Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

05/11/12

«LE NONNE DI CERNOBYL»: NEGLI USA SI RACCOLGONO FONDI PER UN FILM SU QUESTE STRAORDINARIE DONNE


Le documentariste americane Holly Morris e Anne Bogart hanno studiato il fenomeno delle donne anziane che abitano nella zona d’interdizione di Cernobyl. Per portare a termine il lavoro sul film «Le nonne di Cernobyl» (Babushkas of Chernobyl) hanno messo un annuncio sul popolare sito di ricerca di piccoli finanziamenti Kickstarter.

Finora sono stati raccolti 33.000 $. 340 persone hanno risposto all’appello con donazioni che vanno da alcune decine ad alcune migliaia di dollari. […]

«Le nonne di Cernobyl» è un film documentario su un gruppo di donne straordinarie che vivono nella zona d’interdizione di Cernobyl, detta anche “zona morta”. «Esse sono sopravvissute per più di 25 anni dopo la catastrofe e, per quanto sembri strano, si sono come irrobustite in una delle zone più contaminate del pianeta. Non sono sane? Oppure hanno qualche rotella che non funziona? Come si difendono dagli animali selvatici che sono tornati a cacciare nei boschi di Cernobyl? Quanto peso danno al fatto che esiste per loro un relativo rischio di isolamento e irradiamento, considerando anche che la copertura di cemento sopra il 4° reattore potrebbe crollare in qualunque momento?» – scrivono le autrici.

«Come sono riuscite a mantenere la loro anima buona e i loro occhi ardenti dopo aver vissuto una delle peggiori atrocità del XX secolo?» – si domandano Holly Morris e Anne Bogart. […]

Data : 10.10.2012
Fonte: www.donbass.ua
Traduzione: S.F.

Video di presentazione delle autrici
 

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