Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

26/03/19

FRANCIA, FERMATA CENTRALE NUCLEARE DI GOLFECH


Francia, fermata centrale nucleare di Golfech

Francia, fermata centrale nucleare di Golfech

Le autorità francesi hanno chiuso temporaneamente la centrale nucleare di Golfech dopo aver rilevato un guasto ad uno dei due reattori dell’impianto: è quanto pubblica il quotidiano francese Le Parisien.

La centrale è stata fermata perché il secondo reattore, attualmente in manutenzione, non è potuto subentrare: non è chiaro di fatto quando la centrale, che alimenta in particolare la vicina Tolosa, potrà rientrare in linea.

Il guasto, che ha provocato l’arresto automatico del reattore interessato, è stato provocato da un livello dell’acqua troppo basso in uno dei generatori di vapore; stando alla direzione della centrale non si è verificata tuttavia “alcuna conseguenza sulla sicurezza dell’impianto, del personale o dell’ambiente”.

Nel 2016 la stessa centrale aveva emesso delle radiazioni superiori alla soglia regolamentare per un periodo di due minuti: l’ente di gestione, la Edf, aveva spiegato le cause dell’accaduto in forte ritardo rispetto all’incidente, guadagnandosi l’accusa di aver voluto nascondere l’accaduto da parte degli ambientalisti.

Data: 21.03.2019
Fonte: www.askanews.it


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