Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.
Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.
"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.
21/09/13
20/09/13
17/09/13
12/09/13
09/09/13
«NOVOKEMP» ACCOGLIE I NUOVI OSPITI ITALIANI
Al lavoro del turno con profilo
informatico prendono parte gli studenti di lingue dell’Università statale di
Milano.
I volontari italiani Sara Maddalena,
Sergio Calabrese, Fabiana Adamo e Tania Ferrari sono arrivati in Russia, a
Novokemp, tramite la collaborazione tra Radimici e l’associazione ecologista
italiana Legambiente.
Gli studenti-volontari sono venuti a
Novokemp non solo per migliorare il proprio livello di conoscenza della lingua
russa, che studiano all’università. Lo scopo principale della loro visita è la
conoscenza e lo studio pratico della metodologia e delle tecniche
d’organizzazione del programma pedagogico del campo.
Sara, Sergio, Fabiana e Tania hanno
allestito i circoli “Andiamo a ballare!”, “Teatro Bravo” e “La lingua italiana
è super!”. I bambini ospiti di Novokemp dimostrano grande interesse per la
cultura, le tradizioni e la lingua italiane.
Gli amici italiani si trovano per la
prima volta in Russia, ma apprezzano molto la cucina russa e sono entusiasti
della comunicatività dei bambini russi. Citando le loro parole, aspettano con
impazienza il giungere di una nuova giornata.
E si tratta solo dell’inizio del
turno. I migliori progetti, iniziative e attività devono ancora venire!
Fonte: www.радимичи.рф
Data: 15.08.2013
Traduzione:
S.F.
VOLONTARI EUROPEI A NOVOKEMP
Dal
2 all’11 luglio a Novokemp hanno lavorato come volontarie due ragazze della
Germania: Annika Frundt e Kristina Lorena Von Hobe. Le ragazze sono venute a interagire con i bambini e a fare
pratica nello studio della lingua russa. Esse studiano in Olanda alla facoltà
di giurisprudenza dell’Università di Maastricht.
Dal
6 al 14 luglio in qualità di volontaria a Novokemp è inoltre venuta una ragazza
francese, Matilda Galliso, studentessa dell’Università di Strasburgo che al
momento sta praticando presso la rappresentanza ONU in Russia.
Durante
la loro permanenza al campo, le ragazze hanno svolto delle lezioni per i
bambini sulla preparazione di braccialetti intrecciati e di manufatti di
cartone. Nel tempo libero hanno conversato con i bambini e aiutato gli
animatori nell’organizzazione dei giochi collettivi e delle attività dei
bambini nelle “famigliole”.
Fonte: www.радимичи.рф
Data: 15.07.2013
Traduzione: S.F.
18 BAMBINI SI SONO AMMALATI DI CANCRO ALLA TIROIDE DOPO L’INCIDENTE DI FUKUSHIMA
Come riferisce «Rossijskaja gazeta», nel corso di uno screening su larga scala tra la popolazione del distretto di Fukushima è stato diagnosticato il cancro della tiroide a 18 bambini. In tutto sono stati visitati 210.000 bambini e adolescenti under 18.
Inoltre ad altri 25 sono stati
riscontrati i sintomi della malattia. Altri 150.000 bambini devono ancora
effettuare il controllo. Ciononostante, gli esperti dell’Università di medicina
di Fukushima dubitano che la causa di queste malattie sia direttamente
collegabile all’incidente alla centrale nucleare del marzo 2011. Essi si basano
sul fatto che in seguito alla catastrofe di Cernobyl il cancro alla tiroide
cominciò a manifestarsi dopo 4-5 anni.
Di un’opinione simile sono gli
specialisti dell’OMS. Secondo i loro calcoli, l’incidente di Fukushima ha
aumentato il rischio di cancro della tiroide dello 0,09% per le donne e dello
0,02% per gli uomini.
Comunque sia, gli scienziati di
Fukushima hanno creato una commissione speciale per il monitoraggio della
situazione. […]
Fonte: www.радимичи.рф
Data: 21.08.2013
Traduzione:
S.F.
06/09/13
"MARMELLATA DI PRUGNE"
Patrizia Fortunati
Marmellata di prugne
Ali&No
2013
166 pagine
[...] Finalmente arrivammo a Minsk. Era già buio. Percorremmo a piedi la
strada dalla stazione centrale all’aeroporto. Camminammo in silenzio,
per le strade centrali e poi periferiche di quella grande città
sconosciuta, lontana quattrocento chilometri e cento anni da casa
nostra. Camminavamo in silenzio, io con gli occhi spalancati per
scoprire ogni cosa, mia madre con gli occhi abbassati giusto per vedere
dove metteva i piedi. Io avevo sette anni e mezzo, lei era una vecchia
di trentadue, terrorizzata da tutto ciò che non conosceva.
Moltissime volte, negli anni, mi sono chiesta come abbia fatto, quella prima volta, a tornare a casa. Ho immaginato con quanta paura e angoscia deve aver affrontato quel viaggio di ritorno da Minsk, completamente sola…
"MARMELLATA DI PRUGNE", UNA VITA SEGNATA DA CHERNOBYL E DAI VIAGGI IN ITALIA
La vita di una ragazzina di Chernobyl raccontata dal ei stessa, ormai adulta.
Lyudmila non ha più l’età, e di certo nemmeno la
spensieratezza del gioco. La sua lunga e difficile esistenza si è
impressa nei suoi occhi, nei capelli e nelle mani. Tutto il suo corpo
paga quello scotto che gli viene dall’esser nato “nella parte sbagliata
del mondo”, eppure i ricordi non sono tutti oscuri. È lei la
protagonista di “Mamellata di prugne” di Patrizia Fortunati,
lei e il peso dei decenni che si porta dietro. Tante le parentesi di
gioia che riportano quest’ucraina novantenne, ferma sulla sua sedia
tappezzata di tela, a confessarsi. Davanti ad una tazza di té e ad una
fetta di pane nero ricoperta con un velo di marmellata di prugne, rivede
passare i decenni, a partire dal suo arrivo in Italia per le vacanze
organizzate da molte associazioni per permettere ai bambini nati dopo il
disastro nucleare di Chernobyl, di spezzare il quotidiano di miseria, violenza e radiazioni.
Fonte: www.booksblog.it
Data: 03.09.2013
05/09/13
CAMPI DI VOLONTARIATO INTERNAZIONALE – SCAMBI DI STUDENTI TRA RADIMICI (RUSSIA) E BRUTTO ANATROCCOLO (VB, ITALIA)
Dopo un primo esperimento nel 2012 (quando due studentesse
italiane avevano fatto uno stage a Novokemp), è partito con successo
nell’estate 2013 il progetto di scambio di studenti in campi di volontariato
tra il circolo Legambiente il Brutto Anatroccolo e l’organizzazione partner
russa Radimici di Novozybkov (nella zona di Cernobyl).
Masha, una studentessa volontaria di Radimici, ha
partecipato con entusiasmo al campo di volontariato internazionale ecologico di
Baveno (Vb) e trasmetterà la sua esperienza all’associazione partner in Russia,
che ha intenzione di sviluppare in collaborazione con Legambiente il settore di
volontariato ecologico tra i ragazzi.
I ragazzi russi invitati al campo di Baveno in realtà
erano due, ma uno purtroppo non è potuto venire perché all’ultimo momento non
gli hanno rilasciato il visto d’entrata in UE.
Ben otto studenti italiani del distaccamento di Sesto
della Statale di Milano si sono recati per tre settimane al campo-sanatorio
Novokemp di Radimici, nella regione di Brjansk, 4 in luglio e 4 in agosto. I ragazzi –
Giorgia, Silvia, Alina, Claudia, Sergio, Sara, Fabiana e Tania – vengono per lo
più dal corso in mediazione linguistica e culturale, con specializzazione in
lingua russa. A Novokemp hanno svolto il ruolo di animatori, interagendo con
l’équipe di educatori russi e i bambini delle zone contaminate presenti al
campo. Sono tornati pieni di entusiasmo e pronti a ripetere l’esperienza, cosa
che fa ben sperare per la continuazione e l’allargamento del programma nei
prossimi anni.
Di controparte, sarebbe bello invitare l’anno prossimo più
ragazzi russi di Novozybkov e dintorni ai campi di volontariato internazionale
di Legambiente. Il problema è economico, perché per il livello di vita della
provincia russa il costo del viaggio (circa 500 € tra quota d’iscrizione, aereo
e visto) è per loro piuttosto proibitivo. Per chi fosse interessato (circoli
Legambiente o altri) si potrebbero raccogliere delle eko-quote per
sponsorizzare l’invito di questi ragazzi ai nostri campi. È infatti molto
importante la partecipazione di giovani a campi internazionali per lo sviluppo
della società civile in Russia, che è uno degli obiettivi primari di Radimici.
Seguiranno prossimamente sul sito materiali relativi a questi
campi di volontariato.
PEGGIO DI CHERNOBYL: LA MINACCIA INTERNA DELLA CRISI DI FUKUSHIMA
Recentemente ho fatto notare che questa operazione deve andare avanti
per sempre - una lunga malattia, ma almeno non una morte improvvisa.
Tuttavia, questa settimana inizia un nuovo sviluppo della potenziale
situazione di morte improvvisa.
C'è un curioso e bizzarro rovesciamento di ciò che è naturale a Fukushima: un mondo alla rovescia come in uno specchio. A differenza della catastrofe marina standard, come ad esempio, il Titanic, dove la necessità è quella di pompare, il più rapidamente possibile, l'acqua fuori dalla nave per fermare l'affondamento, a Fukushima il gioco è quello di pompare all'impazzata acqua (1), al fine di fermare la fusione e evitare l'esplosione.
C'è un curioso e bizzarro rovesciamento di ciò che è naturale a Fukushima: un mondo alla rovescia come in uno specchio. A differenza della catastrofe marina standard, come ad esempio, il Titanic, dove la necessità è quella di pompare, il più rapidamente possibile, l'acqua fuori dalla nave per fermare l'affondamento, a Fukushima il gioco è quello di pompare all'impazzata acqua (1), al fine di fermare la fusione e evitare l'esplosione.
Autore: Cristopher Busby
Fonte: www.comedonchisciotte.it
Data: 29.08.2013
CONTROCORRENTE
Annamaria Fassio
Controcorrente
Mondadori
2013
154 pagine
C'è un filo misterioso che collega Viktor Blinskij, cacciatore di orsi
nella regione di Cernobyl, agli ambienti malavitosi di Genova. Un filo
che si congiunge a Olga, una ragazza di origine ucraina arrivata da
bambina in Italia con la madre, in carcere per spaccio e prostituzione, e
ora fuggita dalla casa dei genitori adottivi. Un filo che si intreccia
con il barbaro omicidio di un uomo, visto in gravi condizioni da una
donna lungo una strada e poi ritrovato cadavere dalla polizia, evirato e
gettato in un burrone. Fili che si intersecano e sembrano perdersi in
un groviglio inestricabile per Erica Franzoni, commissario capo della
Mobile di Genova, e per il vicequestore Antonio Maffina. Esistenze
indissolubilmente legate, tra la vita e la morte, di cui dovranno al più
presto sciogliere l'enigma.
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IL NUOVO ROMANZO "CONTROCORRENTE"
Cosa lega un cacciatore di orsi di Cernobyl all'ambiente malavitoso genovese? L'intervista alla scrittrice e un brano del libro
Fra poco sarebbe stato chiaro. Viktor Blinskj l’intuiva
dal buio che non era compatto come mezz’ora prima. Dall’oscurità
affioravano sagome dai contorni più distinti: il tronco di un albero,
l’intrico dei rami, la forma tozza di una roccia.
Viktor aspettava tranquillo, le spalle appoggiate a un grosso pino,
una lattina di tè tra le mani, il fucile al suo fianco. Ogni tanto
mandava un messaggio a Grigorij. “Tutto tranquillo.” “Qualcosa mi dice
che questa è la volta buona.” “Ho un freddo cane.”
Viktor rabbrividì. Era un uomo di trentacinque anni, alto, con lunghi
capelli biondi portati a coda di cavallo e occhi di un azzurro intenso,
quasi turchese. Si era messo una coperta sulle spalle ma continuava a
sentir freddo. Pensò che fosse perché non aveva toccato cibo dalla sera
prima. Non voleva pensare alla malattia, non in quel momento per lo
meno.
Fonte: www.genova.mentelocale.it
Data: 14.08.2013
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VELASCO A CACCIA DELLE CITTA' FANTASMA
Alla Triennale una pittorica enciclopedia di 416 agglomerati urbani cancellati dalla storia
Pripjat. A leggerlo così pare il nome, piuttosto, d’un dio
terribile da universo sanscrito, di quelli che s’incontrano nei saggi,
tipo l’Ardore, di Calasso. E invece, forse
ci siamo dimenticati anche questo, è il nome qualunque,
trapanato-trascinato via, in un oblio stipato di macerie straziate,
d’uno di quegli efficienti villaggi-satelliti saprofiti, concretizzati
militarmente intorno alla luttuosa città di Cernobyl, con il suo fumante
lascito-strascico fosforescente di morte tarlata.
Come in un film del terrore, come in una versione moderna
della storia della cedevole moglie di Lot, che fugge e si volge
sventuratamente indietro, salgemmandosi di terrore, anche gl’uomini
imbestialiti dal furioso vento avvelenato di morte, che proveniva dal
prossimo reattore nucleare V. Lenin (Pripjat era il ricovero notturno
dei costruttori della stessa Cernobyl) scappando e volgendosi indietro
per un ultimo sguardo di biblico panico, videro le foglie dei ricchi,
ipocriti giardini di compensazione sociale, tingersi immediatamente di
rosso sangue. Come in una parodia accelerata del Deserto rosso antonioniano.
Fonte: www.lastampa.it
Data: 19.08.2013
04/09/13
È TORNATO IL «VIBURNO ROSSO»!
Il 1° settembre sono arrivate in Italia le ragazze del "Viburno rosso" (quest'anno sono infatti 8 bambine accompagnate dal maestro fisarmonicista Aleksandr), il gruppo folkloristico della scuola di Vyshkov nella zona di Cernobyl russa con cui per il terzo anno portiamo avanti un progetto di carattere musicale.
Il gruppo soggiornerà per una decina di giorni a Marchirolo (Va), ospite dell'associazione Senza confini, dopodiché starà nel Verbano (dal circolo Legambiente Brutto Anatroccolo) fino al 4 di ottobre, con una pausa dal 28/09 al 01/10 quando i bambini andranno a Castronno (Va).
Nel periodo Verbano i ragazzi alloggeranno nella nuova struttura collettiva dell'ex asilo di Oltrefiume a Baveno.
Come gli scorsi anni, il gruppo svolgerà attività d'interscambio musicale nelle scuole e in altri enti della zona. Inoltre sono previsti alcuni concerti pubblici tra Piemonte e Lombardia:
14/09 - Biella
15/09 - Sala di Biella
20/09 - Varzo (Vb)
27/09 - Oltrefiume di Baveno (Vb)
28/09 - Castronno (Va)
03/10 - Stresa (da confermare)
Seguiranno dettagli e locandine. Altri eventi sono ancora in via di definizione.
Se qualche circolo, comitato, associazione, ente fosse interessato a organizzare un evento con il gruppo folkloristico russo, ci contatti nei prossimi giorni per verificare la disponibilità all'indirizzo mail lerussiedicernobyl@gmail.com
File con la presentazione del progetto
«DA DUBRAVA CON AMORE...»
«Dai bambini riconoscenti. Da Dubrava con amore...»
La canzone sull'Italia del complesso Живая вода (Acqua viva) è dedicata all'amicizia tra il sanatorio Dubrava e l'associazione Legambiente.
Luglio 2013
TURNO DI RISANAMENTO A DUBRAVA - ESTATE 2013
Come previsto, dal 26 giugno al 16 luglio 2013, 20 bambini delle province contaminate russe sono stati a Dubrava tramite la nostra associazione per un periodo di risanamento.
Il turno è andato molto bene, i bambini, oltre a seguire le procedure sanitarie loro prescritte, si sono divertiti con il programma di giochi, laboratori, attività sportive, spettacoli e concerti tipico di Dubrava. In particolare ci sono stati tanti spettacoli ed esibizioni, in quanto il turno di luglio per tradizione a Dubrava è il turno del Festival, con molti ospiti che vengono da fuori per esibizioni di vario genere.
Il "nostro" gruppo di bambini - provenienti 14 dal villaggio di Snovskoe (Novozybkov) e 6 da quello di Dobrodeevka (Zlynka) è stato supervisionato da un'educatrice di Novozybkov, che ha raccolto un po' di materiale di testimonianza sul soggiorno dei bambini (video, foto ecc). A ottobre 2013 verrà inviato ai gruppi che quest'anno hanno sponsorizzato le quote risanamento dei bambini (Comitato Cernobyl di Creazzo, Associazione Mai più Chernobyl di Limbiate, Circoli Legambiente di Castronno e Novara, Centro anziani di Stresa), oltre che pubblicato sul sito.
Secondo la nostra convenzione con il sanatorio, i bambini sono stati sottoposti alla misurazione della radioattività interna a inizio e fine turno, con il consueto calo di radionuclidi del 20-30% (seguirà documento con esiti).
Nell'ambito del progetto di scambi di studenti tra Italia e Russia, nel turno di agosto avevamo anche inviato a Dubrava per uno stage una studentessa di mediazione linguistica dell'Università di Sesto, che purtroppo, una volta arrivata al sanatorio, è dovuta rientrare quasi subito a causa di problemi famigliari.
03/09/13
E QUESTO SAREBBE RISANAMENTO?
Mio figlio aspettava con impazienza il viaggio in
sanatorio. Con gli amici non parlavano d’altro. «Là ci saranno le procedure
sanitarie, il cinema, le discoteche. Riposeremo un po’ dalla scuola e ci
divertiremo». I bambini della seconda classe subissavano i genitori di domande
e desideri sulle compere necessarie. Gli adulti, al contrario, si
preoccupavano. Son comunque bambini di 8 anni e per la maggior parte di loro si
trattava del loro primo viaggio senza genitori.
Gli alunni e i loro genitori si affaccendavano
animatamente nella piazza centrale di Novozybkov in attesa del pullman. Dati
alla svelta gli ultimi baci e afferrati i pesantissimi bagagli, i bambini sono
saliti sul pullman. Ancor prima di partire, nel pullman si sentiva già il frusciare
dei pacchetti di patatine e cioccolato, il borbottare delle bottiglie d’acqua
minerale che si aprivano… i bambini di seconda son diventati passeggeri.
L’ultimo saluto con la mano: «Ciao, mamma. Ti telefono».
Il sanatorio “Zatiš’e” si trova a 10 minuti d’auto da
Klincy. Molti genitori d’un tratto hanno deciso di percorrere anche loro la
strada fino alla vicina cittadina per sincerarsi sul posto su come vengono
alloggiati i bambini nel sanatorio. Il tempo era uggioso. Piovigginava fastidiosamente,
il vento s’insinuava nel bavero. Però si respirava già meglio. L’aria. A “Zatish’e” l’aria è deliziosa. L’aroma dei pini, fresco, leggero e molto piacevole. Un
sentiero tortuoso ci ha condotto al blocco degli alloggi. Data un’occhiata
all’edificio incolore, ho pensato che evidentemente non era ancora stata
ristrutturata la facciata. Non avevo proprio voglia di rovinare la prima
impressione. Tuttavia l’assetto interno della hall del blocco mi ha turbato
ancor più. E quando siamo arrivati alle camere, mi è proprio venuta a mancare
la parola: sporche e sbrindellate, sopravvissute a fatica a decine e decine di
ospiti. Le finestre non lucidate da tempo, le tende e i copriletto non lavati
rendevano la camera oscura e inospitale. Le spalliere dei letti stavano su per
miracolo, si muovevamo al più leggero tocco. I materassi fuori misura, con
macchie sporchissime, coprivano appena le reti a molle dei letti. Anche la
biancheria da letto non si distingueva certo per pulizia e freschezza. Da uno
sguardo esteriore si vedeva bene che avevano subito infiniti lavaggi. L’armadio
non veniva aperto da tempo, le ante scricchiolavano e sbattevano. Completava il
quadro l’odore: un miscuglio di aria bruciacchiata e umidità.
Io ero sconcertata. Nonostante non mi aspettassi di
certo delle camere ristrutturate a nuovo. Tuttavia speravo che almeno la
pulizia fosse una regola imprescindibile per un sanatorio. Dopo essermi
consultata con le altre mamme, abbiamo deciso che i bambini dovevano abituarsi
anche a tali condizioni. Disfate le valige e rifatti i letti, abbiamo lasciato
i nostri figli a risanarsi.
Un giorno, due,
tre. Passa una settimana. I bambini raccontano che si mangia bene, che gli piace. A eccezione
dell’acqua minerale, agli ospiti non è stato prescritto nient’altro. Alle
bambine della classe di mio figlio è stata assegnata la meccanoterapia, in
altre parole esercizi con gli attrezzi. Il turno dei maschi per questa stessa
“procedura” inizia il 17 aprile, sebbene il periodo di risanamento sia iniziato
il 6… E il 20 aprile ho appreso la lieta notizia che a mio figlio è stato
prescritto anche il tè fitoterapico. Nella media, a parte le bevande, a ciascun
bambino sono state assegnate solamente una o due procedure. Come spiegare
questo? Che tutti i nostri bambini sono tanto robusti che non necessitano di
risanamento? O che il costo della retta di risanamento include solo certi
servizi? I genitori indignati sono venuti a Zatish’e a sbrogliare la
situazione. E da non crederci – all’amministrazione del sanatorio ci hanno
detto che era un turno con troppi bambini e che per questo i medici non fanno
in tempo a stare dietro a tutti. «Se i vostri bambini fossero venuti il mese
successivo, in maggio, avremmo avuto la metà degli ospiti e di conseguenza i
servizi sarebbero stati di più». Ma vi sembra giusto? Sul sito web del
sanatorio il prezzo di una retta di risanamento per bambini di 21 giorni è di
14.007 rubli (350 €). In questo si tiene forse conto del maggiore o minore
afflusso di ospiti? E che influenza ha il numero degli ospiti sui servizi del
sanatorio? È vero che noi genitori non paghiamo le rette. Ma vivendo nella zona
di Cernobyl i nostri bambini hanno il diritto di andare gratuitamente a
risanarsi. E dico a “risanarsi”. Oltre all’aria fresca e all’acqua minerale,
dovrebbero contare su qualche altra procedura.
Data: 13.05.2013
Fonte: www.маяк32.рф
Traduzione: S.F.
Nota
aggiuntiva
Nell’articolo non se ne parla, ma il
sanatorio di Zatish’e – che ospita la maggior parte dei bambini delle province
russe contaminate che vanno a fare risanamento – si trova in una zona
contaminata della provincia di Klincy. È una cosa che noi sottolineiamo da
tempo, ma è un aspetto che sembra non interessare quasi nessuno, a cominciare
dalle amministrazioni locali.
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UN LAGO DI ACQUA RADIOATTIVA SCOPERTO SOTTO LA CENTRALE DI FUKUSHIMA
Secondo il comunicato il trizio radioattivo è pari a 8,7 milioni di bequerel per litro,
ossia 145 volte sopra i limiti. L’acqua si è accumulata in una cavità
al di sotto del secondo reattore nucleare dopo lo tsunami causato dal
sisma dell’11 marzo 2011 e che a causato l’incidente nucleare alla
centrale ancora in atto.
Fonte: www.ecoblog.it
Data: 29.08.2013
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HIROSHIMA, IL SINDACO: "COME FUKUSHIMA. FUORI DAL NUCLEARE PER SEMPRE"
“La nostra tragedia va ricordata oltre che per le sue
vittime, per il dramma incommensurabile dei sopravvissuti, costretti per
due generazioni a sopportare indicibili sofferenze, mutilazioni,
menomazioni, discriminazioni. Oggi agli oltre 200mila sopravvissuti
della bomba si stanno aggiungendo, e temo aumentino sempre di più, le
vittime del disastro nucleare di Fukushima. Ecco perché
il mio appello non può non essere che forte e chiaro. Fuori dal
nucleare. Adesso. Subito. E per sempre”. Le parole del sindaco di Hiroshima, Kazumi Matsui, che fino all’ultimo non ha reso noto il suo discorso, hanno scosso gli oltre 50mila presenti alla commemorazione del bombardamento avvenuto 68 anni fa.
Fonte: www.ilfattoquotidiano.it
Data: 06.08.2013
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GAZE AND FEEL: LE MADRI GIAPPONESI CON UNA MOSTRA ANTINUCLEARISTA
Si tratta della mostra Gaze and Feel. The brilliance of the life…contemplate about the future, che si terrà a Nagoya (capitale dello stato di Aichi) dal 13 al 26 agosto 2013 presso diverse location. L’evento è organizzato dal gruppo Mama does not need nuclear power in Aichi Gifu, ovvero una parte (quella degli stati di Aichi e Gifu) del Movimento delle madri giapponesi contro il nucleare che è operativo su tutto il territorio nipponico, e vedrà in esposizione alcune opere dell’artista giapponese Tomoko Nagao
(che vive in Italia da anni e che abbiamo avuto la fortuna di
intervistare in passato), e le fotografie di altre due donne del Paese
del Sol Levante, Nonoko Kameyama (che vive a Fukuoka), e Toyomi Tanaka (che vive ad Aichi). Le immagini esposte, pur veicolando un messaggio antinucleare, “No nuke”, molto forte, esprimono tale contenuto in modo soft, come è proprio della cultura giapponese.
Fonte: www.wakeupnews.eu
Data: 07.08.2013
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BRASILE, 20 ECOLOGISTI UCCISI IN DUE ANNI: LA DENUNCIA DI AMNESTY INTERNATIONAL
L’ultima vittima è stato il biologo spagnolo Gonzalo Alonso Hernandez,
ma, purtroppo, l’elenco delle vittime nelle file degli ecologisti che
operano in Brasile è una sequela di nomi senza fine. La denuncia di Amnesty International
è di quelle che fanno gelare il sangue nelle vene: 20 ambientalisti ed
ecologisti sono stati assassinati da forze di sicurezza, bande criminali
e paramilitari fra il 2011 e il 2012 a causa delle loro prese di
posizione per l’ambiente.
Fonte: www.ecoblog.it
Data: 09.08.2013
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A PECHINO LA METROPOLITANA SI PAGA CON BOTTIGLIE DI PLASTICA
La metropolitana di Pechino consente ai passeggeri di viaggiare gratis
in cambio di bottiglie di plastica. In questo modo i passeggeri possono
contribuire a perservare l’ambiente e al contempo risparmiare i soldi
del viaggio.
Nel mezzo di trasporto, momentaneamente la linea 10, sono state installate quattro macchine di “reverse vending” atte a raccogliere i recipienti di plastica, secondo quanto riporta il sito China.org.cn.
Per ogni bottiglia il passeggero riceverà tra i 0,5 e gli 0,15 dollari, che significa che con 15 bottilglie ci si può muovere liberamente per una qualsiasi delle 8 linee e 105 stazioni della metropolitana della capitale cinese.
Le bottiglie vengono raccolte in modo automatico e dopo inviate a un impianto di riciclaggio. Il servizio è ancora in fase di rodaggio e dovrebbe essere esteso a tutte le fermate della metropolitana di Pechino.
Le autorità stanno valutando anche la possibilità di estendere questo servizio alle fermate degli autobus e ad altri mezzi di trasporto.
Nel mezzo di trasporto, momentaneamente la linea 10, sono state installate quattro macchine di “reverse vending” atte a raccogliere i recipienti di plastica, secondo quanto riporta il sito China.org.cn.
Per ogni bottiglia il passeggero riceverà tra i 0,5 e gli 0,15 dollari, che significa che con 15 bottilglie ci si può muovere liberamente per una qualsiasi delle 8 linee e 105 stazioni della metropolitana della capitale cinese.
Le bottiglie vengono raccolte in modo automatico e dopo inviate a un impianto di riciclaggio. Il servizio è ancora in fase di rodaggio e dovrebbe essere esteso a tutte le fermate della metropolitana di Pechino.
Le autorità stanno valutando anche la possibilità di estendere questo servizio alle fermate degli autobus e ad altri mezzi di trasporto.
Fonte: www.greengeneration.it
Data: 07.08.2013
L'UNIONE DI RUSSIA E BELARUS FINANZIA IL RISANAMENTO DI 800 BAMBINI DELLA ZONA DI CHERNOBYL
Dal 29 agosto, circa 800 bambini provenienti dalle regioni colpite
dall’incidente di Chernobyl di Belarus e Russia, verranno mandati sul
Mar Nero per le vacanze di risanamento. I trattamenti verranno
finanziati dai fondi di bilancio dell’Unione dei due Stati.
I bimbi saranno ospitati nel centro ricreativo di Tuapse nel Krai di Krasnodar.
Il 14 settembre, il centro ricreativo ospiterà la Giornata dello Stato dell’Unione, con una manifestazione fatta di eventi sportivi e ludici. Parteciperanno alla giornata anche i rappresentanti degli organi di integrazione dell’Unione, autorità locali e delle regioni di Belarus e Russia.
I bimbi saranno ospitati nel centro ricreativo di Tuapse nel Krai di Krasnodar.
Il 14 settembre, il centro ricreativo ospiterà la Giornata dello Stato dell’Unione, con una manifestazione fatta di eventi sportivi e ludici. Parteciperanno alla giornata anche i rappresentanti degli organi di integrazione dell’Unione, autorità locali e delle regioni di Belarus e Russia.
Fonte: www.progettohumus.it
Data: 21.08.2013
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MINI-SATELLITI SU CERNOBYL E FUKUSHIMA
Giappone e Ucraina stanno preparando un progetto per monitorare con dei
mini-satelliti i mutamenti ambientali nelle aree di Cernobyl e
Fukushima, teatro dei due maggiori disastri della storia del nucleare
civile. Lo fa sapere l'agenzia Itar-Tass citando il quotidiano
giapponese Nikkei.
Secondo il giornale nipponico, i mini-satelliti sono per ora in fase di progettazione all'università di Tokyo e saranno in grado di controllare il livello di diffusione delle sostanze radioattive e di valutare gli effetti su piante e animali. I satelliti dovrebbero partire il prossimo anno da una stazione di lancio ucraina.
Secondo il giornale nipponico, i mini-satelliti sono per ora in fase di progettazione all'università di Tokyo e saranno in grado di controllare il livello di diffusione delle sostanze radioattive e di valutare gli effetti su piante e animali. I satelliti dovrebbero partire il prossimo anno da una stazione di lancio ucraina.
Fonte: www.ansa.it
Data: 22.08.2013
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