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"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

21/10/10

AI BAMBINI DEVE DAR DA MANGIARE LO STATO

Gli scolari devono ricevere due pasti al giorno – queste sono le direttive dell’Ente per il controllo alimentare. Per ora questa innovazione è sulla carta, ma all’Assessorato cittadino all’istruzione stanno pensando seriamente a come poter mettere in atto tale normativa. I genitori già adesso non vogliono pagare quei non pochi soldi per – diciamolo – il poco attraente menù scolastico. Come e cosa danno oggi da mangiare agli scolari di Novozybkov, quanto costeranno ai genitori due pasti per i loro figli e quando verranno messe realmente in atto tali direttive? A queste e altre domande risponde il direttore ad interim dell’Assessorato all’istruzione Semën Gomenok.

– Semën Ignat’evič, com’è organizzata oggi l’alimentazione nelle scuole?

– Attualmente il 59,6% degli scolari mangia con la quota aggiuntiva dei genitori, mentre il menu di base è garantito per il 100%. 3,5 rubli li mette il budget regionale, 4 rubli il budget locale, e poi c’è la quota dei genitori di 17,5 rubli. Va tenuto conto che il budget regionale paga in più 2,5 rubli al 30% degli scolari delle famiglie problematiche e bisognose.

– Quali sono i presupposti per l’alimentazione nelle scuole con due pasti al giorno?

– Secondo le direttive si devono organizzare due pasti caldi al giorno, vale a dire la colazione e il pranzo. Questo è un documento normativo, è già registrato e la sua messa in atto è obbligatoria. Ci è arrivata una lettera dal Dipartimento dell’istruzione con la sollecitazione a condurre un lavoro tra i genitori per conoscere la loro opinione in proposito. Ai genitori propongono di rispondere a un questionario: approvate l’iniziativa di dare due pasti al giorno al vostro bambino? Quali sono i motivi del vostro consenso o meno? Siete pronti a pagare per l’alimentazione di vostro figlio 35-45 rubli al giorno? Lo stesso questionario consiglia di rivolgersi all’amministrazione per studiare le possibilità di finanziamento supplementare.

– Sono possibili contributi aggiuntivi dal budget locale per questi scopi?

– È una questione che l’amministrazione sta ora esaminando. È evidente che la possibilità di destinare 35-40 rubli al giorno per ogni scolaro l’amministrazione locale non ce l’ha. Ma può essere che sia possibile una compartecipazione.

– Quanto le mense scolastiche sono attrezzate per preparare ai bambini sia la colazione che il pranzo?

– Sinceramente, per il momento non riesco a comprendere né a immaginarmi come organizzare i due pasti al giorno. Un esempio semplice: secondo le direttive, l’intervallo per l’organizzazione di un pasto dev’essere di non meno di 20 minuti. Non in tutte le mense scolastiche questo è possibile. Nella mensa della scuola n. 9, che è la più grande, ci stanno contemporaneamente circa 250 bambini. Ma il totale degli scolari è 811, Ci vogliono 3-4 intervalli soltanto per distribuire la colazione. E se i pasti sono due? Come fare? Ecco il problema.

– Secondo lei sono necessari per i bambini due pasti al giorno a scuola?

– Io sono uno statale, la legge è legge, e bisogna farla rispettare. Come uomo e genitore non penso che questa sia una necessità tanto importante. I bambini a scuola passano 5 ore. Di regola, al mattino a casa fanno colazione. A scuola – un’altra colazione. E se questa ha luogo dopo la prima lezione, molti non hanno più molta fame.
– 25 rubli è il costo odierno dell’alimentazione quotidiana degli scolari. Il menù soddisfa i requisiti necessari?

– Oggi per soddisfare tutte le direttive sull’alimentazione ci vorrebbero circa 40 rubli al giorno. È previsto un menù vario. Ma noi organizziamo i pasti con le risorse che abbiamo. Certo non è un lusso. Ma il fatto che ci sia l’alimentazione a scuola è un bene. Faccio un confronto con gli anni quando andavo a scuola io. Allora, se avevi fame, sgranocchiavi una mela strada facendo. Altra questione è che – come io ritengo – ai bambini debba dare da mangiare lo Stato. Ricordo, negli anni Novanta, quando l’alimentazione scolastica era a carico del budget federale, nelle scuole mangiava il 100% dei bambini, c’era un menu vario, molta frutta. Penso che dovrebbe essere così.

Data: 21.09.2010
Fonte: www.novozybkov.su
Traduzione: S.F.

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