Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

29/05/18

FUKUSHIMA È ORA UFFICIALMENTE IL PEGGIOR DISASTRO NUCLEARE NELLA STORIA

Fukushima è ora ufficialmente il peggior disastro nucleare nella storia


counterpunch.org

Le radiazioni disperse nell’ambiente dalle tre fusioni del reattore di Fukushima-Daiichi hanno superato quelle della catastrofe di Chernobyl del 26 aprile 1986. Possiamo dunque smettere di definirlo il “secondo peggior” disastro nucleare della storia. Si stima che le emissioni atmosferiche totali di Fukushima siano comprese tra 5,6 e 8,1 volte quelle di Chernobyl, secondo il Rapporto sullo Stato dell’Industria Nucleare Mondiale del 2013. Il professor Komei Hosokawa, che ha scritto la sezione Fukushima del rapporto, ha dichiarato a Channel 4 News di Londra: “Quasi ogni giorno accadono cose nuove, e non c’è segno che si riuscirà a controllare la situazione nei prossimi mesi o anni”.

La Tokyo Electric Power Co. ha stimato che circa 900 peta-becquerel sono stati gettati fuori da Fukushima, mentre il Rapporto TORCH aggiornato al 2016 stima che Chernobyl abbia disperso 110 peta-becquerel (un becquerel è una disintegrazione atomica al secondo. [1] Il “peta-becquerel” è un quadrilione, o mille trilioni, di becquerel).

Il reattore numero 4 di Chernobyl ha subìto diverse esplosioni, si è rotto ed ha bruciato per 40 giorni, inviando nubi di materiali radioattivi nell’atmosfera e diffondendo ricadute su tutto l’emisfero settentrionale – addirittura depositando cesio-137 nel latte del Minnesota. [2]

La probabilità di disastri simili o peggiori venne stimata da James Asselstine della Nuclear Regulatory Commission (NRC), che nell’86 testimoniò così al Congresso: “Possiamo aspettarci di vedere un incidente di fusione di massa entro i prossimi 20 anni, e potrebbe finire in… rilasci esterni di radiazioni… grandi quanto o più di quelle di… Chernobyl”. L’incidente di Fukushima-Daiichi [3] è avvenuto 25 anni dopo.


Data: 03.05.2018
Fonte: www.comedonchisciotte.org

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