Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

27/07/16

SOFIA, CENTRALE NUCLEARE IN UN’AREA A RISCHIO SISMA


Sofia, centrale nucleare in un’area a rischio sisma

La centrale nucleare bulgara in...

Sembrava dovesse rimanere per sempre una cattedrale nel deserto, costruita solo a metà, destinata a cadere nell'oblio. Ma dal cassetto delle autorità in Bulgaria potrebbe presto essere rispolverato un progetto che rischia di mandare su tutte le furie ambientalisti, ecologisti e molti esperti di nucleare.
 
Quello di una centrale nucleare da edificare in una zona fortemente sismica, sul Danubio, in Bulgaria. Il progetto è quello di Belene, un impianto dalla storia lunga e complicata, nato nel 1980, completato per circa il 50% e poi congelato nel 2012, che sembrava essere stato definitivamente accantonato, soprattutto per lo scarso interesse da parte di investitori stranieri e mancanza di fondi pubblici. Sofia pare essere tuttavia sempre più spinta a rilanciare l'iniziativa.

«Se il progetto può portare benefici economici, allora accogliamo investitori, costruiamo, iniziamo a produrre energia», ha auspicato nei giorni scorsi il vicepremier bulgaro, Tomislav Donchev. L'idea di concludere la costruzione di Belene e di far partire i reattori «è ancora attuale», ha confermato ieri il primo ministro di Sofia, Boyko Borisov, lo stesso che nel precedente mandato di governo, dal 2009 al 2012, aveva calato su Belene una pietra tombale. Ma le cose sono cambiate.
 
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Data: 17.07.2016Fonte: www.ilpiccolo.gelocal.it

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