Club “Sozvezdie” del
ginnasio n. 1 J. Gagarin di Klincy
in partenariato con
l’associazione italiana “Legambiente Circolo Il brutto anatroccolo”
PROGETTO “ECOLOGIA E
RADIOPROTEZIONE 2018”
(con il sostegno dell’Otto
per Mille della Chiesa Valdese)
20 aprile 2018 –
Uscita supplementare 3-bis
Scuola del villaggio
di Vereščaki
Il villaggio di Vereščaki si trova a 82 km da
Klincy, nella regione di Brjansk, nella zona rimasta contaminata dall’incidente
di Cernobyl del 1986. La scuola del villaggio è frequentata da 100 allievi dai
7 ai 16 anni (dalla prima all’undicesima classe). 21 bambini di questa scuola
nell’estate 2018 andranno per una vacanza a Novokemp, il campo di risanamento
di Radimici, nell’ambito del progetto “Novokemp 2018”.
“ECOLOGIA E RADIOPROTEZIONE”
L’iniziativa è stata svolta dal club
ecologico di volontariato “Sozvezdie”. Presenti: la coordinatrice Elena
Ginzburg, la consulente Irina Cygankova, il fotografo Jurij Otrjaskin e 15
volontari dai 15 ai 17 anni (Maksim Akant’ev, Evgenija Batjučenko, Julija
Kovalëva, Vladislav Lupan, Vadim Pridorožnyj, Zlata Aleksjutenkova, Dar’ja
Zajceva, Anna Prichod’ko, Ekaterina Evseenko, Kristina Kolevid, Alina Arteeva, Julija
Ševcova, Elizaveta Kamoza,
Anastasija Jaščenko, Aleksandr Nepogoda).
Durata dell’evento: 1 ora e 30 minuti (dalle
10.30 alle 12.00)
All’evento hanno partecipato
35 scolari e 4 insegnanti della scuola di Vereščaki.
Il gruppo dei volontari di “Sozvezdie” si è spostato con
un pulmino da 20 posti.
Programma
attività:
1.
Presentazione e conoscenza. Filmato
sulle attività del club “Sozvezdie” (Costellazione)
2.
Spettacolo letterario-musicale “La
campana di Cernobyl suona nei nostri cuori”
3.
Lavoro di ricerca “Noi e le radiazioni”
4.
Attività pratica ecologica a gruppi
Resoconto in breve:
L’incontro si è svolto in maniera molto
positiva, malgrado il gruppo di età fosse eterogeneo, bambini e ragazzi hanno
guardato con piacere il filmato, che ha suscitato in loro interesse nei
confronti dei volontari di “Sozvezdie”, questo nonostante alcuni problemi
tecnici (il volume basso, il malfunzionamento delle casse).
In particolar modo gli scolari di Vereščaki
sono rimasti coinvolti dallo spettacolo letterario-musicale “La campana di
Cernobyl suona nei nostri cuori”. Anche le attività pratiche ecologiche hanno
coinvolto i bambini, va detto che questo tema è abbastanza conosciuto dagli
scolari, cosa che ne facilita lo svolgimento. I volontari di “Sozvezdie” sono
rimasti molto soddisfatti dal lavoro svolto ma soprattutto dal contatto con i
bambini più piccoli. E vogliamo sottolineare come tutti i volontari e anche noi
adulti siamo rimasti colpiti dalla calorosa accoglienza. A fine iniziativa, a
una tavolata comune, la preside Zinaida Ivanovna ha ringraziato tutti i ragazzi
per le loro brillanti esibizioni, e i volontari di rimando hanno ringraziato la
scuola per l’accoglienza, l’impegno degli scolari e la loro capacità di
ascoltare, comprendere e interagire. Il nostro incontro ci ha lasciato
tantissime sensazioni positive, è stato interessante interagire sia con i
bambini che con gli insegnanti. In questo in particolare sta la buona riuscita
del nostro progetto.
Elena Ginzburg
(coordinatrice di
“Sozvezdie”)
A me piace molto viaggiare. Per questo, in tutta sincerità, ho acconsentito
con piacere a partecipare a questo progetto, visto che ci saranno tante uscite
in giro per la regione di Brjansk. Ed è bellissimo. Non mi sono sbagliata. La
strada per Vereščaki è stata lunga, durante il percorso osservavo la natura
delle nostre terre, ma soprattutto sono venuta a sapere che il villaggio di
Vereščaki si trova proprio al confine con la Bielorussia. Forse è per questo
che i suoi abitanti sono tanto accoglienti, sia gli adulti che i bambini. E
anche questo è molto bello. Il lavoro di pratica ecologica svolto insieme ci ha
avvicinato, ci siamo scambiati delle conoscenze, la cosa interessante è che è
risultato che noi siamo molto bravi con la teoria, loro con la pratica. In
altre parole, questa uscita mi ha permesso di vedere molte cose con occhi
diversi. Non bisogna giudicare le persone dal loro aspetto esteriore, da dove
vivono, ma bisogna guardare dentro il loro mondo interiore. Solo così è
possibile vedere davvero le persone, la loro vera indole. Ringrazio chi ha
organizzato questa missione. Mi ha insegnato molto e mi ha avvicinato anche
agli altri volontari. È stato molto
piacevole sedere a tavola tutti insieme, una sensazione di vicinanza d’animo.
Grazie a tutti gli organizzatori di questo progetto. Sono molto contenta di
parteciparvi.
Alina Arteeva, 15 anni
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