Chernobyl e il turismo nucleare: la storia di Luka
Siamo a Chernobyl, Luka ed un suo amico stanno cercando l'edificio che un tempo era la sua casa: non è più tornato qui dai tempi del disastro nucleare, che ha trasformato questo posto in una città fantasma.
La città di Prypyat si trova a soli due km dalla famigerata centrale nucleare, esplosa nel 1986: il disastro ha creato una zona di 30 km ritenuta inabitabile dagli scienziati per i prossimi 20mila anni.
Luka è un velista, medaglia d'argento olimpica, è nato a Kiev e si è trasferito nella "città nucleare" poco dopo, vivendo lì fino a quando aveva 10 anni.
Per alcuni minuti, Luka fatica a trovare l'ingresso nella sua casa, poi ne avvista le finestre.
"Ricordo tutto come se fosse ieri - dice - ma allo stesso tempo è impossibile che un edificio come questo possa trovarsi in una foresta, una sensazione incredibile".
Nessuno nella sua famiglia era tornato a Prypyat dopo il disastro, sin quando il suo amico non gli ha fatto balenare l'idea di visitare insieme la zona, come turisti.
Le agenzie turistiche affermano che i loro clienti sono principalmente stranieri.
Leggi tutto...
Data: 08.07.2019
Fonte: www.thevision.com
Siamo a Chernobyl, Luka ed un suo amico stanno cercando l'edificio che un tempo era la sua casa: non è più tornato qui dai tempi del disastro nucleare, che ha trasformato questo posto in una città fantasma.
La città di Prypyat si trova a soli due km dalla famigerata centrale nucleare, esplosa nel 1986: il disastro ha creato una zona di 30 km ritenuta inabitabile dagli scienziati per i prossimi 20mila anni.
Luka è un velista, medaglia d'argento olimpica, è nato a Kiev e si è trasferito nella "città nucleare" poco dopo, vivendo lì fino a quando aveva 10 anni.
Per alcuni minuti, Luka fatica a trovare l'ingresso nella sua casa, poi ne avvista le finestre.
"Ricordo tutto come se fosse ieri - dice - ma allo stesso tempo è impossibile che un edificio come questo possa trovarsi in una foresta, una sensazione incredibile".
Nessuno nella sua famiglia era tornato a Prypyat dopo il disastro, sin quando il suo amico non gli ha fatto balenare l'idea di visitare insieme la zona, come turisti.
Le agenzie turistiche affermano che i loro clienti sono principalmente stranieri.
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Data: 08.07.2019
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