Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

11/05/18

THE ZONE, IL DOCUMENTARIO CHE RIPORTA IN VITA I FANTASMI DI CHERNOBYL


The zone il set cisterna romana jesi 
Una città fantasma raccontata con immagini uniche ed affascinanti dai registi Alessandro Tesei e Pierpaolo Mittica. Tre giorni di cammino per il fotografo jesino e il fotoreporter di fama internazionale che hanno percorso oltre 50 chilometri in una foresta contaminata dal disastro di Chernobyl, la cui ricorrenza è stata il 26 aprile. Il risultato è “The Zone”: chiari i richiami al film “Stalker” del regista sovietico Andrei Tarkovsky, pellicola liberamente tratta dal romanzo “Picnic sul ciglio della strada” (1971) dei fratelli Arkadij e Boris Strugackij.

Da Pryp’jat’, città fantasma a due passi da Chernobyl, i due professionisti hanno portato una storia romantica, ferma nel tempo ma ancora viva grazie al loro racconto e alla tenacia degli “Stalker” che in russo intende quel gruppo di persone che si vogliono riprendere questa città in maniera simbolica. “The Zone” racconta una forma di protesta per questi giovani, che si sentono abbandonati dal loro Paese.

Data: 05.05.2018
Fonte: www.centropagina.it

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