Nucleare: Rosatom al lavoro in Crimea, nonostante il rischio di sanzioni occidentali
Il doppio paradosso nucleare tra Usa/Ue e Russia e Ucraina e Russia
Kommersant scrive che la corporation nucleare statale russa Rosatom ha annunciato che non solo non rinuncerà ai suoi interessi commerciali nella Crimea annessa con un referendum alla Russia, ma li intensificherà. Presentando il rapporto annuale 2015, il vice-amministratore delegato di Rosatom, Ivan Kamenskykh ha detto che un istituto legato alla compagnia nucleare si è aggiudicato il contratto per la fornitura di sistemi di controllo automatico delle centrali di Sebastopoli e di Simferopol dotate entrambe di 2 generatori da 235 MW.
Finora Rosatom era riuscita ad evitare le sanzioni occidentali, ma i suoi avvocati ammettono che rischi sono aumentati. Dopo gli Usa, nel 2014 anche l’Unione europea ha imposto sanzioni contro la Crimea e fare affari nella Repubblica autonoma annessa alla Russia e diventato rischioso per le multinazionali russe. Fino ad ora, le uniche compagnie russe che lavorano in Crimea sono quelle già incluse nella lista di quelle sanzionate da Usa ed Ue, uno di questi è il potente conglomerato Rostec, la cui affiliata Technopromexport sta costruendo le centrali elettriche a Sebastopoli e Simferopol. Rosatom non è stato sanzionata da Washington o Bruxelles e ha lavorato a progetti negli Stati Uniti e nell’Unione europea.
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Data: 15.07.2016
Fonte: www.greereport.it
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