.05.2018
Fonte: www.comedonchisciotte.org
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