Sono passati 26 anni dall’incidente di
Cernobyl. A ogni anniversario della tragedia resta attuale la questione delle
sue conseguenze. Ciascun caso di malattia tumorale nella regione del Mar Nero della
Turchia viene esaminato in correlazione alla catastrofe di Cernobyl. Volenti o
nolenti i cittadini che risiedono in questa regione provano una forte
inquietudine. A quei tempi, allora avevo 24 anni, argomento di discussione
generale era se bruciare le piantagioni di tè e distruggere il raccolto nelle
aziende della città di Pazar. E sebbene con il tempo alcune precauzioni furono poi
prese, dal punto di vista della liquidazione delle conseguenze dell’incidente
non si è riusciti a fare molto.
Nel periodo in questione sono stati scritti molti
articoli, per la maggior parte mirati ad attenuare l’allarme che regnava tra la
popolazione. Con questo non furono messe in atto le necessarie procedure
terapeutiche per la popolazione della regione capitata nella zona a rischio.
Ricordiamo infatti che tra i paesi colpiti dalla diffusione della nube radioattiva di Cernobyl ci fu anche la Turchia, in special modo la regione del Mar Nero, nella quale in conseguenza ci fu un aumento significativo delle malattie tumorali.
Il territorio colpito significativamente dalle
radiazioni in questa regione comprende la zona tra le città di Pazar e Hopa. In
questo territorio furono registrati indicatori estremamente elevati di livello
di radiazioni. Sebbene la nube si diffuse praticamente su tutta la regione, in
alcune province in particolare fu registrato un livello estremamente alto di
contaminazione. In tutta evidenza le persotione sono stati scritti molti
articoli, per la maggior parte mirati ad attenuare l’allarme che regnava tra la
popolazione. Con questo non furono messe in atto le necessarie procedure
terapeutiche per la popolazione della regione capitata nella zona a rischio.
Ricordiamo infatti che tra i paesi colpiti dalla
diffusione della nube radioattiva di Cernobyl ci fu anche la Turchia, in special modo
la regione del Mar Nero, nella quale in conseguenza ci fu un aumento significativo
delle malattie tumorali.
Il territorio colpito significativamente dalle
radiazioni in questa regione comprende la zona tra le città di Pazar e Hopa. In
questo territorio furono registrati indicatori estremamente elevati di livello
di radiazioni. Sebbene la nube si diffuse praticamente su tutta la regione, in
alcune province in particolare fu registrato un livello estremamente alto di
contaminazione. In tutta evidenza le persone residenti nella regione del Mar
Nero rimasero colpite dagli effetti non solamente attraverso il tè contaminato,
ma anche con latte, acqua, frutta, cavoli e altre verdure. Allora un
rappresentante del governo notò: «Non è rimasto nemmeno un grammo di tè non
bruciato». E tuttavia le piantagioni di tè vennero bruciate soltanto dopo tre
ane conseguenze
dell’incidente di Cernobyl in Turchia. Il campo di ricerca di quell’indagine
comprese 1.939 case e 7.831 abitanti della città di Hopa. Venne stabilito che
negli ultimi tre anni la causa del 47,9% dei decessi era stato il cancro. Il
dottor Gaychan Pala dell’Università di Uludağ
rilevò che a Hopa l’individuazione di malattie cancerogene in media all’anno
avveniva con una frequenza superiore agli indicatori mondiali. L’effetto più
importante della catastrofe di Cernobyl è legato all’aumento dei casi di diagnosi
del cancro della tiroide. Inoltre nelle donne residenti nella suddetta regione
colpita da contaminazione radioattiva cresce la frequenza di diagnosi di cancro
della mammella. Uno dei risultati più importanti della ricerca riguardò la
stima dell’assenza di un sistema affidabile e accessibile di registrazione e
avviso (Mehveş Evin,
Milliyet, 21 agosto 2012).
Nel 2007 dall’Unione dei medici turchi (TTB) venne
svolta la ricerca più esaustiva tra quelle dedicate alle conseguenze
dell’incidente di Cernobyl in Turchia. Il campo di ricerca di quell’indagine
comprese 1.939 case e 7.831 abitanti della città di Hopa. Venne stabilito che
negli ultimi tre anni la causa del 47,9% dei decessi era stato il cancro. Il
dottor Gaychan Pala dell’Università di Uludağ
rilevò che a Hopa l’individuazione di malattie cancerogene in media all’anno
avveniva con una frequenza superiore agli indicatori mondiali. L’effetto più
importante della catastrofe di Cernobyl è legato all’aumento dei casi di diagnosi
del cancro della tiroide. Inoltre nelle donne residenti nella suddetta regione
colpita da contaminazione radioattiva cresce la frequenza di diagnosi di cancro
della mammella. Uno dei risultati più importanti della ricerca riguardò la
stima dell’assenza di un sistema affidabile e accessibile di registrazione e
avviso (Mehveş Evin,
Milliyet, 21 agosto 2012).
In conclusione vorrei far notare questo. È evidente
che la maggior parte dei decessi che si verificano nella nostra regione sono
accompagnati da una diagnosi di cancro. Certamente la morte è un destino disegnato
da Dio in forza di determinate cause. Tuttavia va ricordato che la causa di
numerose morti al di fuori delle disposizioni divine sono gli errori propri
dell’uomo.
Gli avvenimenti alla centrale nucleare di Cernobyl,
affrontati ai funerali di un nostro caro amico morto in giovane età per un
tumore, sono serviti da pretesto per scrivere questo articolo. Con il suo
aiuto, chiedendo la grazia divina per i defunti, auguriamo pronta guarigione a
coloro che si stanno curando da questa spietata malattia.
Data: 07.10.2012
Fonte: www.inosmi.ru
Autore: Abdullah Uzun
Traduzione: S.F.
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