Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

21/07/16

FRANCO BORGHETTI - ФРАНКО БОРГЕТТИ

Data: 25.04.2011
Luogo: Biblioteca per giovani di Klincy (Russia)
Evento: Café scientifico-letterario «La Memoria di Cernobyl»
Organizzatori: volontari dell’eko-club «Sozvezdie» di Klincy
Intervento: Franco Borghetti (presidente Circolo Legambiente «Brutto anatroccolo»)
Video: Jurij Otrjaskin
Traduzione: S.F.

Дата: 25.04.2011 г.
Место: Юношеская библиотека г. Клинцы
Мероприятие: Научно-литературное кафе «Память Чернобыля»
Организаторы: волонтёры эко-клуба «Созвездие» г. Клинцы
Выступление: Франко Боргетти (президент круга Легамьбенте «Гадкий утёнок»)
Видео: Юрий Отряскин
Перевод: С.Ф.



Buongiorno! Saluto tutti. Volevo raccontarvi un po’ la mia esperienza di quei giorni. Da noi la nube è arrivata ai primi di maggio. In quei giorni io avevo circa trent’anni, una bambina di due anni e mezzo, e volevamo con mia moglie averne una seconda, però dopo la nube ci siamo fermati. Le prime notizie furono appunto: non bere latte, non mangiare verdura a foglia larga e, la cosa più difficile, non portare i bambini nei prati, stare in casa. Da noi si parlava solo di cesio, soprattutto nelle zone dove si raccoglievano i funghi; degli altri elementi non si parlava, l’informazione mancava anche da noi, come in tutto il mondo. Come manca adesso sul Giappone: ci dicono che è meno, ma lo sapremo tra 25 anni quanto è meno il Giappone rispetto a Cernobyl. Intanto cominciamo a non mangiare più il pesce dell’oceano Pacifico. Questo è quello che abbiamo vissuto noi, ma sono d’accordo con voi che bisogna continuare a sensibilizzare il mondo. Per questo ringrazio tutti voi e in particolare i liquidatori per quello che hanno fatto. Grazie.

Franco Borghetti


Здравствуйте! Я хотел бы вам немного рассказать о своих воспоминаниях тех дней. К нам радиоактивное облако пришло в первые дни мая. Тогда мне было около тридцати лет, у меня была девочка двух с половиной лет, и вместе с женой мы хотели вторую, но после катастрофы мы передумали. Первые предупреждения, как уже было сказано ранее, были: не пить молока, не есть овощей с широкими листьями и, самое важное - не водить детей по лугам, оставаться дома. У нас тогда говорили только о цезии, особенно в тех зонах, где люди собирают грибы; о других элементах не говорили, информации было совсем мало.Такое положение сейчас и в Японии. Сейчас говорят что в Японии меньше радиации, чем было в Чернобыле, но так ли это, мы узнаем лишь через 25 лет. Тем временем мы стараемся не есть рыбу из Тихого океана. Это то, что по сути мы пережили тогда, но я согласен с вами, что надо продолжать сенсибилизировать мировое сообщество. Поэтому благодарю всех вас, и особенно ликвидаторов за то, что они сделали. Спасибо.
Франко Боргетти

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