L'impianto di Zaporizhia, fondamentale per la sicurezza energetica del
paese, è stato per la maggior parte costruito con tecnologie e materiali
dell’Unione Sovietica e la sua manutenzione è oggi affidata alla
compagnia di stato ucraina, Energoatom. Nel settembre 2014 un decreto
della Rada ha consentito la privatizzazione dell'azienda per attrarre
capitale straniero
Per l’ennesima volta un guasto interrompe i lavori alla centrale nucleare di Zaporizhia, nell’Ucraina centrale. L’impianto, fondamentale per la sicurezza energetica del paese, è stato per la maggior parte costruito con tecnologie e materiali dell’Unione Sovietica e la sua manutenzione è oggi affidata alla compagnia di stato ucraina, Energoatom.
Visto l’attrito con Mosca, diverse imprese concorrenti si sono già
mosse per avvicinarsi al settore del nucleare civile ucraino, in un
connubio fra politica e interessi commerciali di grande rilevanza strategica.
È stato direttamente il sito ufficiale dell’impianto di Zaporizhia,
nella giornata del 25 febbraio, a segnalare un improvviso spegnimento
della terza unità della centrale. Un malfunzionamento, non meglio specificato, avrebbe infatti innescato le misure di protezione che ne impongono lo scollegamento dalla rete per evitare di incorrere in problemi più severi. Nessun danno a persone o materiali è stato annotato, mentre il livello di radiazioni nel raggio di 2,5 chilometri dalla centrale è apparso regolare ai controlli.
Data: 03.03.2019
Fonte: www.ilfattoquotdiano.it
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