Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

22/07/16

1986. APRILE. GIORNO 26 - 1986 Г. АПРЕЛЬ. 26 ЧИСЛО

Data: 25.04.2011
Luogo: Biblioteca per giovani di Klincy (Russia)
Evento: Café scientifico-letterario «La Memoria di Cernobyl»
Organizzatori: volontari dell’eko-club «Sozvezdie» di Klincy
Poesia: «1986. Aprile. Giorno 26»
Video: Jurij Otrjaskin
Traduzione e sottotitoli: S.F.
Autore: Vitalij Strelec

Дата: 25.04.2011 г.
Место: Юношеская библиотека г. Клинцы
Мероприятие: Научно-литературное кафе «Память Чернобыля»
Организаторы: волонтёры эко-клуба «Созвездие» г. Клинцы
Стихи: «1986 г. Апрель. 26 число»
Видео: Юрий Отряскин
Перевод и субтитры: С.Ф.
Автор: Виталий Стрелец
 
 
1986. APRILE. GIORNO 26

Ha portato la sventura
Con una nuvola sporca,
Con una pioggia torrenziale
Da Cernobyl
Il fuoco – Assenzio – stella.

S’è fatta verde
Per la bufera la terra.
Si son fatti amari
Come l’assenzio l’erba
E l’acqua, e il succo
Dei fusti di betulla.

Brucia il petto
Con il veleno – l’aria.
Penetranti
Di radiazioni
Invisibili
Lance di raggi
Ci distruggono.

Si fa fatica a respirare.
Si fa fatica a trascinarsi –
Le gambe d’ovatta
Non ubbidiscono.
Fa male guardare nel mondo –
Gli occhi rossi,
Nel sangue infranti
Si lavano con una lacrima.

La testa fa male,
I pensieri confusi.
La presa di coscienza dell’irrealtà
Nella concatenazione
Dell’accaduto…
Suoni di tromba!
Apocalisse?
Presagio?
O il castigo
Divino
Per i compimenti
Privi di spiritualità
E per il peccato umano
Senza Pentimento…

Si levò però un Eroe
Di molte migliaia,
Coprendo con il suo corpo
Il cratere infernale.
Sacrificando se stesso
Spense il fuoco.
E portò la propria croce
Predestinata.
Non si aspettava lodi,
Né altre ricompense…
Il Liquidatore è Lui.
Lui è il Cernobyliano!
Vitalij Strelec
Klincy, 19.04.2011
 
1986 Г. АПРЕЛЬ. 26 ЧИСЛО

Принесла беду
Грязным облаком,
Проливным дождём
Из Чернобыля
Огнь – Полынь – звезда.

Стала бурою
Зелена земля.
Стали горькими
Как полынь трава
И вода, и сок
Из берёз стволов.

Обжигает грудь
Ядом – воздухом.
Проникающей
Радиации
Нам незримые
Копия лучей
Разрушают нас.

Тяжело дышать.
Тяжело брести –
Ноги ватные
Непослушные.
Больно в мир смотреть –
Глаза красные,
В кровь разбитые
Слезой моются.

Голова болит,
Мысли спутаны.
Осознание нереальности
В событийности событиях
Происшедшего...
Звуки трубные!
Апокалипс?
Предзнамение?
Или Божие
Наказание
За свершения
Бездуховные
Да за грех людской
Без Покаяния...

Только встал Герой
Многотысячный,
Заслонил собой
Жерло адово.
Своей жертвою
Погасил огонь.
И понёс свой крест
Предначертанный.
Ни хвали не ждал,
Ни наград иных...
Ликвидатор Он.
Он – Чернобылец!
Виталий Стрелец
Клинцы, 19.04.2011 г.
 

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