Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

06/11/12

CERNOBYL, IL CANCRO E LA REGIONE DEL MAR NERO DELLA TURCHIA


Sono passati 26 anni dall’incidente di Cernobyl. A ogni anniversario della tragedia resta attuale la questione delle sue conseguenze. Ciascun caso di malattia tumorale nella regione del Mar Nero della Turchia viene esaminato in correlazione alla catastrofe di Cernobyl. Volenti o nolenti i cittadini che risiedono in questa regione provano una forte inquietudine. A quei tempi, allora avevo 24 anni, argomento di discussione generale era se bruciare le piantagioni di tè e distruggere il raccolto nelle aziende della città di Pazar. E sebbene con il tempo alcune precauzioni furono poi prese, dal punto di vista della liquidazione delle conseguenze dell’incidente non si è riusciti a fare molto.

Nel periodo in questione sono stati scritti molti articoli, per la maggior parte mirati ad attenuare l’allarme che regnava tra la popolazione. Con questo non furono messe in atto le necessarie procedure terapeutiche per la popolazione della regione capitata nella zona a rischio.

Ricordiamo infatti che tra i paesi colpiti dalla diffusione della nube radioattiva di Cernobyl ci fu anche la Turchia, in special modo la regione del Mar Nero, nella quale in conseguenza ci fu un aumento significativo delle malattie tumorali.

Il territorio colpito significativamente dalle radiazioni in questa regione comprende la zona tra le città di Pazar e Hopa. In questo territorio furono registrati indicatori estremamente elevati di livello di radiazioni. Sebbene la nube si diffuse praticamente su tutta la regione, in alcune province in particolare fu registrato un livello estremamente alto di contaminazione. In tutta evidenza le persotione sono stati scritti molti articoli, per la maggior parte mirati ad attenuare l’allarme che regnava tra la popolazione. Con questo non furono messe in atto le necessarie procedure terapeutiche per la popolazione della regione capitata nella zona a rischio.

Ricordiamo infatti che tra i paesi colpiti dalla diffusione della nube radioattiva di Cernobyl ci fu anche la Turchia, in special modo la regione del Mar Nero, nella quale in conseguenza ci fu un aumento significativo delle malattie tumorali.

Il territorio colpito significativamente dalle radiazioni in questa regione comprende la zona tra le città di Pazar e Hopa. In questo territorio furono registrati indicatori estremamente elevati di livello di radiazioni. Sebbene la nube si diffuse praticamente su tutta la regione, in alcune province in particolare fu registrato un livello estremamente alto di contaminazione. In tutta evidenza le persone residenti nella regione del Mar Nero rimasero colpite dagli effetti non solamente attraverso il tè contaminato, ma anche con latte, acqua, frutta, cavoli e altre verdure. Allora un rappresentante del governo notò: «Non è rimasto nemmeno un grammo di tè non bruciato». E tuttavia le piantagioni di tè vennero bruciate soltanto dopo tre ane conseguenze dell’incidente di Cernobyl in Turchia. Il campo di ricerca di quell’indagine comprese 1.939 case e 7.831 abitanti della città di Hopa. Venne stabilito che negli ultimi tre anni la causa del 47,9% dei decessi era stato il cancro. Il dottor Gaychan Pala dell’Università di Uludağ rilevò che a Hopa l’individuazione di malattie cancerogene in media all’anno avveniva con una frequenza superiore agli indicatori mondiali. L’effetto più importante della catastrofe di Cernobyl è legato all’aumento dei casi di diagnosi del cancro della tiroide. Inoltre nelle donne residenti nella suddetta regione colpita da contaminazione radioattiva cresce la frequenza di diagnosi di cancro della mammella. Uno dei risultati più importanti della ricerca riguardò la stima dell’assenza di un sistema affidabile e accessibile di registrazione e avviso (Mehveş Evin, Milliyet, 21 agosto 2012).

Nel 2007 dall’Unione dei medici turchi (TTB) venne svolta la ricerca più esaustiva tra quelle dedicate alle conseguenze dell’incidente di Cernobyl in Turchia. Il campo di ricerca di quell’indagine comprese 1.939 case e 7.831 abitanti della città di Hopa. Venne stabilito che negli ultimi tre anni la causa del 47,9% dei decessi era stato il cancro. Il dottor Gaychan Pala dell’Università di Uludağ rilevò che a Hopa l’individuazione di malattie cancerogene in media all’anno avveniva con una frequenza superiore agli indicatori mondiali. L’effetto più importante della catastrofe di Cernobyl è legato all’aumento dei casi di diagnosi del cancro della tiroide. Inoltre nelle donne residenti nella suddetta regione colpita da contaminazione radioattiva cresce la frequenza di diagnosi di cancro della mammella. Uno dei risultati più importanti della ricerca riguardò la stima dell’assenza di un sistema affidabile e accessibile di registrazione e avviso (Mehveş Evin, Milliyet, 21 agosto 2012).

In conclusione vorrei far notare questo. È evidente che la maggior parte dei decessi che si verificano nella nostra regione sono accompagnati da una diagnosi di cancro. Certamente la morte è un destino disegnato da Dio in forza di determinate cause. Tuttavia va ricordato che la causa di numerose morti al di fuori delle disposizioni divine sono gli errori propri dell’uomo.

Gli avvenimenti alla centrale nucleare di Cernobyl, affrontati ai funerali di un nostro caro amico morto in giovane età per un tumore, sono serviti da pretesto per scrivere questo articolo. Con il suo aiuto, chiedendo la grazia divina per i defunti, auguriamo pronta guarigione a coloro che si stanno curando da questa spietata malattia.

Data: 07.10.2012
Fonte: www.inosmi.ru
Autore: Abdullah Uzun
Traduzione: S.F.

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