Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

22/07/16

NUCLEARE: ROSATOM AL LAVORO IN CRIMEA, NONOSTANTE IL RISCHIO DI SANZIONI OCCIDENTALI


Nucleare: Rosatom al lavoro in Crimea, nonostante il rischio di sanzioni occidentali

Il doppio paradosso nucleare tra Usa/Ue e Russia e Ucraina e Russia

Nucleare Rosatom

Kommersant scrive che la corporation nucleare statale russa Rosatom ha annunciato che non solo non rinuncerà ai suoi interessi commerciali nella Crimea annessa con un referendum alla Russia, ma li intensificherà. Presentando il rapporto annuale 2015, il vice-amministratore delegato di Rosatom, Ivan Kamenskykh ha detto che un istituto legato alla compagnia nucleare si è aggiudicato  il contratto per la fornitura di sistemi di controllo automatico delle centrali  di Sebastopoli e di Simferopol dotate entrambe di 2 generatori da 235 MW.

Finora  Rosatom era riuscita ad evitare le sanzioni occidentali, ma i suoi avvocati ammettono che  rischi sono aumentati. Dopo gli Usa, nel 2014 anche l’Unione europea ha imposto sanzioni contro la Crimea e fare affari nella Repubblica autonoma annessa alla Russia e diventato rischioso per le multinazionali russe. Fino ad ora, le uniche compagnie russe che lavorano in Crimea sono quelle già incluse nella lista di quelle sanzionate da Usa ed Ue, uno di questi è il potente conglomerato Rostec, la cui affiliata Technopromexport sta costruendo le centrali elettriche a Sebastopoli e Simferopol. Rosatom non è stato sanzionata da Washington o Bruxelles e ha lavorato a progetti negli Stati Uniti e nell’Unione europea.

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Data: 15.07.2016
Fonte: www.greereport.it

 

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